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Disambiguazione Per il pirata, vedi DJ Kappa

Kappa è un giovane lustrascarpe originario di Nanohana.

Aspetto[]

Kappa

Kappa prima del salto temporale.

Kappa è un giovane ragazzo che indossa un berretto bianco decorato con perline e una maglietta chiara che ha il suo nome scritto sulla manica. Inoltre ha dei pantaloni scuri e una fascia scura attorno al collo.

Prima del salto temporale, Kappa era più basso e aveva i capelli più corti. Indossava un turbante con le medesime perline arancioni, una maglietta blu con le maniche verdi e portava una sciarpa azzurra attorno al collo. Sulla schiena ha uno zainetto in cui porta vari oggetti, come un martello e una clava.

Carattere[]

Dimostra di amare molto il suo regno quando cerca di diventare un ribelle, ritenendo il re responsabile della siccità che sta colpendo la nazione.

Storia[]

Saga di Alabasta[]

Parte da Nanohana per raggiungere Katorea, dove chiede a Kosa di entrare nei rivoltosi, ma quest'ultimo gli risponde di scordarselo. Gli domanda perché non possa visto che anche lui odia il re e ha quindi diritto di combattere, così Kosa chiede a Farafula di mostrargli la spalla. Vedendo che gli manca quasi per intero, oltre ad avere perso la mano destra, Kappa rimane impressionato, ma grida che non gli interessa e che non ha paura. Spiega quindi che i suoi amici sono tutti in fin di vita e il suo villaggio si è inaridito com'era successo ad Elumalu, incolpando il re di tutto ciò, che ha rubato la pioggia. Ribadisce dunque la sua volontà di combattere, affermando di non avere paura ne del male, né della morte.

Kosa gli risponde che se la pensa in quel modo deve tornare subito a casa perché loro sono gente paurosa che se può evita di combattere. Kappa gli chiede dunque perché si siano ribellati, così Kosa afferma che il conflitto era inevitabile poiché era come se l'intero Paese invocasse la guerra, e anche se lui non voleva, è stato costretto a combattere. Aggiunge inoltre di non sapere se lui capirà le sue parole, ma gli dice che non c'entra nulla con quella guerra, quindi deve tornare a casa. Kappa rimane ammutolito, così Kosa gli urla di andarsene perché quello non è un posto adatto a dei bambini. Fa quindi ritorno a Nanohana.

Il mattino seguente, il re raggiunge la città scusandosi ed ammettendo di avere rubato la pioggia del Paese. Afferma poi di avere pensato che per sanare l'incidente della Dance Powder, farà sparire la città, ordinando ai suoi sottoposti di bruciarla. A quel punto Kappa lo maledice poiché a causa sua le città si sono inaridite, così il re lo colpisce con un calcio al volto. Rialzatosi, afferma che ci penserà lui a vendicare tutti, ma una donna lo trattiene. A quel punto vede che anche Kosa li ha raggiunti, il quale viene però ferito da un proiettile.

Dopo che i soldati hanno bruciato alcuni edifici, Kappa li vede ritirarsi assieme al re, scoprendo così che in realtà quest'ultimo è un impostore. Capisce di dovere avvisare tutti, tuttavia sbatte contro una donna, affiancata da un uomo. La prima intuisce che lui ha visto tutto, mentre il secondo gli dice di non credere che riuscirà a tenere la bocca chiusa, per questo Kappa viene malmenato.

Kappa soccorso

Kappa viene soccorso dai rivoltosi.

Viene subito dopo ritrovato da alcuni rivoltosi: Kebi gli chiede cosa gli abbiano fatto, mentre Erik maledice i soldati. Kappa, in lacrime, cerca di spiegare loro che sono stati ingannati, ma non ci riesce a causa delle ferite. Kebi gli dice di non agitarsi e che presto arriverà un dottore. Kappa perde poi i sensi.

Viene trovato da Igaram a cui racconta l'accaduto, così quest'ultimo lo porta in braccio fino al piazzale di Alubarna, dove sta piovendo. Sente Chaka ordinare all'esercito reale di deporre le armi e Igaram dire ai rivoltosi di fare lo stesso. Quest'ultimo gli chiede quindi se riesce a parlare: Kappa rivela così ai presenti che i soldati che hanno attaccato Nanohana erano degli impostori e il re era un suo sosia. Kosa aggiunge così che quella guerra è un tragico equivoco, mentre Igaram si offre di raccontare tutto fin dall'inizio a patto che depongano le armi. Scopre così che il vero responsabile di quanto accaduto era Crocodile.

A quel punto Nefertari Cobra avanza tra il popolo e Kappa lo sente affermare che devono andare avanti perché la battaglia è cessata e con essa l'ira dei combattenti. Conclude gridando che il passato non si può cancellare, ma bisogna guardare oltre e ricominciare a vivere.

Dalle tolde del mondo[]

Mentre è a Yuba al fianco di Kosa, quest'ultimo legge sul giornale la notizia del ritorno dei Pirati di Cappello di paglia.

Curiosità[]

  • "Kappa" (河童?) significa "figlio del fiume", il che gli si addice perché Nanohana è vicina al fiume Sandora. È anche il nome di un demone dell'acqua del folklore giapponese riconoscibile perché porta dell'acqua in una frastagliatura sulla sua testa, la quale è la fonte del suo potere. Kappa indossa infatti un kefiah.

Navigazione[]

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