Il capitolo 920 si intitola "Amato Oden".
Cover[]
Cover su richiesta: Zoro e Sanji che litigano anche nei rispettivi sogni.
Riassunto[]
Kin'emon rivela che il "castello di Oden" veniva chiamato così dalla gente che ammirava il daimyo e che il vero nome dell'edifico era castello di Kuri. Poi racconta che Oden, pur essendo il figlio dello shogun Kozuki Sukiyaki, era spesso coinvolto in azioni violente e quindi venne esiliato dalla Capitale fiorita alla zona senza legge più famigerata dell'isola, dove sconfisse il criminale considerato più pericoloso e forzò gli altri a diventare onesti lavoratori; sentendo ciò, lo shogun nominò Oden daimyo di Kuri all'età di vent'anni.
Intanto, Zoro si è perso e, notando un molo, decide di recuperare un'imbarcazione. Cane-tempesta è sbarcato con i suoi moschettieri sulla spiaggia di Kuri e ricorda quando vi conobbe Oden.
Kin'emon prosegue il racconto fino all'esecuzione di Oden ad opera di Kurozumi Orochi, l'attuale shogun; mentre i suoi servitori si stavano dirigendo al castello, Cane-tempesta e Gatto-vipera iniziarono a litigare e poi furono catturati. Arrivati a destinazione, gli altri ritrovarono l'edificio in fiamme, con intrappolati all'interno i due figli di Oden e sua moglie, la quale possedeva una misteriosa abilità che le aveva consentito di viaggiare nel futuro fino a quando conobbe Oden; in quel momento, la donna usò tale potere per mandare Momonosuke e quattro servitori vent'anni nel futuro.
I cinque iniziarono a vagare sull'isola per capire come erano mutate le cose. Scoprirono così che erano sorte fabbriche ovunque, l'acqua era contaminata e le razioni di cibo erano controllate da coloro al comando. Incontrarono poi alcuni abitanti volenterosi di aiutarli, riconoscibili dal marchio di una luna sulla caviglia, che li hanno attesi assieme ad altri per vent'anni, dichiarando che erano pronti ad aiutarli nella battaglia contro Orochi. Kin'emon, Raizo, Kanjuro e Momonosuke decisero così di lasciare a Kiku il compito di raccogliere informazioni sul nemico, mentre loro iniziarono un viaggio verso Zo per cercare di ottenere l'aiuto dei visoni per liberare il Paese di Wa. Tuttavia, poiché lasciare la nazione è considerato un reato, furono avvistati ed inseguiti dai sottoposti di Kaido. Dato che nessuno di loro aveva conoscenze di navigazione, naufragarono poco dopo e furono separati uno dopo l'altro, fino a quando incontrarono la ciurma di Cappello di paglia.
Dato che erano considerati dei fantasmi, non furono poste delle taglie sulle loro teste, per questo sono riusciti a tornare nel Paese di Wa. Il samurai termina il racconto e riassume la situazione: attualmente, contando i vari gruppi coinvolti, dalla loro parte hanno circa cinquemila persone. Il piano prevede di limitarsi a raccogliere informazioni per due settimane e poi, durante la notte della festa dei fuochi, attaccare Onigashima, dove risiede Kaido.
Personaggi[]
Pirati | Altri |
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