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Disambiguazione Kyoshiro punta qui. Per il mentore di Zoro, vedi Koshiro

Denjiro è un samurai del Paese di Wa e un membro dei Nove foderi rossi. In seguito alla morte di Kozuki Oden, ha assunto il nome di Kyoshiro ed è diventato un cambiavalute a capo della famiglia Kyoshiro e il proprietario di un bordello che lavora per la famiglia Kurozumi.

Aspetto

È un uomo alto con il viso allungato, gli occhi azzurri e stretti e i capelli di colore indaco acconciati in un grosso ciuffo celeste sul davanti e raccolti dietro in un chonmage. Indossa un kimono blu con temi circolari verdi e blu, e un largo mantello con il collo alto blu all'esterno e viola con strisce rosse all'interno.

In passato, portava i capelli scuri legati in una coda e un paio di occhiali a lenti scure.

Trentanove anni prima dell'inizio della narrazione, indossava un kimono scuro con dei motivi simili a foglie tondeggianti e la sua coda era più corta. Undici anni dopo, indossava un kimono scuro con due mezze lune all'altezza del petto, le quali si trovavano anche sul mantello chiaro.

Galleria

Carattere

Da quando è sotto copertura, ha il vizio di addormentarsi mentre parla e afferma che, oltre a non avere paura della profezia temuta da Kurozumi Orochi, vorrebbe sfidare i nove samurai di cui essa parla poiché, essendo morti, crede non possano recare danno. Si è mostrato anche privo di scrupoli, dato che la sua organizzazione è dedita all'estorsione, e si preoccupa per i suoi subordinati, facendo uccidere chiunque li attacchi. Ritiene che l'onore sia qualcosa di molto importante ed è disposto ad uccidere chiunque si opponga allo shogun, anche se solo verbalmente.[1]

In realtà, è sempre stato leale a Oden e alla sua famiglia sin dal loro primo incontro e si è avvicinato al tirannico Orochi solo per avvantaggiarsi nell'inevitabile guerra contro il suo esercito.

Relazioni

Kozuki Oden

Aveva un grande rispetto per Kozuki Oden, tanto che ancora prima di conoscerlo, affermò che egli fosse l'unico adulto che non disprezzava e che non fosse stupido.[2]

Forza e abilità

Fin da giovane era scaltro a truffare le persone. Era tra i più potenti samurai al servizio di Oden ed è ancora abbastanza forte da avere fermato un fendente di Zoro.

In quanto sottoposto dello shogun, ha una grande influenza e può mobilitare i membri dei Pirati delle cento bestie. Come capo della famiglia Kyoshiro, ha autorità sui suoi membri ed è il proprietario di un bordello.

Armi

Porta con sé una katana e con essa è stato in grado di bloccare un potente fendente di Zoro.

Storia

Passato

In un periodo imprecisato restò orfano.

Trentanove anni prima dell'inizio della narrazione, poco dopo avere truffato un mercante, si imbatté in Kin'emon e riconobbe il piccolo cinghiale albino che l'amico aveva con sé come il cucciolo di un dio della montagna. Questo infatti giunse in città, scatenando il panico, e Kozuki Oden chiese ai due delinquenti di consegnargli il cucciolo.

Mentre il cinghiale gigante distruggeva la Capitale dei fiori e ne ingoiava gli abitanti, Denjiro guardava con ammirazione Oden che cercava di convincere Kin'emon a consegnargli il cucciolo. I tre si imbatterono in uno dei banditi che avevano catturato il piccolo cinghiale, il quale rivelò che il dio della montagna aveva mangiato i suoi due complici e anche Tsuru, che avevano preso in ostaggio affinché Kin'emon restituisse loro il cucciolo. Sentendo ciò, Kin'emon corse ad attaccare l'enorme animale, che riuscì a ferire, ma venne poi sconfitto. A quel punto Oden mostrò il cucciolo per attirare il gigantesco genitore, venendo criticato dagli abitanti della città. Oden riuscì a tranciare in due l'animale, liberando le persone che aveva in precedenza ingoiato intere. Proprio in quel momento, un messaggero dello shogun consegnò a Oden la lettera che lo ripudiava ed esiliava. A seguito dell'accaduto, Denjiro pensò che avrebbe dato la vita per uno come Oden, così decise di seguirlo assieme a Kin'emon.

I due si diressero con Oden ad Hakumai, dove incontrarono Shimotsuki Yasuie e il suo nuovo servitore, Kurozumi Orochi. Sempre seguito da Kin'emon e Denjiro, Oden lasciò poi la regione e, nonostante si trattasse di una zona senza legge, si diresse verso Kuri intenzionato a duellare con il famigerato Ashura Doji. Egli decise inoltre di tenere un diario di viaggio in cui scrivere delle sue avventure in giro per la nazione: a Ringo, sfamò due bambini senzatetto, Izo e Kikunojo, che si unirono a lui; a Kibi, il vagabondo Kanjuro, che era solito rubare i capelli di cadaveri e viandanti per ricavarci dei pennelli da rivendere, tentò di fare lo stesso con lui, ma iniziò a seguirlo dopo essere stato sconfitto; a Udon, incontrò Raizo, un bandito di montagna, che aveva lasciato gli Oniwabanshu dopo essere stato rifiutato da una kunoichi e anch'egli si unì al gruppo.

Un giorno, Oden si allontanò dai suoi seguaci e si diresse da solo a Kuri e, quando questi lo realizzarono, corsero nella stessa direzione. Quando lo raggiunsero, però, egli aveva già sconfitto tutti i criminali presenti, compreso Ashura Doji, e affermò di volerne diventare il sovrano.

Ben presto, Kuri divenne una regione vivibile e lo shogun nominò Oden suo signore feudale. I seguaci di quest'ultimo dunque divennero i suoi servitori.

Sei anni dopo, Oden tornò al castello seguito da Cane-tempesta, Gatto-vipera e Kawamatsu, dopo averli salvati da un gruppo di abitanti di Kuri che li riteneva essere dei demoni. Il signore feudale diede loro del cibo e dopo avergli raccontato le loro storie, decise di tenerli sotto il suo servizio.

Denjiro gli fece presente che le loro finanze erano scarse e alla sua domanda specifica, Oden gli confermò che aveva prestato dei soldi ad Orochi, in quanto nonostante si fosse messo in proprio, rimaneva comunque sotto la protezione di Yasuie.

Nove foderi rossi giovani catturati

I servitori di Oden vengono catturati da Yasuie.

Un giorno, quest'ultimo scoprì i servitori di Oden mentre tentavano di rubare l'erario di Hakumai per aiutare il loro signore e, invece di punirli, diede loro più di ciò che volevano rubare affinché potessero accrescere la propria educazione e comprarsi dei vestiti, per non infangare il nome di Oden. E così fecero.

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, quando Kozuki Sukiyaki si ammalò, tutti i servitori di Oden accompagnarono quest'ultimo nella Capitale dei fiori. Nello stesso anno, conobbe Barbabianca quando naufragò nel Paese di Wa con la sua ciurma. Fu tra coloro che cercarono di convincere Oden a non lasciare la nazione, ma egli partì di nascosto, così Denjiro e gli altri servitori si preoccuparono per la sua assenza e quella di Izo, Gatto-vipera e Cane-tempesta.

Quattro anni dopo, Denjiro cominciò a vagare per il Paese di Wa prendendo in prestito e restituendo denaro.

Sei anni dopo, a seguito dell'arresto di Hyogoro e l'omicidio della moglie e dei seguaci di quest'ultimo, Oden e i suoi servitori marciarono in direzione del nemico e furono intercettati dalla ciurma di Kaido nella foresta di Udon, così le due fazioni iniziarono un duro scontro, a cui si unì anche Shinobu dalla parte dei dieci samurai. Oden riuscì a ferire l'apparentemente invincibile Kaido, ma quando si accorse che Momonosuke era stato preso in ostaggio da uno dei nemici, si distrasse e venne colpito dall'imperatore, accorgendosi poi che il bambino era in realtà un impostore prima di perdere i sensi. Anche i suoi servitori furono sconfitti e incarcerati nella Capitale dei fiori, mentre Shinobu venne rilasciata poiché il signore feudale la indicò come propria attentatrice. I dieci prigionieri, accusati di tradimento verso lo shogun, sarebbero stati bolliti a morte tre giorni dopo.

Oden salva i suoi servitori

Oden salva i Nove foderi rossi dall'esecuzione.

Il giorno dell'esecuzione, arrivato al pentolone in cui lui e i Nove foderi rossi sarebbero stati bolliti vivi, Oden sfidò Kaido proponendogli di liberare chi fosse sopravvissuto entro un intervallo di tempo scelto da lui. Pur trattandosi di una procedura di esecuzione quasi istantanea, l'imperatore acconsentì a lasciare andare chi di loro non fosse morto entro un'ora. Lo stratagemma di Oden prevedeva che lui fosse l'unico immerso nell'olio bollente mentre i suoi servitori sarebbero rimasti su una tavola sostenuta da lui.

Denjiro sentì Shinobu rivelare la verità sul motivo delle bizzarre azioni compiute da Oden, fatte per salvare gli abitanti della nazione. Vide così le persone presenti all'esecuzione tornare ad acclamare il signore feudale, le quali però furono uccise dagli uomini di Orochi e Kaido. Oden rivelò inoltre quanto appreso durante i propri viaggi, cioè che era stata la famiglia Kozuki a chiudere i confini del Paese di Wa e la propria intenzione di riaprirli prima dell'arrivo di una certa persona, ordinando ai Nove foderi rossi di portare avanti tale obiettivo. Passata l'ora concordata, allontanò questi ultimi, che dunque si affrettarono a raggiungere il castello di Kuri, e ormai allo stremo, lasciò che Kaido gli sparasse alla testa, uccidendolo.

Successivamente, Denjiro e Ashura Doji si scontrarono con Kaido.[3]

Decise poi di farsi chiamare "Kyoshiro", radunare seguaci e diventare un sottoposto fidato di Orochi.

Quando si imbatté in Kozuki Hiyori, che era stata separata da Kawamatsu, decise di proteggerla: la fece chiamare "Komurasaki" e diventare la più famosa oiran del Paese di Wa.[4]

Quando un uomo si presentò al suo bordello per riscattare la donna, lo fece allontanare dai propri sottoposti.

Saga del Paese di Wa

Mentre si ubriaca, Kyoshiro rammenta la profezia pronunciata dalla moglie di Kozuki Oden venti anni prima, secondo la quale nove samurai sarebbero giunti venti anni più tardi per uccidere lo shogun e aprire i confini del Paese di Wa; il suo interlocutore però afferma che i samurai della famiglia Kozuki non possono fare ritorno poiché all'epoca sono stati tutti bruciati vivi nel castello.

Kyoshiro si sta recando al banchetto di Orochi quando Suke lo informa della sconfitta dei suoi compagni ad opera di Sangoro. Il cambiavalute gli ordina di contattare Queen per inviare i suoi assassini ad eliminare il venditore. Partecipa poi al banchetto, dove Komurasaki intona una canzone per intrattenere Orochi e i suoi ospiti.

Kyoshiro colpisce Komurasaki

Kyoshiro colpisce Komurasaki.

Mentre Kyoshiro beve e conversa con i propri subordinati, Orochi li raggiunge e parla della profezia di Kozuki Toki, associandola ai recenti disordini avvenuti sull'isola. Mentre tutti i presenti lo deridono in silenzio, Toko non si trattiene e scoppia in una fragorosa risata, facendo infuriare lo shogun, che si accinge a trafiggerla, ma Komurasaki lo schiaffeggia e rifiuta di scusarsi facendo valere la propria ascendenza di samurai. Dopo che Orochi, ulteriormente infastidito, si trasforma e si prepara a punire la donna e O-Robi viene riconosciuta dagli Orochi Oniwabanshu, Kyoshiro sfodera la propria katana in vista dell'imminente carneficina.

Infuriato con Komurasaki, Orochi aggredisce gli uomini presenti e poi afferra la oiran con le fauci, ma improvvisamente, il sottotetto crolla addosso allo shogun, che dunque lascia andare Komurasaki. Kyoshiro però la colpisce con un fendente apparentemente mortale e le trova addosso il volantino distribuito agli alleati della famiglia Kozuki.

Successivamente fa ritorno al quartiere a luci rosse e osserva la folla piangere la morte di Komurasaki; uno dei suoi uomini gli consiglia di fare attenzione a chi potrebbe cercare vendetta per l'omicidio, ma Kyoshiro è tranquillo e afferma che lo shogun si è molto arrabbiato per il messaggio che ha trovato addosso alla oiran.

Quando Fukurokuju comunica allo shogun che Shimotsuki Yasuie è stato arrestato, Orochi ordina di giustiziarlo. A quel punto, Kyoshiro rivela di avere già predisposto il necessario per evitare il panico e il caos che potrebbero scaturire da un grande assembramento di persone che saranno presenti alla cerimonia funebre di Komurasaki. Orochi aggiunge così di volere assistere in persona.

Kyoshiro salva Orochi

Kyoshiro salva Orochi.

Dopo l'esecuzione, Zoro attacca lo shogun, ma Kyoshiro lo protegge e ingaggia un duello con l'assalitore. Mentre altri si uniscono al combattimento, Orochi viene scortato via e ordina di sedare la rivolta anche uccidendo i presenti. Zoro è deciso a inseguire lo shogun, ma Kyoshiro lo trattiene; il pirata riesce però a liberarsi per salvare la donna sua alleata da Fujin e Raijin.

Il giorno della festa del fuoco, viene informato che spetta a lui sorvegliare la Capitale dei fiori.

Curiosità

File:Kanjuro prima sagoma.png

La sagoma di Kanjuro come appare la prima volta.

  • La sua sagoma ricorda quella con cui era stato inizialmente introdotto Kanjuro.
  • Il suo personaggio di copertura è ispirato a una vecchia storia giapponese intitolata Inemuri Kyoushirou.[5]
  • Inemuri, il suo soprannome in giapponese, indica l'usanza comune di schiacciare pisolini, anche in posti pubblici, al termine della giornata lavorativa.

Note

Navigazione

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