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Hillk era uno strampalato dottore che viveva a Drum.
Aspetto[]
Hillk indossava pantaloni rosa, un mantello nero, una maglia verde e un cilindro nero. Aveva i capelli bianchi che portava divisi a formare tre cilindri, due ai lati e uno in cima che copriva in parte con il cilindro. Aveva inoltre pizzetto e baffi neri.
Carattere[]
Hillk era un uomo molto eccentrico, che sperimentava le sue medicine sugli ignari pazienti a volte anche usando la forza per poi fallire sempre, ottenendo la fama di medicastro.
Comunque si preoccupava sempre per gli altri, al punto di prendersi cura di Chopper quando tutti gli altri l'avevano attaccato in quanto spaventati da quello che pensavano essere un uomo delle nevi. Persino quando Chopper lo attaccò, Hillk si spogliò in mezzo alla neve pur di fargli capire le sue intenzioni e poterlo aiutare, diventando poi una figura di riferimento per la renna. Inoltre quando venne a sapere che in realtà gli ultimi medici di Drum non erano malati e che quindi i cittadini potevano ancora essere curati, si dimostrò molto felice e sollevato nonostante stesse per morire.
Non conosceva la parola rassegnazione, come dimostrato dai trent'anni trascorsi a fare esperimenti[3] e gli erano sempre piaciuti i pirati.
Relazioni[]
Drum[]
Hillk passò gli ultimi trent'anni della sua vita a cercare una formula che potesse fare fiorire i ciliegi a Drum per curare il cuore degli abitanti dell'isola, nonostante questi ultimi non lo comprendevano.
Kureha[]
Conosceva Kureha da tanto tempo ed era consapevole delle sue abilità mediche, tanto da chiederle di insegnargliele a Chopper.
TonyTony Chopper[]
Era molto legato a TonyTony Chopper, a cui diede il nome dopo averlo trovato gravemente ferito ed essersi preso cura di lui. Quando vide che rischiò la vita per recuperare un fungo che credeva potesse curarlo dalla sua malattia, Hillk ne mangiò comunque un pezzo per non deludere la renna nonostante fosse consapevole che lo avrebbe ucciso in quanto letale, conscio che a causa della sua malattia al cuore avrebbe potuto vivere per sole altre due settimane.
Forza e abilità[]
Hillk era stato un abilissimo ladro, rubando alle persone e riuscendo a cavarsela senza farsi arrestare, come ha in parte dimostrato quando riuscì a prendere alcuni soldi ad un abitante di Drum,[4] fuggendo poi numerose volte dai suoi inseguitori.
Nonostante non possedesse abilità mediche di rilievo, ma anzi era solito causare solo guai, è riuscito a medicare Chopper dalle sue ferite, sebbene ci fosse voluto molto tempo, ed ha ricevuto i complimenti da parte di una dottoressa del calibro di Kureha quando è riuscito a capire di avere a disposizione solamente pochi giorni da vivere.[5]
Aveva una certa conoscenza delle reazioni chimiche visto il suo esperimento.
Capacità fisiche[]
Aveva una buona resistenza dato che si rialzò subito dopo un violento pugno alla testa sferratogli da Chopper, rimanendo poi nudo sotto alla nave senza ammalarsi.
Armi[]
Possedeva una vecchia pistola, che in genere usava per sparare a salve. Ha brandito anche un fucile, sparando contro Chopper per allontanarlo e ha lanciato alcune bombe in diverse occasioni.
Storia[]
Passato[]
Hillk nacque a Drum. Cresciuto, divenne un ladro, accumulando molte ricchezze.
In seguito scoprì di avere una malattia e si fece visitare dai migliori medici, i quali però non gli diedero nessuna speranza. Tuttavia, dopo avere visto i ciliegi in fiore su una montagna di un Paese del mare occidentale, un medico lo visitò dicendogli che era guarito. Ciò lo fece ravvedere, così fece ritorno a Drum. Trentacinque anni prima dell'inizio della narrazione, iniziò quindi a cercare un modo per fare sbocciare i ciliegi sulla sua isola con la speranza che ciò potesse guarire il cuore delle persone che vi ci abitavano. Fece dunque molti esperimenti nella sua casa poco sopra i piedi di una delle montagne, accessibile da una scaletta.
Cercò contemporaneamente di curare le persone, ma continuava a fallire.
Vent'anni prima dell'inizio della narrazione, cercò di curare un bambino, al quale venne la schiuma alla bocca. Hillk così scappò via maledicendo il fatto di avere fallito ancora.[6]
Moltissimi anni dopo, Wapol emanò una legge che costringeva all'esilio tutti i dottori di Drum, ad eccezione dei venti da lui scelti, che avrebbero continuato a lavorare nel suo castello. Hillk però si ribellò.
Sei anni prima dell'inizio della narrazione, sentì parlare della presenza di un uomo delle nevi a Drum. Discusse poi con un abitante per del denaro che gli doveva per i suoi servigi, a cui bruciò anche l'abitazione. Allontanatosi, contò i soldi, che ammontavano a 50.000 , dando a costui del tirchio e disse che si era agitato troppo per il fatto che la casa era andata in fiamme. Tossì poi del sangue.
Poco dopo scese da un camino per entrare nella casa di un malato, la cui moglie intendeva chiamare gli E.C. Twenty, a cui Hillk disse che non ce n'era bisogno perché lo avrebbe curato lui. La donna gli chiese come avesse fatto a passare dal camino e lui rispose che faceva quello e altro per il bene dei suoi pazienti. Il malato affermò che voleva farsi visitare dagli E.C. Twenty, ma lui replicò di non temere e che quello era il suo giorno fortunato in quanto quello precedente aveva creato un nuovo reagente che faceva al caso suo. Quando la moglie fece per chiamare la guardia cittadina, Hillk affermò di non sopportare chi faceva simili sciocchezze e le sparò a salve. Dopo avere tranquillizzato il malato che sua moglie era viva, quest'ultimo gli disse di prendere i soldi ed andarsene, ma Hillk gli rispose che non pretendeva soldi dai suoi pazienti e che voleva solo aiutarlo. L'uomo replicò di lasciare in pace lui e la sua famiglia, ma Hillk gli fece un'iniezione. Vide così il malato espellere schiuma dalla bocca e perdere i sensi. Il medico si stupì e si domandò se forse avrebbe dovuto iniettarla direttamente in vena o se avesse sbagliato la concentrazione, sicuro comunque che l'essenza di rana avrebbe fatto il suo effetto, ma capì che evidentemente qualcosa era andato storto. La figlia dell'uomo iniziò a piangere e Hillk si scusò per poi rompere una finestra e fuggire dalla guardia cittadina, allertata dallo sparo.
Giunto su un ponte incontrò Kureha, la quale gli chiese se era felice e gli disse che non c'era nulla al mondo che faceva più paura di un medico incompetente. Aggiunse inoltre che se lui non si fosse spacciato per un medico, in molti se la sarebbero cavata con un raffreddore. Hillk le rispose che era sempre meglio di lei che chiedeva parcelle altissime, da cui non accettava prediche essendo immorale e disonesta. Kureha replicò che quello era il suo stile e gli disse che oltre agli E.C. Twenty, loro erano rimasti gli unici dottori dell'isola, ricordandogli che come medico era la pecora nera di Drum. Hillk affermò che non era d'accordo con quella caccia ai dottori e che un giorno con la sua medicina avrebbe risanato quel Paese. A quel punto un soldato li notò, così i due scapparono in direzioni diverse, non prima che Kureha gli disse che si sarebbero rivisti presto. Hillk le rispose che non ci teneva, dandole della strega aguzzina e poi lanciò una bomba vicino ai soldati.
Successivamente incontrò uno strano essere e gli domandò chi fosse, dicendogli che aveva un proiettile in corpo e che perdeva molto sangue, rivelandogli che sarebbe morto se non avessero fermato l'emorragia. Aggiunse di non temere e che ci avrebbe pensato lui. Capì che non era umano e gli chiese che essere fosse, domandogli se era l'uomo delle nevi di cui si parlava tanto. Appoggiò poi la pistola e aprì la sua valigetta, dicendogli che era il suo giorno fortunato dato che aveva sperimentato un nuovo farmaco che faceva al caso suo. Il ferito però lo colpì violentemente alla testa, scaraventandolo a terra. Hillk si rialzò poco dopo, si rimise il cappello, sottolineando che era stato fregato, ma chiedendosi con chi pensava di avere a che fare. Si tolse quindi i vestiti e tremolante gli disse di fermarsi e che non gli avrebbe sparato. Gli rivelò poi il suo nome e che era un dottore.
Rivestitosi, lo condusse nella sua casa e lo medicò, preparandogli vicino al letto del pane. Si addormentò poi sulla sedia al capezzale del letto.
Dopo tre giorni, il ferito gli parlò e lui si stupì, chiedendogli perché non lo avesse fatto prima, il quale rispose che temeva lo avrebbe cacciato via. Aggiunse che l'ultima volta che aveva incontrato degli umani gli avevano sparato contro perché una renna non dovrebbe parlare. Hillk gli rispose, chiamandolo Chopper, che non era dovuto a quello, in quanto lui sapeva parlare da molto più tempo, ma il trattamento nei suoi confronti non era diverso. A quel punto gli disse che dovevano scappare perché l'esperimento che stava facendo sarebbe scoppiato. Uscirono di corsa, evitando per poco l'esplosione. Hillk sottolineò che evidentemente aveva sbagliato ancora le dosi, ma disse che a chiunque era concesso un piccolo errore, ridendo. L'animale gli chiese perché lo avesse chiamato Chopper, così lui gli rispose TonyTony Chopper, dicendogli che gli ricordava le possenti corna delle renne, in grado di abbattere anche gli alberi. Hillk aggiunse che era un bel nome e che lo avrebbe chiamato così da quel giorno. Chopper batté le mani, felice, accettando la cosa.
In seguito, mentre era alle prese con un altro tentativo di realizzare con successo il suo esperimento, disse a Chopper che loro due erano stati banditi dal Paese perché entrambi disadattati e perciò disprezzati da tutti, ma non doveva odiare per quello la gente. Gli rivelò che quel luogo era come se fosse ammalato, o meglio lo erano la gente, il re e la sua politica. Aggiunse inoltre che i cuori di tutti erano pieni di sofferenza e molti di loro si stavano chiedendo se esistesse una cura. Gli raccontò poi la storia di un abilissimo ladro che viveva in uno sperduto Paese del mare occidentale, il quale aveva una grave malattia al cuore, ed essendo ricchissimo si fece visitare dai migliori medici. Tuttavia tutti gli dissero che doveva rassegnarsi, così, esasperato per quel suo crudele destino, si avventurò su una montagna dove sulla cima vide dei ciliegi che gli tolsero il respiro. Tornato dal medico, quest'ultimo gli disse che era completamente guarito. Hillk spiegò che era un miracolo, o meglio che la commozione provata davanti a quello spettacolo era risultata più efficace della scienza medica. Ciò significava che ogni malattia al mondo poteva essere curata, per quello non gli interessava ciò che la gente pensava di lui, perché avrebbe curato la malattia di quel Paese. Gli indicò poi il Jolly Roger affisso alla parete, spiegandogli che davanti ad esso non esisteva la parola impossibile e che era il simbolo della sua fede e della sua convinzione, per il quale avrebbe lottato come fanno i pirati. Chopper non sapeva chi fossero, così Hillk gli spiegò che il mare ne era pieno, spronandolo a navigare se ne avesse avuto l'occasione per rendersi conto di quanto irrilevanti fossero le sue pene. Quando la renna gli chiese se dicesse sul serio, lui confermò, rivelandogli che la loro isola era solo un puntino nel mondo, cosa che fece balzare Chopper in piedi dallo stupore.
In seguito si incamminò verso Robell dopo avere saputo che là c'era un'emergenza. Chopper lo seguì e lui gli disse che doveva tornare a casa a riposarsi perché non voleva responsabilità qualora la sua ferita si riaprisse. La renna gli rispose che non si sarebbe riaperta, così Hillk ribadì che non poteva deciderlo lui. Chopper gli disse ridendo che sarebbe stato il suo assistente, ma lui rispose che non ne voleva.
Giunti nella città, scoprirono che la guardia cittadina non aveva a disposizione molti uomini in quel momento perché gli E.C. Twenty avevano chiesto loro di cercare un fungo che sembrava potesse curare molte malattie. Subito dopo Hillk disse a Chopper che era arrivato il momento di svolgere la visita al paziente, che li stava aspettando.
La sua cura a base di occhi di lucertola però non funzionò, così fu costretto a scappare assieme a Chopper per evitare di essere colpito da dei proiettili. Rubò poi dei soldi da un altro paziente e fuggì nuovamente con la renna. Ad un certo punto i due furono bersaglio della guardia cittadina, così Hillk diede un calcio a Chopper e lo spedì contro i soldati per usarlo come diversivo.
Tornati a casa, Hillk disse a Chopper di avergli detto cento volte di non seguirlo e la renna gli chiese per quale motivo gli aveva dato un calcio, sottolineando che per poco sarebbe senz'altro morto. Iniziarono così a malmenarsi e Hillk rispose che gli aveva salvato la vita, prendendolo in giro per il suo naso blu, cosa che Chopper affermò che non poteva permettersi di fare. Esausto, Hillk si sedette su una sedia, mentre la renna, distesa a terra, gli rivelò che era la prima volta che litigava con qualcuno. Lui così gli disse che sarebbe stata anche la prima volta che avrebbe ricevuto un regalo come segno di scuse e gli diede un cappello. Vedendo Chopper iniziare a lacrimare, Hillk gli disse di non piangere, cosa che irritò la renna, così lui affermò che non doveva provare nemmeno a trasformarsi.
Successivamente Chopper tagliò la legna sotto lo sguardo di Hillk, proseguirono i suoi esperimenti e si recarono nei vari centri abitati, fuggendo ogni volta per non essere catturati.
Un anno dopo, le ferite di Chopper furono completamente guarite, il quale lo ringraziò. Hillk, avendo capito che gli restavano pochi giorni da vivere, gli disse che poteva tornare ad essere libero perché, non avendo più ferite, non aveva nessun obbligo di tenerlo con lui per curarlo, dicendogli inoltre che aveva altro da fare.
Uscito di casa, Chopper in lacrime gli urlò disperato di farlo entrare, dicendogli che non gli avrebbe mai dato il minimo disturbo, offrendosi di preparargli da mangiare, di massaggiargli le spalle e di fare le pulizie. Lo supplicò aggiungendo che non aveva nessuno al mondo, né un posto dove andare. Hillk sentì poi un tonfo ed uscì chiedendo alla renna cosa fosse successo: lo vide così essersi procurato appositamente una ferita. Il dottore rientrò e prese un fucile, iniziando a sparargli contro e dicendogli di andare verso il mare o dovunque volesse, ma di non tornare mai più. Vide così Chopper correre via piangendo e Hillk fece poi lo stesso, chiedendogli di perdonarlo.
Hillk raggiunse poi la casa di Kureha, da cui si fece visitare, e dopo avere tossito sangue le chiese conferma che stava per morire. La dottoressa rise e gli disse di sì, per poi bere. Hillk affermò che si sentiva gli restassero tre o quattro giorni e Kureha si sorprese del fatto che uno come lui lo avesse capito. Le chiese quindi se potesse allungargli un po' la vita, ma lei sorridendo gli domandò se avesse dei rimpianti e se non era meglio morire in modo che i suoi guai cessassero di colpo. Hillk le rispose che aveva ancora una missione da portare a termine e gli mancava poco per dare un senso alle sue ricerche durate trent'anni. Kureha affermò che gli sembrava determinato, proponendogli di fare un altro viaggio in quel Paese del mare occidentale, ricordando come quei ciliegi lo avevano già curato una volta. Lui replicò che non avrebbe dovuto farlo perché li avrebbe fatti fiorire lì. La dottoressa gli disse che non era possibile in quanto quella era un'isola invernale, ma lui affermò che ce l'avrebbe fatta, dicendole che era un delinquente, ma si era ravveduto, sperimentando di persona quella cura che purifica e ripulisce perfino la malvagità dal cuore. Le assicurò che quella cura esisteva e voleva sperimentarla lì affinché, chiunque fosse in difficoltà, poteva usufruirne, ma aveva bisogno di un altro po' di tempo. Kureha gli rispose che non voleva rassegnarsi e ciò che voleva fare non faceva parte né della medicina, né di nessun'altra scienza, chiedendogli come la gente potesse trarre giovamento anche qualora i ciliegi crescessero. Subito dopo gli domandò cosa fosse quello strano essere che gli era sempre alle costole. Hillk si stupì che lo seguisse ancora così Kureha gli rispose che si aggirava attorno alla casa da quando era arrivato. Lui le raccontò quindi come lo aveva incontrato un anno prima, la sua infanzia e ciò che fecero assieme, per poi costringerlo ad andarsene. Le disse che Chopper lo considerava il suo unico amico, ma se lui morisse, non gli restava nulla e non voleva che sopportasse altre pene e disgrazie. Proseguì dicendole che loro due si assomigliavano e voleva insegnarle una cosa, per questo le chiese di permettergli di fare fiorire i ciliegi, garantendone che ne avrebbe ricevuto il potere. Kureha gli rispose che il suo destino era segnato e che sarebbe morto tra quattro giorni alle cinque e trenta del pomeriggio, spiegandogli che non c'era alcun antidoto per il virus che lo aveva colpito, ma lei poteva allungargli la vita di tre settimane, tuttavia volle sapere se poteva pagarle quel servizio. Hillk allora la minacciò puntandole contro la pistola, ma lei gliela tolse di mano, colpendolo in testa con essa. Gli disse di avere deciso che lo avrebbe aiutato, chiedendosi però cosa mai avrebbe potuto fare per quel Paese e che era curiosa. Aggiunse inoltre che lui e Chopper erano simili, in quanto due impiastri. Kureha poi gli prolungò la vita di tre settimane.
Tornato a casa, Hillk trovò molti libri a terra e pensò di avere fatto solo del male a Chopper, chiedendogli scusa. Deciso almeno a fare vedere a quest'ultimo i ciliegi, riprese i suoi esperimenti, fallendo altre volte.
Una settimana dopo, qualcuno bussò alla porta e Hillk vide che Chopper era pieno di lividi e sanguinante, chiedendogli cosa gli fosse successo. La renna gli diede un fungo, che lui riconobbe essere un amiudake. Chopper gli rivelò che anche lui voleva diventare un dottore, chiedendogli di insegnargli nonostante fosse una renna, convinto che ce l'avrebbe fatta. Hillk così lo abbracciò, dicendogli che un essere buono come lui poteva senz'altro farcela.
Dopo averlo medicato, Chopper gli preparò una zuppa di amiudake, chiedendogli poi se gli piacesse. Lui, dopo averla assaggiata, disse che faceva schifo, cosa che lasciò la renna a bocca aperta, ma il dottore svelò che le migliori medicine erano quelle con il sapore peggiore. Hillk sorrise e disse che gli stavano tornando le forze, ringraziando la renna. Quest'ultima gli chiese cos'era quella cosa che si trovava nella sfera che usava per i suoi esperimenti, sottolineando che era la prima volta che la vedeva. Hillk rimase in un primo momento sbalordito e poi gioì, spiegando a Chopper che era la reazione chimica che aspettava da trent'anni. Gli disse che il suo esperimento aveva avuto successo e quindi i ciliegi avrebbero potuto fiorire anche su quell'isola invernale.
Dopo avere messo la polvere ottenuta in un sacchettino, disse a Chopper che sarebbe uscito attimo e di restare a riposare in quanto ora lui aveva più bisogno di cure. Chiuse la porta, ma subito dopo la riaprì per dirgli che sarebbe diventato un ottimo dottore.
Hillk raggiunse la casa di Kureha, dicendole che nel Paese era scoppiato il caos. Lei rispose che era al corrente della malattia degli E.C. Twenty, ma che lui era un idiota e di lasciare perdere, poiché la cosa si sarebbe risolta con il tempo. Gli domandò poi cosa ci facesse lì e lui le chiese un favore, ma lei negò prima ancora di sapere di cosa si trattava, in quanto i favori gratuiti non le andavano. Hillk le diede il sacchettino con la polvere, rivelandole che era il frutto dei suoi ultimi trent'anni di lavoro, cioè l'antidoto per il male che opprimeva il Paese. Kureha si complimentò con lui e gli chiese perché glielo stava dando. Il medico così le rivelò che la polvere non era sufficiente e lui non aveva più tempo, chiedendole di fare fiorire i fiori al suo posto. La dottoressa si irritò, domandandogli perché avrebbe dovuto farlo lei, ma Hillk aggiunse inoltre che doveva fare di Chopper un grande dottore. Kureha gli urlò di aprire gli occhi, domandandogli se gli sembrava di essere nella condizione di chiedere dei favori. Hillk così si prostrò, dicendole che nonostante Chopper fosse una strana creatura, era convinto che sarebbe diventato un abilissimo dottore. Proseguì aggiungendo che quest'ultimo era un essere puro dal cuore gentile, che aveva rischiato la vita per preparargli una medicina speciale, pregando nuovamente Kureha. La dottoressa gli urlò di andarsene poiché a tutto c'era un limite, dicendogli che non le andava di fare da balia al suo cucciolo, né tantomeno di proseguire i suoi esperimenti da strapazzo. Terminò poi dicendogli che il suo destino era segnato, ma doveva capire lo stato d'animo delle altre persone. Hillk venne dunque cacciato di casa.
All'esterno, affermò che la loro era stata una lunga storia e sapeva che i dottori erano tutti brava gente che volevano aiutare gli altri, per questo si raccomandò che Kureha si prendesse cura di Chopper mentre si allontanava.
Raggiunse un centro abitato dove alcune persone cercarono di catturarlo, ma lui corse via dicendo loro di provare a prenderlo. Poco dopo urlò a coloro che si trovavano davanti a lui di togliersi, lanciando contro di loro due bombe, che esplosero. Puntò poi una pistola alla guancia di una guardia, costringendola a portarlo con la funivia al castello. Durante il tragitto, gli disse di farla andare più veloce perché non aveva più tempo. Affermò poi di volere curare più pazienti che poteva prima di morire.
Giunto sulla cima, chiese di venire portato dove erano ricoverati gli E.C. Twenty, poiché era venuto per curarli. Wapol gli rivelò che era caduto nella sua trappola e che, come poteva vedere, i dottori stavano tutti bene. Gli disse inoltre che quella sarebbe stata la sua tomba e che era sempre fuggito, ma ora avrebbe pagato per averlo infamato, ordinando alle guardie di immobilizzarlo per poi procedere con la condanna a morte. A quel punto però Hillk si inginocchiò e pianse di gioia, ringraziando il cielo che nessuno stava male. Affermò che credeva fosse una questione vitale per il Paese invece era stato solo un modo per ingannarlo. Wapol allora denigrò le sue capacità di medico ed ordinò di ucciderlo, ma Hillk chiese loro di aspettare, spiegando che una persona muore quando viene dimenticata da tutti. Si sedette ed aprì la sua valigetta, versandosi da bere ed affermando che se anche lui sarebbe sparito, il suo sogno si sarebbe realizzato, alleviando le pene degli abitanti. Dorton pianse, così lui gliene domandò il motivo. Il dottore rivelò poi che se c'era una volontà ereditata, probabilmente sarebbe giunto uno strano essere, chiedendo loro di non fargli del male. Pensò che Chopper non doveva preoccuparsi perché non sarebbe stato il suo fungo ad ucciderlo e disse che la sua era stata davvero una bella vita. Infine bevve e subito dopo si fece saltare in aria, ringraziando Chopper.
Differenze tra manga e anime[]
Passato[]
Nell'anime, usò i suoi abiti per coprirsi le parti intime quando si denudò mentre nel manga esse erano coperte dalla neve che cadeva copiosa.[7]
Nell'edizione italiana dell'anime, Hillk rivelò di avere avuto uno scoiattolo di nome Chopper, a cui si ispirò per dare il nome all'omonima renna.
Curiosità[]
- I capelli di Hillk ricordano la croce simbolo della medicina. Sulla sua borsa aveva un simbolo simile a quello sul cappello che donò a Chopper.[8]
Note
- ↑ 1,0 1,1 1,2 1,3 One Piece Vivre Card.
- ↑ SBS del volume 79.
- ↑ Vol. 16, capitolo 144 ed episodio 86, Kureha lo afferma.
- ↑ Vol. 16, capitolo 142 ed episodio 85.
- ↑ Vol. 16, capitolo 143 ed episodio 85.
- ↑ Vol. 0, capitolo 0 ed episodio 0.
- ↑ Episodio 85.
- ↑ SBS del volume 19.
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Abitanti: | Chess • Chessmarimo (temporaneamente) • Kuromarimo • Dorton • Hillk (deceduto) • Kureha • Maria Orsedano • Mushroo (non canonico) • Robson • Tamachibi |
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Ex abitanti: | TonyTony Chopper • Wapol |
Gruppi: | E.C. One hundred • Pirati Bliking |
Luoghi: | |
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