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Kurozumi Kanjuro era un samurai del Paese di Wa e un membro dei Nove foderi rossi, infiltrato per conto della famiglia Kurozumi.

Aspetto[]

Kanjuro era un uomo molto alto con dei lunghi e folti capelli rossi che gli arrivano quasi fino ai piedi, con due ciocche che ricadono sul davanti ai lati del volto. Aveva la pelle bianca, un viso quadrato, occhi circondati da grosse occhiaie, labbra rosse e due pallini rosa sulle guance.

Indossava un lungo kimono di colore verde nella parte superiore e giallo in quella inferiore, con sopra un gilet rosa con dei rombi dal contorno giallo che si stringe in vita tramite un grande fiocco azzurro. Calzava dei sandali e dietro alla schiena porta un enorme pennello che utilizzava per disegnare tutto ciò che desidera creare con la sua abilità. Da qualche parte, sul suo corpo, era tatuato il simbolo della famiglia Kozuki.

A ventiquattro anni aveva in capelli più corti e un folto ciuffo. Indossava un gilet viola scuro con dei rombi dal contorno viola chiaro nella parte dell'addome, che si stringeva in vita da un grande fiocco giallo. La parte superiore del kimono era la stessa, mentre quella inferiore era azzurra.

A tredici anni indossava un kimono logoro con la parte superiore verde scuro con impresse delle circonferenze concentriche bianche, mentre quella inferiore era grigia. Inoltre l'abito aveva alcune toppe ocra.

Galleria[]

Carattere[]

Era molto coraggioso, dato che si era sacrificato per fare in modo che Kin'emon potesse raggiungere Momonosuke.

Non era molto perspicace, come quando non è riuscito a comprendere che i cittadini di Dressrosa che stavano scalando la rete per raggiungere Usop e Riku Dold III in realtà volevano attaccarli, oppure quando ha scherzato con Kin'emon durante la scalata di Zo senza rendersi conto che una scimmia gli stava cadendo addosso.

Quando si rese conto di avere messo in pericolo Usop, dichiarò che si sarebbe ucciso per espiare la sua colpa. Tuttavia, abbandonò subito tale proposito appena Kin'emon gli fece notare che gli altri non lo stavano ascoltando.

Tutto ciò fa però parte di una recita: in realtà, era privo di emozioni e cercava solamente un modo per morire. Non si faceva alcuno scrupolo a ingannare le persone che si fidavano di lui fornendo informazioni su di loro a Orochi.

Relazioni[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere famiglia Kurozumi

Era un membro della famiglia Kurozumi ed era molto leale nei confronti di Orochi, tanto da continuare la sua recita fino a quando lo shogun non gli ha ordinato di interromperla, accettando anche di farsi giustiziare con i servitori della famiglia Kozuki.

Forza e abilità[]

Come samurai, era un individuo piuttosto forte,[5] ma non era al livello di Kin'emon. Ha anche contribuito a rallentare per parecchio tempo la "gabbia per uccelli" di Do Flamingo.

Era un abile doppiogiochista, essendosi infiltrato tra i servitori di Oden per molti anni, informando sempre Orochi, senza mai farsi scoprire.

Possedeva una grande resistenza, infatti ha continuato a combattere dopo essere stato ferito fatalmente da Kikunojo. È stato poi trafitto da Kin'emon, ma ha avuto le forze di rialzarsi per utilizzare l'ultima volta i suoi poteri prima di spirare.

Frutto del diavolo[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere Fude Fude
Fude Fude

Kanjuro anima uno dei suoi disegni.

Kanjuro aveva mangiato il frutto del diavolo Fude Fude di tipo Paramisha, che gli permetteva di trasformare tutto ciò che disegnava in un oggetto reale o addirittura in un vero e proprio essere vivente. Questi possedevano anche le stesse abilità di ciò che rappresentano, come la commestibilità del cibo, la capacità di volare di un uccello o quella di parlare di una persona.

Tirando le lunghe ciocche di capelli che aveva ai lati della testa, era in grado di usare la sua lunga chioma come fosse un pennello, come dimostrato quando aveva creato una nuvola in grado di scoccare frecce.

Poteva anche assumere le sembianze di qualcun altro disegnando su se stesso, oltre che a creare un disegno e controllarlo a distanza mentre lui stesso si muove, ma ciò comporta un notevole dispendio di energie.[6]

Ambizione[]

Sapeva utilizzare l'Ambizione dell'armatura[7] e l'Ambizione della percezione.[3]

Armi[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere Tsuji Shibai

Brandiva Tsuji Shibai, un grosso pennello dotato di un'impugnatura come quella di una katana. A diciotto anni, usava invece una spada.

Storia[]

Passato[]

I suoi genitori, che facevano parte di una compagnia teatrale, morirono sul palco a causa delle persecuzioni subite dalla famiglia Kurozumi. Lui perse quindi il senno e sopravvisse interpretando altre persone. Un giorno incontrò Orochi che gli disse di avere vendicato l'omicidio dei suoi genitori e di essere l'erede della famiglia Kurozumi. Kanjuro ne divenne un suo seguace, accettando di mangiare un frutto del diavolo e di entrare nelle grazie di Kozuki Oden, affermando di volere solamente trovare un modo per morire.

Trentanove anni prima dell'inizio della narrazione, viveva a Kibi ed era solito rubare i capelli di cadaveri e viandanti per ricavarci dei pennelli da rivendere. Un giorno, tentò di fare lo stesso con quello che pensava essere un corpo senza vita, ma in realtà si trattava di Oden, il quale lo sconfisse. Kanjuro così lo seguì.

Un giorno, Oden si allontanò dai suoi seguaci e si diresse da solo a Kuri e, quando questi lo realizzarono, corsero nella stessa direzione. Quando lo raggiunsero, però, egli aveva già sconfitto tutti i criminali presenti, compreso Ashura Doji, e affermò di volerne diventare il sovrano.

Ben presto, Kuri divenne una regione vivibile e lo shogun nominò Oden suo daimyo. I seguaci di quest'ultimo dunque divennero i suoi servitori.

Sei anni dopo, Oden tornò al castello seguito da Cane-tempesta, Gatto-vipera e Kawamatsu, dopo averli salvati da un gruppo di abitanti di Kuri che li riteneva essere dei demoni. Il daimyo diede loro del cibo e dopo avergli raccontato le loro storie, decise di tenerli sotto il suo servizio.

Nove foderi rossi giovani catturati

I servitori di Oden vengono catturati.

Un giorno, Shimotsuki Yasuie scoprì i servitori di Oden mentre tentavano di rubare l'erario di Hakumai per aiutare il loro signore e, invece di punirli, diede loro più di ciò che volevano rubare affinché potessero accrescere la propria educazione e comprarsi dei vestiti, per non infangare il nome di Oden. E così fecero.

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, quando Kozuki Sukiyaki si ammalò, tutti i servitori di Oden accompagnarono quest'ultimo nella Capitale fiorita.

Nello stesso anno conobbe Barbabianca quando naufragò nel Paese di Wa con la sua ciurma. Fu tra coloro che cercarono di convincere Oden a non lasciare la nazione, ma egli partì di nascosto, così Kanjuro e gli altri servitori si preoccuparono per la sua assenza e quella di Izo, Gatto-vipera e Cane-tempesta.

I restanti membri dei Nove foderi rossi difesero così Kuri in attesa del ritorno di Oden.

Ventiquattro anni prima dell'inizio della narrazione, i Pirati di Roger sbarcarono nel Paese di Wa e lasciarono lì la moglie di Oden e i suoi figli dopo che la donna si era ammalata. Anche Gatto-vipera e Cane-tempesta, che erano diventati membri della ciurma per seguire il loro signore, decisero di rimanere, mentre Oden proseguì il viaggio dopo avere visto il drastico cambiamento della nazione e avere intuito che se fosse rimasto non avrebbe più potuto lasciarla, nonostante Kanjuro, Raizo, Kin'emon, Kawamatsu e Kikunojo cercarono di convincerlo a restare.

Dopo che Orochi si era alleato con Kaido, divenne un dittatore e dopo avere fatto assassinare un uomo e la sua famiglia perché si rifiutava di lavorare nelle fabbriche del Paese, i servitori di Oden si recarono nella Capitale fiorita per spodestarlo. Gli uomini di Kaido ne approfittarono per attentare alla vita di Momonosuke, ma Cane-tempesta e Kawamatsu difesero la famiglia Kozuki.

L'anno seguente Oden fece ritorno e si riunì alla sua famiglia e ai suoi servitori, i quali gli raccontarono i cambiamenti della nazione e quanto accaduto l'anno precedente. Kanjuro vide così il daimyo, furioso, correre verso la Capitale fiorita in cerca di vendetta, che non riuscì ad ottenere.

Oden rivelò poi ai suoi servitori che la famiglia Kozuki e i visoni di Zo erano storicamente molto legati e che questi ultimi fossero dei combattenti straordinari e che quando "sarebbe arrivato il momento", avrebbero dovuto recarsi a Zo in caso di bisogno, cosa che i suoi servitori non capirono appieno.

Quando Oden cominciò a umiliarsi pubblicamente danzando quasi nudo davanti al castello di Orochi una volta a settimana, i suoi servitori gli chiesero spiegazioni dato che anche gli abitanti di Kuri avevano perso fiducia nei suoi confronti, non credendogli quando affermò di farlo unicamente per denaro.

Sei anni dopo, a seguito dell'arresto di Hyogoro e l'omicidio della moglie e dei seguaci di quest'ultimo, Oden e i suoi servitori marciarono in direzione del nemico e furono intercettati dalla ciurma di Kaido nella foresta di Udon, grazie alle informazioni di Kanjuro. Le così le due fazioni iniziarono un duro scontro, a cui si unì anche Shinobu dalla parte dei dieci samurai. Oden riuscì a ferire Kaido, ma quando si accorse che Momonosuke era stato preso in ostaggio da uno dei nemici, si distrasse e venne colpito dall'imperatore, accorgendosi poi che il bambino era in realtà un impostore prima di perdere i sensi. Anche i suoi servitori furono sconfitti e incarcerati nella Capitale fiorita, mentre Shinobu venne rilasciata poiché il daimyo la indicò come propria attentatrice. I dieci prigionieri, accusati di tradimento verso lo shogun, sarebbero stati bolliti a morte tre giorni dopo. Lo shogun e Kaido cercarono di costringere Oden a rivelare le sue conoscenze sui Poignee Griffe, però quest'ultimo si rifiutò di farlo.[8]

Oden salva i suoi servitori

Oden salva i Nove foderi rossi dall'esecuzione.

Il giorno dell'esecuzione, arrivato al pentolone in cui lui e i Nove foderi rossi sarebbero stati bolliti vivi, Oden sfidò Kaido proponendogli di liberare chi fosse sopravvissuto entro un intervallo di tempo scelto da lui. L'imperatore acconsentì quindi a lasciare andare chi di loro non fosse morto entro un'ora. Lo stratagemma di Oden prevedeva che lui fosse l'unico immerso nell'olio bollente mentre i suoi servitori sarebbero rimasti su una tavola sostenuta da lui.

Kanjuro sentì Shinobu rivelare la verità sul motivo delle bizzarre azioni compiute da Oden, fatte per salvare gli abitanti della nazione. Vide così le persone presenti all'esecuzione tornare ad acclamare il daimyo, le quali però furono uccise dagli uomini di Orochi e Kaido. Oden rivelò inoltre quanto appreso durante i propri viaggi, cioè che era stata la famiglia Kozuki a chiudere i confini del Paese di Wa e la propria intenzione di riaprirli prima dell'arrivo di una certa persona, ordinando ai Nove foderi rossi di portare avanti tale obiettivo. Passata l'ora concordata, allontanò questi ultimi, che dunque si affrettarono a raggiungere il castello di Kuri, e ormai allo stremo, lasciò che Kaido gli sparasse alla testa, uccidendolo.

Castello di Kuri brucia

I servitori di Oden osservano il suo castello bruciare.

Durante la fuga dei servitori, Shinobu consegnò ai propri compagni delle spade con cui difendersi dagli inseguitori. Cane-tempesta e Gatto-vipera iniziarono a litigare dandosi a vicenda la colpa della morte di Oden, venendo così catturati da un gigantesco nemico, mentre Denjiro e Ashura Doji rimasero indietro ad affrontare gli inseguitori. Gli altri servitori raggiunsero il castello di Kuri, appena lasciato in fiamme dai pirati, dove trovarono Toki e i suoi due figli. A quel punto la donna disse che gli avrebbe mandati nel futuro, dicendosi convinta che tra vent'anni da allora, la famiglia Kozuki sarebbe risorta. Kanjuro fu testimone del rifiuto di Momonosuke, il quale però fu poi convinto da Kin'emon.[9] La donna mandò quindi quest'ultimo, il figlio, Kanjuro, Kikunojo e Raizo nel futuro.

Salto temporale[]

Raizo naufraga a Zo

Raizo si separa dal resto del gruppo.

Il gruppo inizia a vagare sull'isola per capire come sono mutate le cose. Scoprono così che sono sorte fabbriche ovunque, l'acqua è contaminata e le razioni di cibo sono controllate da coloro al comando. Incontrano poi Jibuemon, che li ha attesi assieme ad altri per vent'anni, dichiarando che sono pronti ad aiutarli nella battaglia contro Orochi. Dato che vengono considerati dei fantasmi, non vengono poste delle taglie sulle loro teste. Kanjuro informa Orochi di quanto accaduto la notte di vent'anni prima e che avrebbero lasciato la nazione per dirigersi a Zo. Kanjuro, Raizo, Kin'emon e Momonosuke decidono di lasciare a Kikunojo il compito di raccogliere informazioni sul nemico, mentre loro iniziano il viaggio per cercare di ottenere l'aiuto dei visoni per liberare il Paese di Wa. Tuttavia, grazie alla informazioni da lui date allo shogun, vengono avvistati ed inseguiti dai sottoposti di Kaido. Dato che nessuno di loro ha conoscenze di navigazione, naufragano poco dopo e Raizo si separa dal resto del gruppo, che finisce a Dressrosa.

Kurozumi Kanjuro viene catturato

Kanjuro viene catturato.

Qui i samurai vedono Do Flamingo punire un suo sottoposto perché non in grado di uccidere e vengono inseguiti dagli scagnozzi di quest'ultimo, in combutta con Kaido. In seguito Kanjuro decide di sacrificarsi per permettere a Kin'emon di salvarsi ed inseguire Momonosuke, finito accidentalmente su una nave diretta a Punk Hazard.

Kanjuro viene imprigionato nella fabbrica di Smile, ma riesce a fuggire e finisce nella discarica dove vengono gettati i giocattoli che si ribellano a Do Flamingo. Qui si nasconde in una parete, dove, stanco di restare celato, si addormenta.

Saga di Dressrosa[]

Kurozumi Kanjuro aiuta prigionieri

Kanjuro aiuta i prigionieri a fuggire creando alcune scale.

Kin'emon, dopo avere salvato Momonosuke, torna a Dressrosa e lo ritrova. I due samurai progettano di uscire all'aria aperta a bordo di un uccello creato dal potere del frutto del diavolo dello stesso Kanjuro, ma i cittadini e i soldati di Dressrosa lì intrappolati li supplicano di portarli con loro, così Kanjuro crea alcune scale per permettere loro di tornare in superficie. Poi i due samurai raggiungono il vecchio altopiano reale, dove trovano Usop e la parte della famiglia Riku.

Poco dopo Usop scopre che Sugar si è ripresa ed è al palazzo reale, dove ha intenzione di usare il suo terribile potere su Law e Rufy. Per questo decide di intervenire e fa creare a Kanjuro un pupazzo raffigurante l'unica immagine in grado di fare svenire la bambina: il proprio volto sconvolto dai conati di dolore a seguito dell'ingestione del tatababasco. All'improvviso gli abitanti di Dressrosa, disperati per la situazione creata da Do Flamingo, raggiungono l'altopiano con l'intenzione di catturare i ricercati lì presenti, tra cui lo stesso Usop, così Kanjuro e gli altri li tengono impegnati per dare il tempo ad Usop di lanciare il proiettile speciale.

Zoro e samurai vs gabbia

Kanjuro, Kin'emon e Zoro cercano di bloccare la "gabbia" di Do Flamingo.

Quando Pica, controllando un golem gigantesco, decide di uccidere tutti coloro che si trovano sull'altopiano Kanjuro va nel panico, ma per sua fortuna Zoro ed Elizabello II evitano il peggio. Quando poi la "gabbia per uccelli" inizia a restringersi il samurai si dirige insieme a Kin'emon ed a Zoro verso di essa per cercare di fermarla. I tre vengono aiutati anche da Fujitora ed alla fine, insieme agli altri presenti a Dressrosa, riescono a fermarla solo per un breve momento. A seguito della sconfitta di Do Flamingo ad opera di Rufy la gabbia si dissolve e Kanjuro gioisce insieme agli altri.

Tre giorni dopo, insieme a coloro che avevano fronteggiato i Pirati di Donquijote, decide di scappare dall'isola. Tutti quanti raggiungono la Yonta Maria per salpare e qui Kanjuro assiste alla nascita della Megaflotta di Cappello di paglia e festeggia insieme agli altri la vittoria. Terminati i festeggiamenti Kanjuro, assieme ai Pirati di Cappello di paglia, Law e Kin'emon, viene accompagnato a Zo con la Going grande Rufy.

Saga di Zo[]

I samurai e Variete scalano Zunisha

I samurai e Variete scalano Zunisha.

Dopo avere raggiunto la loro destinazione, i pirati e i samurai si preparano a scalare una gamba del gigantesco elefante. Kanjuro disegna un drago orientale che prende vita e che si dirige verso la groppa dell'animale, ma durante la scalata un visone si lancia contro di loro dalla vetta e colpisce Kin'emon e Kanjuro, facendoli precipitare. Il samurai allora disegna un gatto e riprova a raggiungere la sommità insieme al suo compagno e a Variete. Mentre si apprestano a farlo vengono però investiti dall'acqua che l'elefante ha spruzzato su di sé con la sua proboscide e cadono di nuovo. A quel punto, rimasti senza forze, decidono di rinviare la scalata al giorno successivo.

Visoni inchinati

I visoni si inchinano nel sentire il nome della famiglia Kozuki.

La mattina seguente i tre arrivano in cima a Zunisha, dopodiché fanno il loro ingresso nel ducato seguendo il visone. Una volta in città i due samurai vengono nascosti dai Pirati di Cappello di paglia perché questi ultimi temono che i visoni si comporterebbero in modo ostile con loro. Tuttavia, quando tra i due regnanti di Zo scoppia una lite, i due samurai si mostrano ai presenti dichiarando di essere servitori della famiglia Kozuki. Cane-tempesta e Gatto-vipera interrompono immediatamente la loro discussione e rivelano loro che Raizo, che essi stanno cercando, è al sicuro. Dopodiché accompagnano i samurai, Law ed i Pirati di Cappello di paglia all'albero a forma di balena dove trovano il ninja.

Dopo che i due regnanti di Zo hanno spiegato a cosa serva il Road Poignee Griffe, Kanjuro e gli altri abitanti del Paese di Wa rivelano che il padre di Momonosuke, Kozuki Oden, è stato ucciso dallo shogun e da Kaido, che sta occupando l'isola al momento. Chiedono quindi aiuto ai presenti così nasce un'alleanza tra la famiglia Kozuki, i Pirati di Cappello di paglia, i Pirati Heart ed i visoni per sconfiggere i due. Rufy afferma che prima deve però recuperare Sanji, mentre Gatto-vipera decide di andare alla ricerca di Marco per chiedere anche l'aiuto di ciò che resta dei Pirati di Barbabianca. L'alleanza si divide così in gruppi e Kanjuro sceglie di tornare nella sua isola natale a bordo del sottomarino dei Pirati Heart.

Poco dopo, l'isola inizia a muoversi in quanto Zunisha sta venendo attaccato della flotta di Jack. La situazione viene risolta però dall'elefante che, su ordine di Momonosuke, abbatte tutte le navi nemiche con un colpo di proboscide.

In seguito saluta il gruppo di salvataggio di Sanji mentre abbandona l'isola.

Saga di Whole Cake Island[]

Nel Paese di Wa, Kanjuro ascolta Kin'emon mentre spiega ai pirati la situazione dell'isola e chiede loro di infiltrarsi nella popolazione senza attirare l'attenzione fino a quando non saranno pronti per agire.

Saga del Paese di Wa[]

Si traveste da pescivendolo e comincia a vendere le orate che disegna nella Capitale fiorita, attirando l'attenzione di numerosi bambini.

Più tardi, Kanjuro, Nami, Robin, Brook e Shinobu raggiungono il cimitero di Ringo e, scambiandosi informazioni, stabiliscono di recarsi ai bagni pubblici per poi verificare le condizioni di Toko, andata nel quartiere a luci rosse. In quell'occasione il samurai rimane stupito da quanto è riuscita a scoprire Robin durante la sua missione in incognito.

I gruppi si riuniscono in una casa di Ebisu, dove Shinobu accusa i sottoposti di Law in prigione di avere svelato i loro piani al nemico e propone di non salvarli per evitare di fallire. Mentre Kanjuro grida contro la kunoichi dichiarando che non possono perdere l'appoggio dei pirati, Tonoyasu entra nella casa in cui essi si trovano e mostra entusiasta il messaggio codificato che ha ricevuto in quanto seguace di Oden. Egli rivela di non essere stato a conoscenza del tatuaggio sulla caviglia degli alleati, ipotizzando che anche altri ne fossero all'oscuro, e dopo avere confermato la propria partecipazione all'imminente guerra, esce dall'abitazione; nonostante la loro lunga conversazione, però, Kanjuro e Shinobu ammettono di non avere idea di egli chi sia.

Quando viene trasmessa in diretta l'esecuzione di Tonoyasu, Kanjuro e Shinobu lo riconoscono come Shimotsuki Yasuie, colui che un tempo era il daimyo di Hakumai. Kanjuro scoppia in lacrime dopo averlo visto venire giustiziato e assiste poi all'inizio del combattimento tra i suoi alleati e gli uomini dello shogun.

Sfuggito agli scontri, torna ad Ebisu con Nami, Franky e gli abitanti del villaggio, i quali gli affidano le spoglie di Yasuie.

Qualche giorno dopo, raggiunge Amigasa dove discute con gli alleati il piano per attaccare Onigashima. Kawamatsu rivela ai suoi vecchi compagni che Hiyori è ancora viva e Kanjuro ne è felice. Tengu Yama Hitetsu poi mostra ai presenti le spade di Oden che ha conservato per vent'anni: Ame no Habakiri, che Momonosuke non vuole impugnare, ed Enma, che viene consegnata a Zoro come promesso.

Samurai al porto di Tokage

I samurai raggiungono il porto di Tokage.

Comunica ad Orochi la posizione della Thousand Sunny e che gli alleati si raduneranno al porto di Tokage. Il giorno prima della festa dei fuochi è tra coloro che si mettono in marcia verso quest'ultimo, che raggiunge il giorno seguente. Esso però è desolato e con visibili segni di un attacco nemico; anche le condizioni meteorologiche sono sfavorevoli e non aiutano la traversata per raggiungere Onigashima. Kin'emon non riesce nemmeno a contattare nessuno degli alleati e si dispera. Il porto è infatti isolato ma, nonostante le obiezioni di Momonosuke, che viene trattenuto da Shinobu, i sette membri dei Nove foderi rossi sono decisi a combattere fino alla fine e salpano così verso Onigashima. Tuttavia, durante il tragitto, Kanjuro rivela di essere l'informatore di Orochi: Kin'emon lo attacca, ma egli in realtà è solo un disegno, mentre il vero Kanjuro è rimasto al porto dove ha disegnato due serpenti ai quali ha dato vita per immobilizzare Shinobu e ha catturato Momonosuke. La barca dei samurai viene raggiunta da tre navi nemiche, che però vengono affrontate da altre tre navi capitanate da Rufy, Law e Kidd, i quali ne distruggono una. Kanjuro rimane così stupito dall'accaduto, specialmente quando arrivano anche migliaia di altri samurai guidati da Kyoshiro, che si rivela essere Denjiro e che trancia in due un'altra nave. Quest'ultimo afferma che in realtà il messaggio di Yasuie prevedeva di riunirsi al porto di Habu e che quindi l'attacco dei Pirati delle cento bestie al porto di Tokage è stato vano.

Kawamatsu vs Kanjuro

Kanjuro e Kawamatsu si scontrano.

Kanjuro viene raggiuto da Kawamatsu e i due scontrano le loro armi; il traditore, però, crea una gru con cui si alza in volo portando Momonosuke con sé, dichiarando di volere uccidere Kozuki Hiyori e si dirige verso Onigashima seminando gli inseguitori con una nuvola che li colpisce con frecce di inchiostro. Kanjuro poi critica Momonosuke, spaventato per l'altezza, dicendo che non è minimamente come suo padre. A quel punto il bambino grida agli alleati di proseguire senza di lui e Rufy gli risponde che verrà comunque a salvarlo.

Kanjuro, con Momonosuke in ostaggio, imbavagliato e legato da una corda, si fa strada nell'isola cercando di raggiungere lo shogun per informarlo di quanto accaduto. Sconfigge poi due membri della ciurma di Kaido, ignari del suo ruolo, e si fa così strada fino a raggiungere Orochi e Kaido, impiegandoci del tempo dato che la residenza è grande. Momonosuke si libera però con un pugnale trovato dal caso, ferendo alla mano Kanjuro. Quest'ultimo si infuria e lo colpisce ripetutamente, tumefacendogli il viso e facendogli perdere i sensi.[10]

Raggiunge poi Orochi e Kaido, informando quest'ultimo di quanto fatto ad alcuni suoi sottoposti, consegna loro Momonosuke, rassicurando l'imperatore sul fatto che sia vivo, e ferma Orochi quando propone di bere alla sua impresa, comunicandogli il fallimento del piano per uccidere i Nove foderi rossi. Interviene anche Fukurokuju, che fa rapporto sulla situazione: nessuna imbarcazione nemica è stata avvistata, ma tre delle loro navi sono scomparse e quattro supernove si sono imbucate al banchetto. Sente poi i presenti essere sicuri che non ci saranno problemi grazie alle forze radunate su Onigashima e Orochi ordinare di allestire la crocifissione di Momonosuke.

Kikunojo vs Kanjuro

Kanjuro e Kikunojo si scontrano.

Kanjuro disegna dei samurai senza testa e raggiunge con loro e diversi altri uomini l'entrata posteriore di Onigashima, sicuro che i suoi ex compagni passeranno di lì. Infatti, Raizo, Ashura Doji, Kawamatsu, Kikunojo, Cane-tempesta, Gatto-vipera e Izo arrivano. Il doppiogiochista, dopo avere detto a quest'ultimo che è tornato per combattere una guerra già persa in partenza, spiega come Momonosuke fosse riuscito a liberarsi e a ferirlo alla mano, prima di venire malmenato e ricatturato. Quando rivela che il bambino sta per essere giustiziato, Kikunojo si infuria e lo attacca, dando inizio allo scontro tra le due fazioni, riuscendo poi a sconfiggere Kanjuro.

Quando si riprende, crea un falso Oden e lo manda nel magazzino in cui sono stati avvistati i servitori del daimyo feriti da Kaido, mentre lui si dirige verso Momonosuke per ucciderlo. Quando il disegno da lui controllato ha raggiunto i samurai, rivela loro di avere viaggiato nel tempo grazie ai poteri di Toki, ma che ora non hanno tempo per festeggiare perché hanno un'altra possibilità di sconfiggere Kaido. Alcuni samurai versano delle lacrime di gioia, tuttavia Ashura Doji e Raizo capiscono che si tratta di un impostore e tentano di convincere anche i loro compagni, ricordando loro che Oden è morto. Quest'ultimo ne approfitta per aggredire Kin'emon, ma Ashura Doji lo sposta con un pugno al volto e dimostra che l'avversario non sanguina quando ferito, venendo poi infilzato dalla spada di quest'ultimo. Visto che solo i samurai conoscevano così bene l'atteggiamento e il modo di parlare del daimyo, comprendono che si tratta di un disegno di Kanjuro, il quale ammette di controllarlo da lontano, cosa che è stancante. Denjiro lo affronta e lui, conscio che non vedrà la fine della guerra per essere stato ferito in modo grave, fa capire che prima di morire ucciderà Momonosuke. Si accinge quindi a fare esplodere il disegno di Oden insieme ai samurai, ma Ashura Doji lo carica, dicendo ai suoi compagni di raggiungere Momonosuke, e si getta dalla finestra portandolo con sé ed esplodendo assieme.

Kanjuro gioisce poi per avere giocato la parte di un Kozuki per sterminarne i seguaci poco prima della sua morte. Raggiunge il gruppo di Momonosuke e prima di mostrarsi si maschera da Oden: al contrario del bambino e Shinobu, Kin'emon e Kikunojo lo riconoscono e quest'ultimo lo attacca, ma esita quando lui gli ricorda che Oden si prese cura di lui, approfittandone per infilzarlo al torace. Kanjuro rimuove il suo disegno e mostra il proprio volto, affermando che in fin dei conti Kikunojo gli aveva inferto un colpo mortale in precedenza, mentre Kin'emon corre in soccorso del suo amico, che afferra prima che cada.

Kanjuro trafigge Kikunojo

Kanjuro trafigge Kikunojo.

A quel punto Kanjuro si appresta a colpire anche Kin'emon, il quale però lo anticipa, trafiggendolo. Lui ride affermando che qualcuno doveva chiudere il sipario della sua vita, ripensando al alcuni momenti vissuti assieme e rivelando che è stato il suo migliore amico prima di crollare.

In seguito Orochi lo contatta tramite lumacofono, il quale capisce che sta respirando a malapena, così Kanjuro gli rivela di essere in punto di morte. Lo shogun si complimenta con lui, cosa che lo onora, ma Orochi afferma di non essere ancora soddisfatto, chiedendogli di distruggere l'intero palazzo. Kanjuro usa quindi le proprie ultime forze per creare un demone ricoperto di fiamme e subito dopo si accascia a terra.

Prototipi per One Piece[]

Kurozumi Kanjuro concept art

Il concept art di Kanjuro.

In One Piece Vivre Card è presente un prototipo del personaggio, che avrebbe dovuto avere i capelli legati in una coda. Tale aspetto è stato invece poi usato per Denjiro.

Differenze tra manga e anime[]

Passato[]

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, alcuni abitanti di Kuri gli riferirono di avere visto dei pirati, ma anche Oden sentì e decise di raggiungerli, così Kanjuro lo inseguì assieme a Izo e Kin'emon. Una volta raggiunto, ci fu un'iniziale ostilità tra samurai e pirati. Dopo che Barbabianca respinse il daimyo, i suoi samurai lo legarono con la sua shimenawa e lo trascinarono via, rinchiudendolo in una stanza del suo castello.[11]

Kanjuro fu testimone del ritorno di Oden e incontrò per la prima volta Toki e i suoi due figli.[12]

Il combattimento contro la ciurma di Kaido avvenuto diciotto anni prima dell'inizio della narrazione è stato esteso.[13]

Dopo avere seminato alcuni invasori nascondendosi nei cespugli, i Nove foderi rossi si interrogarono sul da farsi.[14] Poi Kanjuro combatté contro i nemici per farsi strada e raggiungere il castello di Oden.[15]

Saga di Dressrosa[]

Kanjuro starnutisce e ciò permette a Kin'emon di trovarlo.

Viene mostrato il momento in cui lui, Zoro e Kin'emon lasciano l'altopiano reale.[16] I due samurai raggiungono poi il pirata che sta correndo nella direzione sbagliata.[17] Viene anche mostrata la scena in cui i due iniziano ad aiutare Zoro nel tentativo di fermare la gabbia.[18]

All'inizio, quando Fujitora li raggiunge, lui, Kin'emon e Zoro credono che voglia attaccarli.[19] In seguito i samurai escono al di fuori del punto in cui si trovava la gabbia per festeggiare una volta che si è dissolta.[20]

Successivamente lui, Kin'emon, Zoro e Franky si riuniscono con Usop, Robin e Bartolomeo. Dopo che Rufy viene posizionato sul passero creato con i suoi poteri, sente il pirata chiedere inconsciamente di avere un po' di carne.[21]

Nella casa di Kyros, Rufy si sveglia appena Kanjuro e Kin'emon gli portano il cibo.[22]

Saga di Silver Mine[]

Al calare della notte, tutti coloro che si trovano sulla nave si addormentano. Kanjuro viene immobilizzato da uno sostanza appiccicosa scagliata con delle palle di cannone dall'Alleanza dei pirati d'argento; i membri di quest'ultima rapiscono poi Rufy e Bartolomeo.

Il giorno seguente, dopo essere arrivati a Silver Mine, aiuta a difendere la Going grande Rufy dagli attacchi dei nemici.[23] Dopo averli sconfitti e dopo avere recuperato Rufy e Bartolomeo, l'equipaggio riprende il viaggio.[24]

Saga di Zo[]

La scalata dell'elefante è allungata, così come il dibattito su Raizo, nel quale tutti i pirati chiedono ai samurai quali siano le sue abilità.[25]

In seguito anche Kanjuro chiede l'aiuto di Rufy.[26]

Dopo avere disegnato e dato vita ad un pappagallo gigante, Kanjuro e Usop posizionano i verricelli e le funi necessari per calare le imbarcazioni dalle quali medicare la ferita di Zunisha.[27]

Saga del Paese di Wa[]

Nel manga, Kanjuro incontra Franky prima che quest'ultimo cerchi i progetti della residenza di Kaido, mentre nell'anime accade quando ha già scoperto che sono stati presi da un uomo di Kuri.

Viene mostrato quando Kanjuro raggiunge il nascondiglio del gruppo di Shinobu.

Quando Orochi sta per sparare a Toko, viene mostrata la reazione di Kanjuro.[28] I Pirati di Cappello di paglia, dopo avere discusso su come agire, dicono a Shinobu e Kanjuro di lasciare la capitale.[29]

Il samurai ride maliziosamente quando Kin'emon rivela che il nuovo punto d'incontro è il porto di Tokage.[30]

Mentre si dirigono a Onigashima, i Nove foderi rossi discutono su chi sia il traditore ed è esteso il momento in cui Kanjuro confessa di essere lui. Viene anche mostrato quando disegna i due serpenti per legare Shinobu.[31] Quando Kawamatsu gli chiede se si sia divertito a tradirli, risponde affermativamente.[30] Dopo avere preso il volo, respinge l'attacco che Usop aveva lanciato contro di lui e poi combatte brevemente contro Sanji in aria.[32]

Viene mostrato quando Kanjuro sconfigge due membri dei Pirati delle cento bestie a Onigashima,[33] così come quando fermò Momonosuke che tentava di fuggire.[34] In seguito, fa lo stesso contro alcuni subordinati di Kaido prima di raggiungere quest'ultimo e Orochi.[35] Quest'ultimo, infuriato per il fallimento di Kanjuro, appoggia violentemente il piatto che aveva in mano sotto al mento della spia.[36]

Incontro tra fazioni

Kanjuro guida un gruppo contro i servitori di Oden.

Disegna due cavalieri senza testa che raggiungono i servitori di Oden, ma questi ultimi li sconfiggono velocemente. Inoltre viene mostrato quando i due gruppi si incontrano. Quando Kikunojo chiede a Kanjuro se anche la loro amicizia era finta, lui gli conferma la cosa affermando che tale domanda significa che ha recitato bene.[34] Viene mostrato il duello tra i due, durante il quale Kanjuro viene disarmato, ma l'avversario non riesce a ucciderlo poiché ripensa ai momenti vissuti insieme. La spia continua a infierire, così Kikunojo sopprime i suoi sentimenti e la trafigge.[37]

Viene mostrato quando Kanjuro assume le sembianze di Oden e quando torna al suo vero aspetto dopo avere trafitto Kikunojo. Inoltre il suo scontro con Kin'emon viene ambientato sul palco di un teatro e i ricordi che ha di quanto vissuto con quest'ultimo vanno in frantumi dopo essere crollato a terra a seguito del fendente ricevuto.[38]

Kanjuro mostra segni di vita e viene esteso il momento in cui Orochi lo convince a fare il suo ultimo atto, mostrando più chiaramente quando si immagina su un palco con la platea che lo applaude. Inoltre viene mostrato il momento in cui crea Kazenbo.[39]

Curiosità[]

  • Kanjuro incarnava lo stereotipo del tradizionale attore del kabuki, una classica forma teatrale giapponese.
  • Alla prima apparizione in un flashback, sembrava avere i capelli raccolti in una coda di cavallo. Tuttavia, Oda ha in seguito modificato l'aspetto dell'ombra di Kanjuro, che sembrava indossare un casco. Quando il suo aspetto viene rivelato esso non assomiglia né alla prima sagoma né alla seconda.
  • La sua risata tipica era "kah kah kah!".
  • Il suo cibo preferito erano gli involtini di cavolo, i quali sono uno dei principali ingredienti dell'oden,[4] che era anche il nome del daimyo di cui era un vassallo.
  • L'animale che lo rappresentava era il cuculo.[3]
  • Nel flashback in cui riceve il Fude Fude, viene rappresentato come una sagoma nera amorfa con occhi rotondi bianchi e un sorriso bianco: la sua creazione finale, Kazenbo, ha un aspetto molto simile a parte la mancanza della bocca.

Note

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