Il capitolo 1138 si intitola "L'Harley".
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Il pellegrinaggio ai templi di Yamato, la figlia dell'orco vol. 24: "Era il nascondiglio di Who's Who!!".
Riassunto[]
Mentre i due cavalieri divini si allontanano, Loki sottolinea la somiglianza di uno dei due a Shanks, anche se non lo è. Continua dicendo che grandi pirati e nobili mondiali sono agli antipodi, eppure hanno lo stesso volto, sottolineandone la stranezza. Shamrock allora spiega che colui di cui sta parlando è il suo gemello minore, ma la vita li ha separati, rivelando che tornò a Marijoa, ma preferì non vivere come un nobile mondiale. Loki ammette che scoprirne le origini lo fa infuriare ancora di più, spiegando che l'avrebbe fatta loro pagare appena sarà libero per vendicare i suoi amici animali. Shamrock gli domanda se sia una minaccia e fa uscire un cane a tre teste dalla sua spada, non volendo sporcarsi le mani. Da ogni bocca dell'animale spunta una spada, mentre le teste si separano dal corpo, che rientra nell'arma. I due cavalieri divini si allontanano sfruttando i poteri di Gunko, mentre l'uomo dice a Loki di venire a cercarlo per provare ad ucciderlo qualora sopravvivesse. Subito dopo Loki viene trafitto dalle tre teste volate verso di lui. Shamrock chiede a Gunko di chiamare un rinforzo poiché intende catturare i bambini visto che non sarà facile piegare la volontà dei giganti.
Nel castello di Aurust, uno dei due giganti spiega che sono stati attaccati da Shanks, ma Rufy non crede loro in quanto non lo farebbe senza una ragione. Il gigante rivela che il Rosso ha visitato spesso Erbaf mentre l'altro si domanda perché si trovava dentro al castello. Cappello di paglia si chiede quindi chi sia l'individuo identico al pirata, invece Zoro si ricorda che quest'ultimo era giunto sull'isola poco prima. Rufy allora cerca di convincere i giganti che quello non era Shanks, mentre Nami sottolinea la sua sicurezza, cosa che lo irrita, dicendole che anche lei si arrabbierebbe se qualcuno parlasse male di Bellmer, storpiandole il nome, motivo per cui la navigatrice lo corregge. I giganti suppongono che il Rosso potrebbe avere un fratello, cosa che Rufy non esclude, ma ammette di non avergli mai chiesto della sua famiglia e che se non sbaglia è cresciuto su una nave di pirati, pensando che la sua famiglia fossero i Pirati di Roger, ad eccezione di Bagy. Intanto un individuo si dirige verso il castello.
Nel frattempo, Franky e Ripley raggiungono l'albero Adam e il cyborg rivela che Sauro l'ha informato sulla sua sacralità, chiedendogli di non tagliarlo. A quel punto Franky vede un graffito enorme così la gigante spiega che furono alcuni bambini vissuti in passato a farlo, dipingendo la corteccia dell'albero, che oggi è considerato un patrimonio culturale nazionale visto il suo valore storico, in quanto è stato stato stimato che la sua creazione risalga ad un periodo compreso tra gli ottocento e novecento anni prima, quindi nei cento anni del grande vuoto. Franky è sbalordito e dice che devono mostrarlo più tardi a Robin, osservando come le persone dipinte non sono tutte dei giganti, quindi intuisce che Erbaf abbia combattuto contro altre razze, così Ripley ammette che la loro storia è piena di scontri con queste ultime, ma che tutto ciò potrebbe essere solo un sogno di un bambino.
All'interno della biblioteca, Sauro mostra poi l'Harley a Robin e Chopper. Il gigante spiega che esso è il punto di riferimento per tutte le leggende e i racconti di Erbaf, con tutte le loro interpretazioni; il dio del sole infatti assume connotazioni diverse in base alla chiave di lettura. Robin chiede se possa leggerlo e Sauro conferma, ridendo, per poi spiegare che è suddiviso in tre capitoli, ciascuno su un mondo diverso, dove l'ultimo è il loro, con anche fatti che devono ancora accadere. Prosegue dicendo che tutte le leggende di Nika dicono appaia ridendo e con un ritmo tutto suo. Robin inizia dunque a leggere.
Personaggi[]
Criminali | Altri |
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