Il capitolo 915 si intitola "Il quartiere di Bakura".
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La storia dell'autonominatasi Megaflotta di Cappello di paglia vol. 43 - Saga extra: l'ex pirata Bellamy artigiano tintore.
Riassunto[]
In un ristorante di Bakura, Urashima si lamenta della propria situazione con Kiku ma poi, sul suggerimento di Mouseman che lo invita a fare prevalere il proprio stato sociale, decide di prendersi la donna con la forza e getta il proprio cibo a terra ordinando ai gestori del locale di cucinargli il loro procione domestico.
Gazelleman, esausto dopo la corsa, porta Tama da Holdem e viene allontanato da quest'ultimo, che poi litiga con il leone che gli spunta dallo stomaco, terrorizzando la bambina. Quando le viene chiesto come abbia addomesticato il loro babbuino, Tama ricorda le parole del maestro e si rifiuta di aiutarli; dunque Holdem, i cui subordinati glielo avevano visto fare, si accinge a tirarle le guance per attivare i suoi poteri.
Entrati a Bakura, Rufy urla il loro obiettivo di salvare Tama, venendo fermato da Kiku; avendo allertato le guardie al cancello principale, il pirata le fa svenire e poi il gruppo prosegue, con Kiku che spiega come il quartiere sia stato occupata dai sottoposti dello shogun negli ultimi vent'anni. Improvvisamente, qualcosa vola verso di loro e Rufy lo afferra: è un lottatore di sumo, scagliato dal campione Urashima. Quest'ultimo avvista Kiku e ordina ad altri combattenti di portargliela; la folla non ascolta quando Rufy chiede indicazioni per il loro capo e al contrario continua a commentare quello che crede essere il fidanzamento tra Urashima e Kiku, che viene rapita dai lottatori poiché Zoro non vuole ferire degli uomini disarmati. Il campione di sumo corre verso la sua amata, la quale però sfodera la propria spada e gli taglia il codino, entusiasmando Rufy.
Personaggi[]
Pirati | Altri |
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Curiosità[]
- Sugli stendardi del kite che appare nel capitolo sono scritti in kanji i nomi di: Jango il ballerino, Hyozo del mare, Morgan mano d'ascia, Marineford, Gedatsu, Iceburg e Wiper.[1] Oda ha rivelato di avere chiesto ai suoi collaboratori di riempire quegli spazi con alcune scritte riguardanti personaggi già apparsi nella serie.[2]