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Bent è un gigante di Erbaf e uno studente della scuola del tricheco.

Aspetto[]

È un bambino con le dimensioni tipiche della sua razza. Ha il volto allungato e ovale con la mascella quadrata, gli occhi rotondi e i capelli acconciati in un ciuffo tendente verso l'alto. Indossa una tunica in pelliccia con il colletto scuro, dei pantaloni e gli stivali.

Carattere[]

È contrario alla violenza e ai combattimenti. La cosa che lo spaventa di più è la madre.[1]

Come tutti i giganti di Erbaf, ammira Nika.[2]

Relazioni[]

Famiglia[]

Suo padre è un membro dei Pirati giganti guerrieri. Teme la madre per il suo carattere autoritario.[1]

Forza e abilità[]

In quanto gigante, dispone della forza tipica della sua razza.

Storia[]

Saga di Erbaf[]

Incontra i Pirati di Cappello di paglia quando questi visitano la scuola del tricheco.

Assiste poi alla schermaglia tra Collon e Cappello di paglia, criticando il primo per il suo atteggiamento violento.[3]

Successivamente, segue la lezione tenuta da Ange, che assegna alla classe il compito di disegnare ciò che fa loro più paura.[4]

In seguito, Bent e altri otto bambini si addormentano e, sonnambuli, si dirigono verso la spiaggia seguendo una freccia.[4]

Sauro prende due scudi e blocca Ilva, ma i bambini dietro di lei si accalcano uno con l'altro e provano dolore a causa delle spine invisibili che li avvolgono.[5]

In seguito, i bambini si svegliano e alcuni si domandano perché non riescono a fermarsi, oltre a dove stanno andando. Uno dice che non ne ha idea, ma sembra lontano, ma un altro riconosce che quella è l'ottava strada che conduce verso casa. Infine uno sottolinea che non sono loro a decidere dove andare. Magu afferma di volere andare a casa, Skaldi di volere sua madre e Ilva suo padre. Collon domanda così se non hanno ancora capito che li stanno rapendo, preoccupando tutti, ma il bambino replica che non devono frignare perché si trova lì, che a differenza di loro pappemolli, è un guerriero. Quando un mostro e un fantasma appaiono si spaventano e chiedono aiuto a Collon, che però ha la medesima reazione.

Intanto, tramite un lumaltoparlante, Somaz rivela all'isola che la nave dei Pirati giganti guerrieri è precipitata, dubitando che la ciurma riesca a salvare i bambini, che intendono rapire per rendere i giganti loro schiavi. Ange fa poi il suo nome e quello dei suoi otto amici, ai quali Somaz aggiunge quello di Collon, appena unitosi al gruppo. Bent afferma dunque che sua madre si arrabbierà, venendo criticato da Johana in quanto orfana. Il cavaliere divino dichiara poi ai giganti che dovranno giurare loro assoluta fedeltà e dare fuoco alla scuola e alla biblioteca, altrimenti eliminerà uno ad uno i bambini, dicendo a Jarl che avrà il compito di decidere come agire. Ange tuttavia esprime la sua contrarietà, facendosi sentire in tutta Erbaf, dichiarando che la scuola è un simbolo di pace e la biblioteca è la culla della conoscenza che è stata lasciata loro in eredità dagli studiosi di Ohara, costituendo un patrimonio per il mondo intero e non solo per loro.

Gunko li raggiunge e crea una freccia che porta Ronja verso il baratro, la quale sottolinea quasi divertita la cosa. Ilva le domanda dove stia andando dato che potrebbe cadere, così l'amica replica che non può opporsi, ma che va tutto bene e che non deve preoccuparsi per lei, in quanto dopotutto non è un problema, fermandosi poi alla fine della freccia. I bambini le gridano che si trova sopra gli Inferi e che è pericoloso, dicendole di tornare indietro. Gunko comunica quindi tramite lumacofono a Somaz che il primo bambino è pronto a cadere, così il collega le dice di fare sentire la sua voce a tutta Erbaf. Quest'ultimo comunica all'isola che se entro trenta secondi Jarl non avrà deciso, il primo bambino cadrà dall'albero, dicendogli di ordinare agli insegnanti di bruciare la scuola e la biblioteca, aggiungendo che nessun libro dovrà uscire da essa poiché vogliono distruggere la loro cultura e la loro storia. Poco dopo, rivela che sono rimasti solo dieci secondi, dicendo a Jarl che ha bisogno di una risposta e chiedendo a Gunko di fare sentire la voce della bambina. La nemica sollecita Ronja a parlare, la quale si rivolge all'anziano affermando che ama la scuola, dove ha molti amici, così come la biblioteca e che i libri hanno insegnato a loro molte cose di quel mondo, mentre i professori che non si fa del male alle persone, oltre a non fare loro ciò che non vogliono. La bambina prosegue dicendo che se quei due edifici sparissero per salvarla, la cosa darebbe fastidio a molti, quindi sarebbe meglio se lei cadesse, oltre a dire a Jarl di non preoccuparsi per lei poiché ha sempre avuto fortuna e sarebbe andato tutto bene. Somaz termina il conto alla rovescia e l'anziano gigante ordina di bruciare la scuola e la biblioteca.

Ronja si fa sentire in tutta l'isola dicendosi dispiaciuta di essere ancora viva e che tutto sta bruciando per colpa sua. A quel punto, Gabin raggiunge la nemica e dichiara che non le è permesso prendere la cultura, la storia, i bambini e i combattenti guerrieri. Gunko lo riconosce come un membro della ciurma del re dei pirati, facendogli presente che opponendosi condannerà a morte gli ostaggi. I bambini lo vedono e capiscono che è giunto per salvarli, con Collon che lo chiama padre: la ragazza dunque lo raggiunge e gli punta al collo una sciabola fatta con i suoi poteri, il quale la supplica di fermarsi. Gunko chiede a Gabin l'autorizzazione ad ucciderlo, aggiungendo che sa cosa implica affrontarla. Gabin grida a Collon di aspettarlo e che è consapevole del fatto che è coraggioso, il quale, nonostante tema per la sua vita, ribatte che è un guerriero e gli chiede di colpire con forza la nemica. Gunko afferma quindi che una vita perduta non può essere recuperata, così Collon grida che resisterà, anche se la nemica si prepara ad infilzargli il collo. L'ex pirata però lascia l'arma e dichiara che si arrende, dispiacendosi per Erbaf: Gunko sostiene sia una grande debolezza e lo trafigge con due frecce al petto, facendolo precipitare dall'albero. A quel punto i bambini notano il terrificante aspetto della nemica, la quale afferma che ora vedranno come si appare quando si viene dominati da dio.[6]

Alcuni giganti li raggiungono, affermando di essere felici che stanno bene, ma Collon, in lacrime, dice loro che hanno gettato suo padre negli Inferi. Uno dei bambini spiega che è stata la donna che in quel momento sta levitando e li mette in guardia, ma subito dopo tutti svengono.[7]

Note

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