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Kawamatsu è un uomo-pesce di tipo pesce palla giapponese.[1] È uno yokozuna, un samurai del Paese di Wa e membro dei Nove foderi rossi.

Aspetto[]

È un uomo-pesce somigliante a un kappa dalla pelle verde, con lunghi capelli arancioni e le guance rosse. Indossa un kimono verde scuro con impresse numerose corde annodate, un mantello rosso, un paio di geta e un kasa.

A undici anni, indossava un kimono nero con gli orli bianchi, due mezze lune all'altezza del petto e la parte inferiore raffigurante delle onde azzurre e verdi, chiuso da una fascia verde scuro. Sopra di esso portava un cappotto leggero bianco con molte mezze lune rosa nella parte superiore.

A otto anni, indossava lo stesso kasa e un kimono marrone con un motivo a rombi ocra.

Galleria[]

Carattere[]

È molto leale alla famiglia Kozuki, infatti ha subito chiesto a Raizo notizie su Momonosuke e si è preso cura di Hiyori per sette anni, rinunciando al cibo per darlo a lei e cercando inoltre di farla sorridere nonostante il suo lutto, piangendo quando lei gli lasciò una lettera in cui affermava di essere al sicuro.[4] È anche molto orgoglioso della sua natura.[5]

Forza e abilità[]

A detta di Kin'emon, la sua forza è tale da equivalere quella di cento uomini.[6] Viene inoltre considerato come il migliore yokozuna del Paese di Wa.

Insieme agli altri vassalli di Oden, è perfino riuscito a ferire un avversario del calibro di Kaido, un imperatore.[7] Da solo, è inoltre riuscito a colpirlo con un poderoso fendente mentre era trasformato in un drago.[8]

Capacità fisiche[]

Come tutti gli uomini-pesce, Kawamatsu possiede le abilità tipiche della sua razza, come la capacità di respirare sott'acqua, il nuotare molto velocemente e la forza dieci volte superiore a quella di un comune umano sulla terraferma e venti volte se in acqua. Tuttavia la sua forza è con tutta probabilità superiore anche alla media degli altri uomini-pesce, data la posizione di migliore yokozuna del Paese di Wa.

Data la natura del pesce a cui assomiglia, può mangiare cibo avvelenato. Ha inoltre sputato una lisca contro un carceriere a una velocità tale da trafiggerlo al collo.

Stile del kappa[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere Stile del kappa

Utilizza uno stile di combattimento chiamato stile del kappa, che consiste nell'unire le sue grandi capacità di spadaccino e yokozuna per spazzare via gruppi di nemici.

Ambizione[]

Ha un'eccellente controllo dell'Ambizione dell'armatura, tanto da saperla usare per colpire il bersaglio senza il diretto contatto fisico.[9] Inoltre, rivestendo la sua spada con essa, ha ferito un individuo del calibro di Kaido.[7] Sa anche usare l'Ambizione della percezione.[3]

Armi[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere Sotomuso

Impugna lo shirasaya Sotomuso ed è molto abile nel suo utilizzo.

Storia[]

Passato[]

Kawamatsu si sfamò fin da piccolo di avanzi.

Quando la nave su cui viaggiava con la madre affondò, i due naufragarono nel Paese di Wa, dove cercarono aiuto dai locali, i quali però li aggredirono lanciandoli contro dei sassi. La madre di Kawamatsu venne ferita, così non poterono più tornare a casa. Poco prima di morire, quest'ultima gli disse di farsi passare per un kappa poiché gli uomini-pesce sono discriminati in tutto il mondo.

Trentuno anni prima dell'inizio della narrazione, si imbatté in due strane creature naufragate sulla spiaggia di Kuri. Tutti e tre furono catturati e lapidati da alcuni uomini che li credevano demoni, ma Oden li salvò e li sfamò, così decisero di restare con lui e presto diventarono tre dei suoi uomini più fidati.

Nove foderi rossi giovani catturati

I vassalli di Oden vengono catturati da Yasuie.

Un giorno, Shimotsuki Yasuie scoprì i vassalli di Oden mentre tentavano di rubare l'erario di Hakumai per aiutare il loro signore e, invece di punirli, diede loro più di ciò che volevano rubare affinché potessero accrescere la propria educazione e comprarsi dei vestiti, per non infangare il nome di Oden. E così fecero.

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, quando Kozuki Sukiyaki si ammalò, tutti i vassalli di Oden accompagnarono quest'ultimo nella Capitale fiorita.

Nello stesso anno Oden lasciò di nascosto la nazione e i suoi vassalli si preoccuparono per la sua assenza e quella di Izo, Gatto-vipera e Cane-tempesta. I restanti difesero così Kuri in attesa del ritorno di Oden.

Ventiquattro anni prima dell'inizio della narrazione, i Pirati di Roger sbarcarono nel Paese di Wa e lasciarono lì la moglie di Oden e i suoi figli dopo che la donna si era ammalata. Anche Gatto-vipera e Cane-tempesta, che erano diventati membri della ciurma per seguire il loro signore, decisero di rimanere, mentre Oden proseguì il viaggio dopo avere visto il drastico cambiamento della nazione e avere intuito che se fosse rimasto non avrebbe più potuto lasciarla, nonostante Kawamatsu, Raizo, Kin'emon, Kanjuro e Kikunojo cercarono di convincerlo a restare.

Dopo che Kurozumi Orochi si era alleato con Kaido, divenne un dittatore e dopo avere fatto assassinare un uomo e la sua famiglia perché si rifiutava di lavorare nelle fabbriche del Paese, i vassalli di Oden si recarono nella Capitale fiorita per spodestarlo. Gli uomini di Kaido ne approfittarono per attentare alla vita di Momonosuke, ma Cane-tempesta e Kawamatsu difesero la famiglia Kozuki.

I vassalli di Oden iniziarono a combattere tra loro per stabilire chi sarebbe stato il primo allievo del daimyo.[10]

L'anno seguente Oden fece ritorno e si riunì alla sua famiglia e ai suoi vassalli, i quali gli raccontarono i cambiamenti della nazione e quanto accaduto l'anno precedente. Kawamatsu vide così il daimyo, furioso, correre verso la Capitale fiorita in cerca di vendetta, che non riuscì ad ottenere.

Oden rivelò poi ai suoi vassalli che la famiglia Kozuki e i visoni di Zo erano storicamente molto legati e che questi ultimi fossero dei combattenti straordinari e che quando "sarebbe arrivato il momento", avrebbero dovuto recarsi a Zo in caso di bisogno, cosa che i suoi vassalli non capirono appieno.

Quando Oden cominciò a umiliarsi pubblicamente danzando quasi nudo davanti al castello di Orochi una volta a settimana, i suoi vassalli gli chiesero spiegazioni dato che anche gli abitanti di Kuri avevano perso fiducia nei suoi confronti, non credendogli quando affermò di farlo unicamente per denaro.

Diciotto anni prima dell'inizio della narrazione, a seguito dell'arresto di Hyogoro e l'omicidio della moglie e dei seguaci di quest'ultimo, Oden e i suoi vassalli marciarono in direzione del nemico e furono intercettati dalla ciurma di Kaido nella foresta di Udon, così le due fazioni iniziarono un duro scontro, a cui si unì anche Shinobu dalla parte dei dieci samurai. Oden riuscì a ferire Kaido, ma quando si accorse che Momonosuke era stato preso in ostaggio da uno dei nemici, si distrasse e venne colpito dall'imperatore, accorgendosi poi che il bambino era in realtà un impostore prima di perdere i sensi. Anche i suoi vassalli furono sconfitti e incarcerati nella Capitale fiorita, mentre Shinobu venne rilasciata poiché il daimyo la indicò come propria attentatrice. I dieci prigionieri, accusati di tradimento verso lo shogun, sarebbero stati bolliti a morte tre giorni dopo. Lo shogun e Kaido cercarono di costringere Oden a rivelare le sue conoscenze sui Poignee Griffe, però quest'ultimo si rifiutò di farlo.[11]

Oden salva i suoi servitori

Oden salva i Nove foderi rossi dall'esecuzione.

Il giorno dell'esecuzione, arrivato al pentolone in cui lui e i Nove foderi rossi sarebbero stati bolliti vivi, Oden sfidò Kaido proponendogli di liberare chi fosse sopravvissuto entro un intervallo di tempo scelto da lui. L'imperatore acconsentì quindi a lasciare andare chi di loro non fosse morto entro un'ora. Lo stratagemma di Oden prevedeva che lui fosse l'unico immerso nell'olio bollente mentre i suoi vassalli sarebbero rimasti su una tavola sostenuta da lui.

Kawamatsu sentì Shinobu rivelare la verità sul motivo delle bizzarre azioni compiute da Oden, fatte per salvare gli abitanti della nazione. Vide così le persone presenti all'esecuzione tornare ad acclamare il daimyo, le quali però furono uccise dagli uomini di Orochi e Kaido. Oden rivelò inoltre quanto appreso durante i propri viaggi, cioè che era stata la famiglia Kozuki a chiudere i confini del Paese di Wa e la propria intenzione di riaprirli prima dell'arrivo di una certa persona, ordinando ai Nove foderi rossi di portare avanti tale obiettivo. Passata l'ora concordata, allontanò questi ultimi, che dunque si affrettarono a raggiungere il castello di Kuri, e ormai allo stremo, lasciò che Kaido gli sparasse alla testa, uccidendolo.

Castello di Kuri brucia

I vassalli di Oden osservano il suo castello bruciare.

Durante la fuga, Shinobu consegnò ai propri compagni delle spade con cui difendersi dagli inseguitori. Cane-tempesta e Gatto-vipera iniziarono a litigare dandosi a vicenda la colpa della morte di Oden, venendo così catturati da un gigantesco nemico. Kawamatsu si chiese cosa fosse, ma proseguì la sua corsa dato che Kin'emon disse che non avevano tempo per aiutarli. Tuttavia Denjiro e Ashura Doji rimasero indietro ad affrontare gli inseguitori. Gli altri vassalli raggiunsero il castello di Kuri, appena lasciato in fiamme dai pirati, dove Toki spedì nel futuro Kin'emon, Kanjuro, Raizo e Kikunojo, mentre Kawamatsu trasse in salvo Hiyori scavando un tunnel fino ad un fiume e si prese cura di lei.[5]

Sette anni dopo, Hiyori si allontanò di nascosto lasciandogli una lettera: lui andò a cercarla e si imbatté in Onimaru, il volpe-leone di Shimotsuki Ushimaru, daimyo di Ringo. La volpe era rimasta a guardia della tomba del suo padrone, allontanando i razziatori che volevano rubare le spade presenti nel cimitero; Kawamatsu si prese così cura dell'animale.

Un giorno, il kappa iniziò a scavare per prendere le spade e, attaccato dalla volpe, le spiegò che tredici anni dopo avrebbero avuto bisogno di armi per sconfiggere Kaido; Onimaru comprese e i due collaborarono per recuperare le spade e nasconderle. Kawamatsu si coprì parzialmente il volto e si presentava come "Gyukimaru del ponte dei briganti" per allontanare i razziatori di tombe assieme a Onimaru.[12] Poco dopo, però, venne arrestato nella Capitale fiorita per avere rubato del cibo e imprigionato a Udon, dove cominciò a essere nutrito solamente con pesci avvelenati.[13]

Saga del Paese di Wa[]

Il giorno in cui Monkey D. Rufy viene condotto in carcere, uno dei secondini dimentica di togliere le lische ai pesci, così Kawamatsu ne sputa una contro di lui, trafiggendolo al collo.

Assiste alla sconfitta di Dobon per mano di Eustass Kidd e Rufy; pochi giorni dopo, Raizo giunge vicino alla sua cella e Kawamatsu lo avvicina, facendosi riconoscere, chiedendo notizie di Momonosuke e di essere liberato così da potere partecipare all'imminente battaglia contro Orochi e Kaido; le guardie però se ne accorgono e il ninja fugge. Kawamatsu osserva così Queen che fa portare un ring da sumo fa mettere a Rufy e Hyogoro dei collari che li decapiteranno appena lasceranno la piattaforma: i due infatti dovranno vincere diversi incontri contro i pirati nemici che, al contrario dei due prigionieri, sono armati. Queen dunque fa togliere loro le manette: gli avversari partono all'attacco, ma Rufy li fa svenire. Osservando la scena, Kawamatsu si augura che il giovane pirata proteggerà Hyogoro; giunta la sera, l'incontro viene sospeso.

Il giorno seguente Kawamatsu assiste, piangendo, alla trasmissione dell'esecuzione pubblica di Shimotsuki Yasuie.

Quando Big Mom assalta la prigione in cerca di zuppa di fagioli, affronta Queen facendolo ruotare e seminando panico e distruzione: tra gli effetti collaterali, viene distrutta anche la cella in cui è tenuto Kawamatsu.

Rivolta ad Udon

Il gruppo pronto a combattere.

Durante lo scontro successivo all'allontanamento di Queen con LinLin, il kappa incita Rufy a dare speranza ai prigionieri e, poiché è ancora ammanettato e disarmato, le guardie si accingono a ucciderlo una volta che Babanuki ne rivela l'identità, ma Raizo sopraggiunge e gli lancia la chiave delle manette e la sua spada. Kawamatsu dunque si libera, spazza via le guardie e si riunisce a Raizo e Kikunojo. Appena il capo della prigione dà ordine di attaccarlo, Hyogoro suggerisce ai membri dei Nove foderi rossi di rivelare la loro identità e così Kikunojo, Raizo, Kawamatsu, Hyogoro, Rufy e Chopper si preparano a neutralizzare le guardie della prigione. Daifugo sparge tra i prigionieri un virus letale, trasformandoli in armi biologiche ambulanti, e Babanuki ordina agli altri di attaccare gli intrusi. Quando uno dei carcerati prega gli stranieri di andarsene e li incolpa di ciò che sta accadendo, Kawamatsu osserva Rufy abbracciare gli altri prigionieri, lasciandosi contagiare, e tenta di dare loro speranza ribadendo la sua intenzione di sconfiggere Kaido per riportare la pace nel Paese di Wa. Babanuki si accinge a usare la propria proboscide per sparare contro una bomba contenente una concentrazione di Mummia duecento volte superiore ai proiettili usati prima, ma Rufy lo anticipa e gli lega la proboscide, facendogli esplodere la bomba all'interno del corpo; il pirata poi incita i prigionieri, che dunque attaccano Daifugo. La prigione di Udon viene così conquistata.

I prigionieri scoprono in seguito che Rufy è un pirata e non vogliono fidarsi nonostante Kawamatsu tenti di convincerli; quando però vedono Momonosuke, si inginocchiano e ascoltano la storia di quanto accaduto la notte della sua scomparsa. Kawamatsu comunica poi a Raizo che ha qualcosa da fare altrove, ma assicura che sarà presente la notte dell'attacco.

Il giorno seguente, raggiunge il ponte dei briganti, dove ferma il duello tra Zoro e Gyukimaru, venendo inoltre riconosciuto da Hiyori, che è felice di avere ritrovato. A quel punto alcuni uomini di Kaido raggiungono il ponte per recuperare le proprie armi rubate da Gyukimaru, sparandogli. Prima che possano continuare, però, Kawamatsu e Zoro li sconfiggono, mentre il monaco corre via.

Kawamatsu racconta poi a Hiyori di cosa accadde quando lei fuggì, dicendole che si presentava come "Gyukimaru del ponte dei briganti" e allontanava i razziatori di tombe. I due sono incuriositi dal monaco che porta quello stesso nome, ma pensano a una coincidenza. Si recano poi al nascondiglio delle armi, dove si imbattono in Zoro e il kappa comunica a Kin'emon di avere a disposizione abbastanza armi per tutti, notando però che qualcun altro ha continuato a raccogliere spade nel nascondiglio durante la sua assenza.

Quando Hiyori chiede a Zoro di cedere la Shusui in cambio di Enma, Kawamatsu la sconsiglia. Lo spadaccino accetta a patto di vedere la tomba di Ryuma. Hiyori rivela di non volere per il momento riunirsi agli altri, così i due da lasciano in un luogo sicuro.

I due dunque raggiungono poi Amigasa, dove discutono con gli alleati il piano per assaltare Onigashima e Kawamatsu rivela in seguito ai suoi vecchi compagni che Hiyori è ancora viva. Tengu Yama Hitetsu poi mostra ai presenti le spade di Oden che ha conservato per vent'anni: Ame no Habakiri, che Momonosuke non vuole impugnare, ed Enma, che viene consegnata a Zoro come promesso, e ne osserva la potenza.

Samurai al porto di Tokage

I samurai raggiungono il porto di Tokage.

Il giorno prima della battaglia, è tra coloro che si dirigono al porto di Tokage, che raggiunge il giorno seguente. Esso però è desolato e con visibili segni di un attacco nemico; anche le condizioni meteorologiche sono sfavorevoli e non aiutano la traversata per raggiungere Onigashima. Kin'emon non riesce nemmeno a contattare nessuno degli alleati e si dispera. Il porto è infatti isolato ma, nonostante le obiezioni di Momonosuke, che viene trattenuto da Shinobu, i sette membri dei Nove foderi rossi sono decisi a combattere fino alla fine e salpano così verso Onigashima. Tuttavia, durante il tragitto, Kanjuro rivela di essere l'informatore di Orochi: Kin'emon lo attacca, ma egli in realtà è solo un disegno, mentre il vero Kanjuro è rimasto al porto dove ha catturato Momonosuke. Tre navi nemiche raggiungono la barca dei samurai, che però viene portata sul ponte del Polar Tang che emerge da sotto di loro, venendo criticati da Law per avere pensato di prendere il mare in burrasca con una scialuppa. I samurai vedono giungere anche le navi di Rufy e Kidd, i quali assieme a Law ne distruggono una dei Pirati delle cento bestie. Kawamatsu vede poi arrivare Kyoshiro, il quale trancia un'altra nave nemica per poi rivelare di essere Denjiro e di avere portato con sé cinquemilaquattrocento alleati. L'uomo-pesce rimane così stupito, sentendo poi affermare dallo stesso Denjiro che in realtà il messaggio di Yasuie prevedeva di riunirsi al porto di Habu e che quindi l'attacco dei Pirati delle cento bestie al porto di Tokage è stato vano.

Kawamatsu vs Kanjuro

Kawamatsu e Kanjuro si scontrano.

I membri dei Nove foderi rossi al fianco di Kin'emon gli fanno ammettere che in realtà aveva sbagliato ad interpretare il messaggio di Yasuie e poi si preparano nuovamente a combattere. Afferma così che quel giorno morirà vista la fortuna avuta in quella circostanza, così alcuni dei suoi alleati gli rispondono che in quel caso sarebbero morti assieme. Kawamatsu raggiunge poi a nuoto Kanjuro, contro cui rivolge la sua spada; il traditore, però, crea una gru con cui fugge verso Onigashima portando Momonosuke con sé, dichiara di volere uccidere Kozuki Hiyori e semina gli inseguitori con una nuvola che li colpisce con frecce di inchiostro. Momonosuke grida così agli alleati di proseguire senza di lui e Rufy afferma che andrà comunque a salvarlo.

A quel punto Kawamatsu libera Shinobu e ritorna sul sottomarino. Qui vede la nave rimanente dei Pirati delle cento bestie affondare alcune imbarcazioni sparando con dei cannoni a lunga gittata, tuttavia essa viene distrutta da Jinbe, il quale si presenta come nuovo membro della ciurma di Cappello di paglia.

Kin'emon spiega la conformazione di Onigashima: l'isola è circondata da montagne che si interrompono solo presso l'entrata principale, l'enorme montagna a forma di teschio contiene il castello, raggiungibile anche tramite un'entrata nascosta sul retro. La strategia, dunque, prevede che l'Alleanza ninja-pirati-visoni-samurai si divida in due gruppi che raggiungeranno separatamente l'entrata nascosta e poi assalteranno Kaido mentre è ubriaco. Denjiro fa notare che Kanjuro è a conoscenza di questo piano e dunque chiede quale sia quello nuovo, cogliendo impreparato Kin'emon: Law interviene aggiungendo che, oltre a quanto già stabilito, le ciurme di Rufy e Kidd attaccheranno frontalmente agendo da diversivo, mentre il Polar Tang passerà sotto i mulinelli fino alla parte opposta dell'isola, dove Law porterà i Nove foderi rossi all'entrata nascosta affinché si riuniscano agli altri alleati. La Thousand Sunny è già andata avanti e, mentre Denjiro parla agli altri dei guardiani che proteggono il porto, i Pirati di Cappello di paglia li sconfiggono.

Kawamatsu entra poi nel sottomarino, il quale si immerge. Durante il tragitto, il gruppo viene contattato da quello di Gatto-vipera, appena arrivato nel Paese di Wa e ora diretto verso Onigashima. Kawamatsu sottolinea così che il visone è rimasto lo stesso.

Il Polar Tang raggiunge la superficie e Law si porta sulla terraferma insieme a Kawamatsu, Bepo, Shachi, Penguin, Cane-tempesta, Raizo, Kikunojo e Ashura Doji. Qui, il gruppo si imbatte in Gatto-vipera, Marco e Izo. Appena vede il visone, l'uomo-pesce sottolinea quando grande sia diventato.

Kawamatsu e gli altri vassalli di Oden raggiungono l'entrata posteriore di Onigashima, dove però sono accolti da Kanjuro e diversi nemici. Quando Raizo chiede al doppiogiochista di liberare Momonosuke, Kanjuro spiega come il bambino fosse riuscito a liberarsi con un pugnale trovato dal caso, con cui lo ha ferito, prima che lo malmenasse al punto da farlo svenire per poi catturarlo nuovamente. Rivela inoltre che Momonosuke sta per essere giustiziato. Kikunojo si infuria e attacca Kanjuro, dando inizio allo scontro tra le due fazioni, che termina con la sconfitta del traditore e dei suoi sgherri.

Samurai vs Kaido

I samurai attaccano Kaido.

Poco dopo, i vassalli di Oden si riuniscono, compiangono Kanjuro e procedono attraverso l'entrata posteriore di Onigashima. Raggiungono poi il palco, si scagliano contro Kaido e mentre cadono al piano di sotto, grazie al Ciliegio fluente, riescono a ferirlo.

L'imperatore si rialza e sottolinea ai suoi nemici come sia curioso il fatto che si siano alleati con dei pirati, i quali li tradiranno appena avranno realizzato di essere in svantaggio, e che già una volta ha sconfitto Cappello di paglia. Kawamatsu sente però Kin'emon gridare la propria fiducia nei confronti di Rufy, colui che dominerà su tutti i mari. Prosegue dicendo che se anche loro dovessero morire, la promessa fatta ad Oden di aprire i confini del Paese di Wa sarà mantenuta.

Sentendo Rufy affermare di volerli sconfiggere tutti, Kaido si trasforma in drago e vola attraverso il soffitto, con i samurai che si aggrappano a lui, raggiungendo la sommità dell'isola. Qui, l'imperatore si rivolge ai nemici dicendo che è meglio combattere in uno spazio aperto come vent'anni prima, con la differenza che Oden non è più tra loro. Tuttavia Gatto-vipera gli risponde che si immaginavano non potesse combattere nella sua forma animale nel castello: Kaido si trova circondato dai visoni e c'è la luna piena.

Kawamatsu ferisce Kaido

Kawamatsu ferisce Kaido.

Jack li raggiunge assieme ad altri sottoposti, affermando che se si trovano lì è dovuto alla loro inadeguatezza, ma che non permetterà che tocchino il suo capitano. Kawamatsu vede Cane-tempesta, Gatto-vipera e Raizo apprestarsi a vendicarsi per quanto accaduto a Zo, ma i guardiani e i moschettieri si offrono di farlo per permettere loro di affrontare Kaido e si trasformano in sulong, dando inizio alla battaglia. Jack e tutti i suoi sottoposti vengono sconfitti, così come la maggior parte dei visoni. Kaido allora emette un potente raggio di energia, tuttavia Kin'emon riesce a tagliarlo e a ferire il nemico. I vassalli di Oden infine dichiarano la propria intenzione di morire portando l'imperatore con sé. Quest'ultimo provoca dei fulmini tramite un ruggito, ma viene ferito prima da Gatto-vipera e poi da Kawamatsu. Tuttavia Kaido colpisce il samurai con una zampata, scagliandolo contro una roccia. Ferito da Kin'emon, Denjiro, Ashura Doji e Cane-tempesta, l'imperatore ammette di avere rivisto Oden in loro, ma che essi non sono al suo livello e lamenta che nessuno riuscirà mai a ucciderlo. Li attacca quindi con dei fendenti d'aria, uno dei quali taglia di netto il braccio sinistro di Kikunojo e la sua spada. Vede Kin'emon cauterizzare la ferita di Kikunojo mentre Kaido loda prima la risolutezza dei samurai e poi, ritornato alla sua forma normale, afferma che le persone raggiungono la perfezione nella morte e non nella vecchiaia. L'imperatore ha poi la meglio sui samurai.

Dopo che Rufy ha raggiunto il luogo dello scontro, chiede a Law di trasportare i feriti lontano dal campo di battaglia. Il pirata li fa così arrivare nella stanza del tesoro, dove poi qualcuno si prende cura di loro. Una volta che si sono ripresi, scoprono di essere stati bendati e Kawamatsu crede di avere visto un volto familiare, ma afferma che dev'essere stato un sogno. Kin'emon dice a tutti di andare dato che possono ancora combattere: a quel punto però la porta si apre e si trovano davanti il loro defunto signore, che dice loro di essere stati conciati per le feste e di essere invecchiati, cosa che li lascia increduli. Quest'ultimo rivela di avere viaggiato nel tempo grazie ai poteri di Toki, ma che ora non hanno tempo per festeggiare perché hanno un'altra possibilità di sconfiggere Kaido. Kawamatsu versa delle lacrime di gioia, tuttavia Ashura Doji e Raizo capiscono che si tratta di un impostore e tentano di convincere anche i loro compagni, ricordando loro che Oden è morto. Quest'ultimo ne approfitta per aggredire Kin'emon, ma Ashura Doji lo sposta con un pugno al volto e dimostra che l'avversario non sanguina quando ferito, venendo poi infilzato dalla spada di quest'ultimo. Kawamatsu sente il suo compagno affermare di avere sperato anche lui che fosse il vero Oden, mentre l'uomo-pesce si domanda chi sia l'impostore. Visto che solo i samurai conoscevano così bene l'atteggiamento e il modo di parlare del daimyo, comprendono che si tratta di un disegno di Kanjuro, il quale ammette di controllarlo da lontano, cosa che è stancante. Conscio che non vedrà la fine della guerra per essere stato ferito in modo grave, fa capire che prima di morire ucciderà Momonosuke. Kawamatsu tranquillizza così i suoi compagni dato che la voce che hanno sentito in precedenza diceva che il bambino si trova con una kunoichi. L'impostore si accinge a farsi esplodere insieme ai samurai, ma Ashura Doji lo carica, dicendo ai suoi compagni di raggiungere Momonosuke, e si getta dalla finestra portando con sé il nemico, venendo investito dall'esplosione. Kawamatsu e gli altri corrono verso il bambino, ma si imbattono in Jack, che ha appena sconfitto diversi visoni, così Cane-tempesta decide di rimanere indietro per affrontarlo da solo.

Servitori di Oden vs Orochi

I vassalli di Oden decapitano Orochi.

I vassalli di Oden si imbattono in Orochi e Fukurokuju, e lo shogun li deride affermando che il tradimento di Kanjuro li abbia sconvolti, anche se quello di Kyoshiro lo abbia stupito. Poi Orochi, sicuro di vincere poiché vede i suoi avversari già feriti, si trasforma, ma tutte le sue teste vengono tagliate da Kawamatsu e i suoi compagni. Fukurokuju è deciso a vendicare il suo padrone, così Raizo rimane ad affrontarlo.

Kawamatsu domanda ad Izo cosa pensa che accadrà al Paese di Wa se riuscissero ad aprirne i confini. Quest'ultimo risponde che potranno parlarne se riusciranno a sopravvivere alla notte. A quel punto Kin'emon decide di andare da Momonosuke e proteggerlo da solo visto che gli alleati sono in minoranza, così ordina agli altri di aiutarli. Kawamatsu e Izo raggiungono quindi il secondo piano, dove incontrano Sanji che rivela di stare cercando Momonosuke; l'uomo-pesce gli comunica così la decisione di Kin'emon e che quindi non è necessario che raggiunga il bambino. Zoro, gravemente ferito e trasportato dal cuoco, si sveglia per un momento e consiglia loro di recarsi dagli alleati nel salone principale, verso cui si dirigono. Quando sentono il resoconto della vittoria di Kaido contro Rufy e vedono diversi alleati scoraggiarsi di conseguenza, i tre commentano la situazione.

Dopo che Zoro e Sanji sono riusciti ad atterrare King e Queen, uno dei subordinati di Kaido prende la mira per sparare allo spadaccino, ma Kawamatsu lo neutralizza e Hyogoro si complimenta con lui, ordinando poi agli altri boss della yakuza di impedire a chiunque di interferire nel duello, dato che è ciò traspare guardando il viso dei due giovani pirati. Mentre osserva il duello di Zoro contro King, Kawamatsu dice a Hyogoro che da quando Hiyori ha dato Enma a Zoro, qualcosa gli ha impedito di opporsi. L'anziano gli replica che capisce cosa intende poiché, nonostante sia un pirata straniero, assomiglia tantissimo a Shimotsuki Ushimaru quando era giovane, cosa che l'uomo-pesce condivide, sottolineando abbia la stessa abilità con la spada. Aggiunge inoltre che Ushimaru era discendente di Ryuma, oltre ad essere uno spadaccino senza pari, e che Zoro ha riportato la spada di quest'ultimo nel Paese di Wa, osservando che anche lui era cieco da un occhio.

Kawamatsu, Yatappe e Cho fermano i Pirati delle cento bestie che provano a raggiungere il salone principale. Vede poi un enorme drago rosa sbucare all'improvviso e se ne stupisce.

L'edificio viene poi incendiato e quando il soffitto crolla, grida ai samurai che lì ci sono ancora migliaia di persone, che sono in aria e senz'acqua per domare le fiamme, per questo chiede a tutti di fuggire, sostenendo che non ci sia onore nel morire bruciati. Kaido però li raggiunge in forma di drago, spara un raggio d'energia, annuncia la morte di Cappello di paglia e richiede la resa ufficiale da parte di Momonosuke, aggiungendo che accetterà di combattere con chiunque vorrà affrontarlo. Dopo avere sparato un altro raggio di energia, dichiara che Onigashima verrà fatta cadere sulla Capitale fiorita come previsto e che anche donne e bambini diventeranno suoi schiavi nelle fabbriche di armi, ribadendo che la battaglia continuerà finché Momonosuke non verrà portato davanti a lui.

In seguito sostiene che quell'incubo non finirà finché Kaido non sarà spazzato via dall'isola. Poco dopo, ogni punto del palazzo viene inondato d'acqua e l'isola trema come se stesse per cadere. Quando Onigashima finalmente atterra, Gatto-vipera annuncia che Rufy ha definitivamente sconfitto Kaido e che Momonosuke ha attenuato la caduta dell'isola.

Poco dopo, il vulcano sottomarino al largo di Udon erutta e Kawamatsu è tra coloro i quali raggiungono la Capitale fiorita, dove Momonosuke specifica di non essere Kaido e che quest'ultimo è stato sconfitto, per poi ritrasformarsi in umano. Denjiro declama l'arrivo del nuovo shogun del Paese di Wa e poi i restanti vassalli di Oden sopravvissuti si fanno riconoscere, così Kawamatsu osserva la folla preparare le Visual Tanishi per trasmettere l'insolito evento in tutta la nazione, i cui abitanti vedono avverarsi quanto predetto da Toki vent'anni prima.

I vassalli della famiglia Kozuki e Hiyori si inchinano a Momonosuke, che pronuncia un discorso in cui si presenta come figlio di Oden e dichiara l'inizio di una nuova era di pace e prosperità per il Paese di Wa senza fame né schiavitù, annunciando la vittoria dell'Alleanza ninja-pirati-visoni-samurai su Kaido e Orochi. Proclama quindi di essere il legittimo shogun e che ritrasformerà la loro nazione morente in un paradiso, così tutti i cittadini lo acclamano. Kawamatsu dunque piange di gioia.

Una settimana dopo, a Ringo, Kin'emon propone a Kawamatsu di costruire un tempio per onorare Oden, i daimyo che si sono sacrificati come Yasuie, Ashura Doji e Izo, affinché da quella collina sorveglino la capitale al fianco di Ryuma. L'uomo-pesce è felice di avere rivisto vivo Onimaru, al quale chiede se pensa che anche loro verranno sepolti lì. Kin'emon chiede anche l'opinione di Marco, il quale sostiene che non ci sia posto migliore della propria patria. I tre poi sottolineano come sono sopravvissuti ad un'altra battaglia e Kin'emon afferma che non permetterà che accada nulla ai loro eroi, augurando loro buona fortuna e invitando gli altri due a pregare per loro.

Partecipa poi ai festeggiamenti per la vittoria, durante i quali però lui è tra coloro i quali percepiscono un estraneo che si avvicina minacciosamente alla Capitale fiorita. Denjiro decide che devono occuparsene senza che Rufy e gli altri lo scoprano, così assieme a Kawamatsu, Raizo, Cane-tempesta, Gatto-vipera e Shinobu intercetta l'uomo, che dice loro di non intralciarlo, mentre essi lo riconoscono come un membro della Marina e dunque nemico dei loro alleati pirati. L'avversario inizia a scatenare i propri poteri e chiede cosa credono di saperne del mondo esterno al Paese di Wa, le cui divinità sono i draghi celesti, affermando che se non fanno parte del Governo Mondiale non hanno alcun diritto, per poi rivelare quale sia il suo frutto del diavolo ed elogiandone i poteri. Dichiara quindi che l'uomo ha la necessità di creare esseri socialmente inferiori ed è grazie a Paesi non affiliati come quello che ciò è possibile in quanto garantiscono la discriminazione, aggiungendo che quindi non violerebbe la legge anche se uccidesse migliaia di abitanti locali, cosa che è disposto a fare pur di catturare Cappello di paglia, sfidandoli. Yamato tuttavia li raggiunge e replica al nemico che ciò che ha detto è imperdonabile, colpendolo alla testa con la sua arma. Aramaki viene ferito e le chiede chi sia. Proclamando che non permetterà a nessuno di rovinare i festeggiamenti per la libertà ritrovata dopo vent'anni di tirannia, Yamato si presenta come figlio di Kaido, sorprendendo l'avversario. Momonosuke sopraggiunge in forma di drago e dà ragione alla ragazza, sostenendo che non gli permetteranno di dare fastidio ai loro salvatori e tenta di attaccarlo con un'onda di energia, fallendo, così lo morde e lo spinge per allontanarlo dalla capitale, tuttavia afferra quest'ultimo con dei rami giganteschi, il quale rifiuta l'aiuto di Yamato nonostante stia avendo la peggio.

Aramaki immobilizza avversari

Kawamatsu e i suoi amici immobilizzati da Aramaki.

Raizo rilascia delle fiamme contro l'ammiraglio, che finge di prendere fuoco ma rimane indenne, trafiggendo il ninja e disidratandolo, così Kawamatsu riprende a tranciare i rami del nemico, che maledice poiché si rigenera continuamente. L'avversario a quel punto afferra anche lui e gli altri con i suoi poteri, ribandendo che è disposto ad andarsene se gli verrà consegnato Cappello di paglia. Yamato suggerisce di chiedere aiuto proprio a quest'ultimo e alla sua ciurma, che vincerebbe di sicuro, ma Momonosuke replica che l'onere di difendere il Paese di Wa è loro, cosa che non sarebbero mai in grado di fare affidandosi ad altri. Grida quindi al nemico di andarsene e, inaspettatamente, riesce a emettere due onde d'energia che trafiggono e incendiano il corpo vegetale dell'ammiraglio, liberando Kawamatsu e gli altri. Il samurai afferma che Momonosuke debba migliorare un po' la mira e subito dopo il nemico si ricompone in un altro punto e si prepara a fare sul serio, tuttavia si ritira quando percepisce la presenza di qualcuno.

Successivamente, Hitetsu rivela di essere in realtà Kozuki Sukiyaki, il quale intuisce che alcuni dei vassalli di suo figlio, tra cui Kawamatsu, avevano già capito quale fosse la sua vera identità, cosa che essi confermano; l'uomo-pesce sottolinea infatti come fosse strano che qualcuno indossasse una maschera da tengu anche quando la festa dei fuochi non era in corso, motivo per il quale era impensabile che fosse un semplice fabbro. L'ex shogun chiede poi di essere ospitato lì, ma senza divulgare la notizia della sua sopravvivenza, spiegando che saranno loro a forgiare la nuova era. Kin'emon così acconsente a nome del gruppo.

Alcuni giorni dopo, i Pirati di Cappello di paglia, pronti a riprendere il loro viaggio, lo salutano.

Differenze tra manga e anime[]

Passato[]

Venne colpito alla testa da un abitante subito dopo avere trovato Cane-tempesta e Gatto-vipera.[14]

Kawamatsu fu testimone del ritorno di Oden e incontrò per la prima volta Toki e i suoi due figli.[15] Inoltre viene mostrato quando i vassalli di Oden discussero su chi avrebbe imparato il suo stile.[16] Successivamente, il daimyo spiegò loro l'importanza di proteggere la nazione.[17]

Il combattimento contro la ciurma di Kaido avvenuto diciotto anni prima dell'inizio della narrazione è stato esteso.[18]

Dopo avere seminato alcuni invasori nascondendosi nei cespugli, i Nove foderi rossi si interrogarono sul da farsi.[19] Poi Kawamatsu combatté contro i nemici per farsi strada e raggiungere il castello di Oden.[20]

Viene mostrato quando Hiyori si allontanò da lui, che in quel momento dormiva. Inoltre è estesa la sua ricerca della bambina.[21]

Giunto a Ringo, si stava per togliere la vita, ma vi rinunciò quando sentì i rumori di un combattimento. Lo scontro di Kawamatsu e Onimaru contro Bingo, Bongo e Bungo è allungato. Inoltre è mostrato il suo arresto.[22]

Saga del Paese di Wa[]

L'uomo-pesce afferma che Rufy ha combinato parecchia confusione.[23] Inoltre viene mostrato il suo aspetto mentre è ancora nella sua cella.[24] Il combattimento di Kawamatsu contro i Pirati delle cento bestie è allungato.[25]

A Ringo, sconfigge un altro gruppo di Pirati delle cento bestie.[22]

Mentre si dirigono a Onigashima, i Nove foderi rossi discutono su chi sia il traditore.[26] Poi Kawamatsu chiede a Kanjuro se si sia divertito a tradirli, ottenendo risposta positiva.[27] Viene mostrato quando libera Shinobu dai serpenti disegnati dalla spia.[28]

Quando i Pirati di Cappello di paglia si avvicinano alla fortezza, Kawamatsu prova a gettarsi in acqua per andare a soccorrerli, ma Kikunojo lo ferma.[29] Quest'ultimo gli esprime la sua preoccupazione per Rufy all'interno del Polar Tang, così sente Law rassicurarlo.[30]

Incontro tra fazioni

I vassalli di Oden incontrano il gruppo di Kanjuro.

Due cavalieri senza testa raggiungono i vassalli di Oden, ma Kawamatsu e Ashura Doji li sconfiggono velocemente. Viene mostrato quando incontrano il gruppo guidato dalla spia, estendendo inoltre il combattimento contro di esso.[31]

I vassalli di Oden eliminano diversi nemici prima di raggiungere il palco.[32] Dopo essere sprofondati nel sottosuolo, vengono allontanati da Kaido tramite un'onda d'urto generata da quest'ultimo.[33] Il loro combattimento contro l'imperatore sul tetto del castello è stato esteso, mentre viene omessa la scena in cui il nemico colpisce Kawamatsu dopo che quest'ultimo l'ha trafitto.[16] Poi festeggia poiché crede di avere sconfitto Kaido.[34] Inoltre la scena in cui quest'ultimo ha la meglio sui vassalli di Oden è estesa.[35]

Lo scontro tra i samurai e Orochi è esteso, durante il quale quest'ultimo viene decapitato sette volte e non sei come nel manga.[17] Successivamente, viene mostrata la reazione di Kawamatsu all'annuncio di Bao Huang relativo alla sconfitta di Rufy.[36] Poi lui e Izo sconfiggono alcuni pirati nemici.[37]

Nell'anime, la scena in cui ferma un pirata che cercava di sparare a Zoro, avviene dopo che King e Queen si sono rialzati, anziché prima.[38] Kawamatsu e Hyogoro commentano il fatto che lo spadaccino e Sanji stanno tenendo testa alle Superstar e l'uomo-pesce aggiunge che il carisma di Rufy è simile a quello di Oden.[39]

Osserva lo scontro tra le supernove e Big Mom.[40] Poi viene esteso il momento in cui dice ai samurai di scappare prima di morire bruciati.[41] Successivamente, continua a combattere.[42] Inoltre viene estesa la sua reazione al messaggio di Gatto-vipera relativo alla vittoria di Rufy, così come il momento in cui raggiunge la Capitale fiorita[43] e viene riconosciuto dai presenti.[44]

Viene allungato il momento in cui si gode la festa prima di lasciarla appena percepisce la presenza di Aramaki, così come quando affronta quest'ultimo[45][46] e la sua conversazione con Sukiyaki.[47]

Raggiunge Rufy nel luogo in cui si trovavano le rovine del castello di Oden assieme a Shinobu e agli altri vassalli dello shogun, ad eccezione di Kin'emon. I samurai pensano alle morti di Izo e Ashura, e poi lo ringraziano e si salutano.[48]

Curiosità[]

  • Kawamatsu in giapponese significa "pino di fiume".
  • La sua risata tipica è "kaaah pah pah pah pah pah!" o "kah pah pah pah!".
  • Il suo cibo preferito sono le uova, le quali sono uno dei principali ingredienti dell'oden, che era anche il nome del daimyo di cui era un vassallo.[1]

Note

Navigazione[]

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