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La famiglia Kozuki risiede nel Paese di Wa ed è colei che ha creato i Poignee Griffe.

Stemma[]

Lo stemma della famiglia Kozuki raffigura un uccello con le ali rivolte verso l'alto e un cerchio al centro del petto, posto in un cerchio più grande dal quale sporgono radialmente quattro simboli simili a germogli.

I servitori della famiglia hanno tale stemma tatuato sul corpo in modo da consentirne il riconoscimento. Il simbolo si può trovare anche in luoghi legati alla famiglia stessa.

Generalità[]

La famiglia Kozuki è una stirpe di scalpellini che di generazione in generazione si è tramandata l'arte di scrivere e leggere i Poignee Griffe. Uno dei suoi membri, Oden era il daimyo di Kuri, una regione del Paese di Wa ed è stato un membro dei Pirati di Barbabianca e dei Pirati di Roger. Sia Oden che Momonosuke, inoltre, sono in grado di sentire la voce di Zunisha. Il bambino, a differenza del padre, è stato anche capace di rispondergli. Da secoli, la famiglia è in ottimi rapporti con i visoni, che sarebbero disposti a morire per loro.

Membri[]

Storia[]

Passato[]

Famiglia Kozuki scolpisce Poignee Griffe

La famiglia Kozuki scolpisce i Poignee Griffe.

Ottocento anni fa, la famiglia Kozuki creò i Poignee Griffe, tramandando per generazioni la capacità di scriverli e leggerli. Chiuse poi i confini del Paese di Wa per proteggerlo da una forza esterna, in attesa dell'arrivo di una certa persona.[1]

Secoli dopo i membri della famiglia strinsero con i visoni di Zo un giuramento solenne di condividere il medesimo destino, qualunque cosa sarebbe accaduta.[2]

Lo shogun in carica non aveva eredi e vedendo i capifamiglia delle regioni del Paese di Wa morire, si ammalò. Tuttavia poi riuscì ad avere un figlio, Sukiyaki, e scoprì che le morti dei signori feudali furono causate dal capo della famiglia Kurozumi, desideroso di diventare shogun. Per questo lo costrinse a suicidarsi, requisendo tutti i suoi possedimenti, provocandone la perdita del potere, fino a fare sciogliere la famiglia stessa.

Trentanove anni prima dell'inizio della narrazione, Oden, pur essendo il figlio dello shogun Kozuki Sukiyaki, dato che era spesso coinvolto in azioni violente e aveva un comportamento discutibile, venne esiliato dalla Capitale fiorita. Si recò così a Kuri e sconfisse Ashura Doji, il criminale più pericoloso tra tutti e convertì gli altri alla retta via, obbligandoli ad imparare ad essere dei lavoratori, essendo questa una necessità per la costruzione del villaggio e del castello. In seguito, Oden costruì una fattoria per il bene di tutti gli abitanti.

Sentendo ciò, il padre lo nominò signore di Kuri all'età di vent'anni. Successivamente Oden deviò fiumi e costruì dei pontili per connettere villaggi e persone assieme.

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, Oden divenne un membro dei Pirati di Barbabianca, ignorando il divieto di abbandonare la nazione. Lo stesso giorno conobbe Amatsuki Toki, che in seguito sposò e con cui ebbe un figlio due anni dopo, Momonosuke.

Nello stesso anno, Sukiyaki venne imprigionato nella stanza del Poignee Griffe del suo palazzo e sostituito da un sosia che comunicò ai signori feudali la sua intenzione di rendere Oden il prossimo shogun e, in sua assenza, di nominare reggente Orochi.

Dopo altri due anni Oden e Toki ebbero una secondogenita, Hiyori, e poco dopo il daimyo entrò a fare parte dei Pirati di Roger, assieme ai quali visse molte avventure e visitò molte isole, portando la sua famiglia con sé e decifrando i Poignee Griffe che individuavano. Ventiquattro anni prima dell'inizio della narrazione fece ritorno nel Paese di Wa, dove rimase solo poche ore per decifrare il Road Poignee Griffe e si separò dalla moglie e dai figli, poiché Toki aveva una febbre molto alta che le impediva di navigare.

Nello stesso anno, gli uomini di Kaido attentarono alla vita di Momonosuke, ma non vi riuscirono. Oden, intanto, proseguì il suo viaggio e arrivò a Raftel, ventitré anni prima dell'inizio della narrazione.

Nello stesso anno, tornò a Kuri dove gli venne riferita la situazione in cui si trovava la nazione e di quanto accaduto l'anno prima. Corse così nella Capitale fiorita in cerca di vendetta verso Kurozumi Orochi, ma senza successo.

Diciotto anni prima dell'inizio della narrazione, Oden e nove suoi servitori cercarono di fare uscire la nazione dall'isolazionismo. Si scontrarono con i Pirati delle cento bestie ad Udon, ma furono sconfitti e imprigionati nella Capitale fiorita. Kurozumi Orochi e Kaido tentarono di costringere Oden a rivelare le sue conoscenze sui Poignee Griffe, ma egli si rifiutò.[3] Nel frattempo Toki trovò una lettera di Oden, in cui le diceva di usare il suo potere per andare vent'anni nel futuro insieme ai suoi servitori qualora lui avesse perso la vita, periodo in cui ci sarebbe stata una guerra che avrebbe rivelato l'arrivo di colui che il Paese di Wa stava aspettando, motivo per il quale i confini della nazione sarebbero dovuti essere aperti.

Toki fece visita a Oden mentre era imprigionato, il quale le diede per Momonosuke la Ame no Habakiri e per Hiyori la Enma. La donna consegnò poi le spade a Kozuki Sukiyaki affinché le conservasse.

Il giorno dell'esecuzione, Oden fu immerso in un pentolone di olio bollente, dal quale rivelò che era stata la famiglia Kozuki a chiudere i confini del Paese di Wa e la propria intenzione di riaprirli prima dell'arrivo di una certa persona. Riuscì poi ad allontanare i suoi servitori e ormai allo stremo, lasciò che Kaido gli sparasse alla testa, uccidendolo.

I servitori che tornarono al castello per proteggere Momonosuke, prossimo obiettivo di Orochi, trovarono l'edificio in fiamme. Riuscirono ad entrare e a trovare i figli e la moglie di Oden. Quest'ultima usò le sue abilità per fare viaggiare nel tempo Momonosuke, Kin'emon, Kanjuro, Raizo e Kikunojo, spedendoli vent'anni più avanti.

Toki fuggì a cavallo e raggiunse Bakura, dove fu uccisa dai Pirati delle cento bestie dopo avere proclamato che dopo vent'anni sarebbero tornati i servitori della famiglia Kozuki per liberare il Paese, mentre Hiyori fuggì dall'incendio grazie a Kawamatsu, con cui rimase per sette anni. In seguito, incontrò Denjiro che le disse di farsi chiamare "Komurasaki", ed entrò a fare parte del bordello da lui gestito.

Sukiyaki riuscì a fuggire dalla sua prigionia e scoprì che Oden era morto, decidendo di assumere l'identità di Tengu Yama Hitetsu.

Salto temporale[]

Momonosuke e i servitori di suo padre iniziano a vagare sull'isola per capire come sono mutate le cose. Momonosuke, Kin'emon, Raizo e Kanjuro salpano per cercare alleati a Zo, lasciando Kikunojo a raccoglie informazioni.

I quattro però naufragano e Raizo si separa dal gruppo arrivando a Zo da solo. Gli altri tre finiscono a Dressrosa, dove vengono inseguiti dagli scagnozzi di Do Flamingo. Momonosuke così, per nascondersi, sale su una nave che improvvisamente parte per Punk Hazard e Kanjuro si sacrifica per consentire a Kin'emon di seguirlo e raggiungerlo sull'isola.

Momonosuke viene rinchiuso nel laboratorio di Caesar Clown con gli altri bambini su cui lo scienziato stava facendo esperimenti e lì per la fame mangia un frutto del diavolo artificiale creato da Vegapunk. In seguito tenta di nascondersi dalle guardie e finisce in una discarica.

Saga di Punk Hazard[]

Rufy incontra Momonosuke all'interno della discarica e i due riescono ad uscirne. Dopo la fuga dalla struttura, il bambino si riunisce a Kin'emon e insieme ai Pirati di Cappello di paglia si recano a Dressrosa per salvare Kanjuro.

Saga di Dressrosa[]

Momonosuke viene lasciato a bordo della Thousand Sunny. Il suo gruppo viene poi attaccato da Jora, che trasforma tutti in arte astratta, ma Brook riesce a sconfiggerla riportando tutto alla normalità. Law poi li raggiunge ed gli ordina di recarsi a Zo con Caesar Clown. Momonosuke e gli altri obbediscono e nel frattempo riescono a sfuggire ai Pirati di Big Mom che li stanno inseguendo.

Arrivano a Zo il giorno successivo e lì vengono inseguiti dai Pirati delle cento bestie rimasti sull'isola dopo averla devastata. Dopo averli messi in fuga, i Pirati di Cappello di paglia curano i visoni rimasti avvelenati da Koro, mentre Momonosuke decide di rimanere chiuso nella sua stanza non sentendosi a suo agio con gli abitanti dell'isola.

Saga di Zo[]

Momonosuke si riunisce con Kin'emon e Kanjuro quando i due arrivano a Zo diversi giorni dopo e i visoni li conducono subito da Raizo dopo avere riferito loro che il bambino è un membro della famiglia Kozuki. Durante il cammino, Momonosuke ed i suoi tre seguaci rivelano ai pirati il vero scopo della loro missione. A quel punto gli abitanti del Paese di Wa stringono un'alleanza con i visoni, i Pirati di Cappello di paglia ed i Pirati Heart per sconfiggere Kaido e lo shogun.

L'elefante viene subito dopo attaccato dalla flotta di Jack tornata nuovamente nei pressi dell'isola, così Momonosuke ordina a Zunisha, di cui sente la voce, di abbatterla con la sua proboscide. In seguito, il bambino decide di rimanere a Zo per potere interrogare l'elefante mentre Kin'emon, Kanjuro e Raizo ritornano nel loro Paese natale.

Saga del Paese di Wa[]

Momonosuke fa ritorno nel Paese di Wa e si riunisce ai suoi alleati. Il piano prevede di limitarsi a raccogliere informazioni per due settimane e poi, durante la notte della festa dei fuochi, attaccare Onigashima, dove risiede Kaido.

In seguito Momonosuke, Kiku, Tama e Chopper raggiungono la spiaggia di Kuri, dove si imbattono in Big Mom, priva di memoria, che convincono ad andare ad Udon.

Kyoshiro colpisce Komurasaki

Komurasaki viene colpita da Kyoshiro.

Al banchetto di Orochi, Komurasaki difende Toko che aveva riso dello shogun, schiaffeggiando quest'ultimo. Orochi allora la stritola tra le sue fauci, ma la ragazza si libera quando il soffitto crolla a causa di alcuni intrusi, così Kyoshiro finge di ucciderla con un fendente.

Successivamente, lo shogun ordina a Kamazo di uccidere Toko, allora Hiyori la porta via e l'assassino le insegue fino alla regione di Ringo. Qui la donna chiede aiuto a Roronoa Zoro, che sconfigge l'avversario, ma poi perde i sensi. Hiyori allora lo soccorre, e quando lo spadaccino si risveglia, gli racconta di volere ritrovare suo fratello maggiore: Kozuki Momonosuke.

Quando Toko scopre che suo padre verrà giustiziato corre verso la Capitale fiorita e Hiyori la segue, assistendo alla morte dell'uomo e ai successivi scontri. Viene poi tratta in salvo da Zoro, che le chiede di condurlo dal ladro che gli ha rubato la Shusui, mentre nel frattempo, Momonosuke raggiunge Udon, dove assiste allo scontro tra Big Mom e Queen e alla successiva rivolta scatenata da Rufy e i suoi alleati che porta alla conquista della prigione.

Hiyori si riunisce a Ringo con Kawamatsu e poi, assieme a Zoro, raggiungono il nascondiglio delle armi. Qui, Hiyori chiede di cedere la Shusui in cambio di Enma. Zoro accetta e la donna si congeda non volendo per il momento riunirsi agli altri.

Qualche giorno dopo Momonosuke è tra coloro che si incammina verso il porto di Tokage, che una volta raggiunto appare desolato e con evidenti segni di un attacco. Qui viene catturato da Kanjuro, scoprendo così che ha da sempre lavorato per Orochi, il quale poi dà vita al disegno di un volatile per portarlo ad Onigashima. Una volta raggiunta, lo consegna a Kaido e lo shogun, il quale ordina di crocifiggerlo. Kaido si appresta ad ucciderlo, ma viene interrotto dall'attacco dei servitori della famiglia Kozuki.

Momonosuke viene poi liberato da Sanji e allontanato dal luogo degli scontri da Shinobu. Successivamente viene poi tratto in salvo da Yamato. Più tardi quest'ultima li porta al sicuro e si allontana. I due vengono raggiunti in seguito da Kin'emon e Kikunojo, il quale viene ucciso da Kanjuro. Quest'ultimo soccombe per mano di Kin'emon, che poi subisce la stessa sorte per mano di Kaido. Momonosuke raggiunge quindi il porto Togake grazie a Shinobu. Qui si imbatte nei Pirati Heart e Rufy, che gli chiede di trasformarsi in drago per riportarlo ad Onigashima. Il bambino convince così la kunoichi a farlo crescere di vent'anni in modo da potere diventare un drago dalle dimensioni maggiori.

Potendo trasformarsi in un drago di dimensioni maggiori, trasporta Rufy sulla cima di Onigashima per affrontare Kaido. Si allontana quindi con Yamato, che gli spiega come volare. Rimasto solo, riesce ad allontanare l'isola e a comunicare con Zunisha, il quale gli rivela che Joy Boy è tornato e che si tratta di Rufy. Intanto Hiyori rimprovera Orochi per quanto ha dovuto subire suo padre, per poi vederlo venire avvolto dalle fiamme. Momonosuke assiste poi con Yamato al duello tra Rufy e Kaido, cercando si spingere via Onigashima affinché non venga distrutta dall'attacco che Cappello di paglia intende sferrare.

Orochi tenta di uccidere Hiyori, ma la donna viene salvata da Denjiro, che decapita lo shogun. Momonosuke invece riesce a produrre delle nuvole di fiamme per sorreggere Onigashima mentre Rufy ha la meglio contro Kaido. I figli di Oden raggiungono poi la Capitale fiorita, dove Momonosuke proclama di essere il legittimo shogun.

Durante i festeggiamenti, alcuni suoi servitori percepiscono l'arrivo di un estraneo che scoprono essere intenzionato ad uccidere Rufy, così Momonosuke lo affronta in forma di drago, finché l'avversario rinuncia allo scontro dopo avere percepito la presenza di qualcuno. Nel frattempo Sukiyaki conduce Robin e Law nella sala contenente il Road Poignee Griffe e mostra loro le rovine del Paese di Wa di ottocento anni prima, spiegando che "aprire i confini" della nazione significa distruggere le pareti erette attorno alla stessa e liberare Pluton.

Sukiyaki rivela poi la sua vera identità ai nipoti e ai servitori del figlio, alcuni dei quali l'avevano già intuita, chiedendo di potere vivere a palazzo, ma senza che il resto degli abitanti venga a sapere che è ancora vivo, cosa che gli viene concessa.

Momonosuke saluta i pirati, ricevendo il loro Jolly Roger da esporre come monito per i nemici, mentre Hiyori suona lo shamisen nell'auditorium dove l'insegnante della scuola racconta la storia della battaglia di Onigashima.

Traduzioni e adattamenti[]

La Star Comics ha usato anche i nomi "casato Kozuki"[4][5][6][7][8][9] e "clan Kozuki".[10]

Curiosità[]

  • Il nome della famiglia proviene dai kanji che stanno per "luna" e "luce".
  • Inizialmente il clan era stato introdotto con il nome di Kogetsu, tuttavia successivamente il nome è stato cambiato in Kozuki. Entrambi condividono però lo stesso significato.
  • Nella cover del capitolo 310, che ha per tema il Giappone dei samurai, compaiono un simbolo molto simile a quello della famiglia Kozuki e un drago rosa, che rimanda a Momonosuke.

Note

Navigazione[]

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