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Kozuki Hiyori è la sorella minore dell'attuale shogun. Negli ultimi vent'anni si è fatta chiamare Komurasaki ed è stata la cortigiana più famosa del Paese di Wa.

Aspetto[]

È una donna bellissima, tanto da venire definita come la più bella dell'intero Paese di Wa.[3] Ha gli occhi azzurri e lunghi capelli di colore verde acqua, una parte dei quali è legata dietro la testa. Porta il rossetto rosso e ha due rose rosa sui capelli e dei fermagli sferici viola e bianchi. Indossa un kimono rosa con stampati dei fiori viola, lilla e bianchi. Ha inoltre un mantello rosa e rosso con impressi dei motivi gialli.

Come Komurasaki, portava i capelli pettinati in una shimada sostenuta da numerosi fermagli dorati, e indossava un kimono rosso e azzurro con un pavone e dei fiori e dei geta molto alti.

Galleria[]

Carattere[]

Si preoccupa molto per le sue kamuro e non ha esitato a schiaffeggiare lo shogun per salvarne una, rifiutando poi di scusarsi perché sicura di essere nella ragione. Quando suona "principessa lunare" con lo shamisen per Orochi, indossa una maschera poiché non potrebbe sorridere, essendo la canzone preferita di suo padre.[4]

Sa essere anche astuta e spietata, dato che ha truffato e mandato in rovina numerosi criminali senza mostrare rimorso e anche deridendoli per la loro condizione, motivo per cui molti la temono.[5]

Da bambina era molto vivace, al punto che per giocare colpiva con dei calci volanti il fratello al viso.

Relazioni[]

Famiglia Kozuki[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere famiglia Kozuki

Hiyori è la figlia di Kozuki Oden e Toki, oltre ad essere la sorella minore di Momonosuke.

Forza e abilità[]

Sa suonare lo shamisen.

Storia[]

Passato[]

Nacque ventiquattro anni prima dell'inizio della narrazione a bordo della Moby Dick. Nello stesso anno, con l'ingresso nei Pirati di Roger del padre, la sua famiglia si trasferì sulla Oro Jackson.

Due anni dopo la madre si ammalò proprio nei pressi del Paese di Wa e su ordine del medico di bordo le fu impedito di proseguire il viaggio. Per questo anche i suoi due figli restarono con lei e sull'isola rimasero anche Cane-tempesta e Gatto-vipera. Qui Hiyori fece conoscenza degli altri servitori del padre che attendevano il suo ritorno da anni. Quest'ultimo tuttavia riprese il viaggio con la ciurma e fece ritorno solo l'anno dopo.

Suo padre iniziò ad umiliarsi pubblicamente danzando quasi nudo davanti al castello dello shogun una volta alla settimana, motivo per il quale gli abitanti iniziarono a sparlare di lui. Un giorno, vedendola triste, Oden le chiese cos'aveva, così lei gli domandò se fosse veramente tranquillo viste le voci sul suo conto; suo padre le replicò che lo era perché poteva contare sulla sua famiglia così Hiyori gli rispose che sarebbe sempre rimasta con lui.

Diciotto anni prima dell'inizio della narrazione, Yasuie e i suoi uomini si recarono al castello di Kuri per proteggere la famiglia di Oden, il quale era andato insieme ai suoi nove servitori ad affrontare il nemico. I dieci samurai furono però sconfitti e catturati dalla ciurma di Kaido e poi condannati a morte. Nel frattempo, ignara dell'accaduto, Hiyori fece un origami da donare al padre al suo ritorno.

Sua madre fece visita al padre mentre era imprigionato, il quale le diede per Momonosuke la Ame no Habakiri e per Hiyori la Enma. La donna consegnò poi le spade a Tengu Yama Hitetsu affinché le conservasse.

Toki e figli

Hiyori e suo fratello stretti alla loro madre.

Kurozumi Orochi e Kaido fecero giustiziare Oden, mentre la ciurma dell'imperatore bruciò il castello di Kuri, con intrappolati all'interno Hiyori, Momonosuke e Toki. Quando alcuni servitori li raggiunsero, sua madre disse che li avrebbe mandati nel futuro assieme a Momonosuke, dicendosi convinta che tra vent'anni da allora, la famiglia Kozuki sarebbe risorta. Hiyori fu testimone del rifiuto del fratello, il quale voleva che anche lei e sua madre andassero con loro, però fu poi convinto da Kin'emon.[6] Toki mandò quindi quest'ultimo, Momonosuke, Kanjuro, Kikunojo e Raizo nel futuro.

Hiyori riuscì invece a sopravvivere all'incendio del castello grazie a Kawamatsu, il quale scavò un tunnel fino ad un fiume e si prese cura di lei, rinunciando al cibo pur di darle da mangiare e cercando di rallegrarla nonostante il suo lutto.[7]

Sette anni dopo, però, non riuscendo più a guardare Kawamatsu che deperiva sempre più poiché le dava il cibo che trovava, e non potendo accettare che morisse per lei, decise di scappare per paura che accadesse. Lasciò quindi un biglietto all'uomo-pesce dicendogli che era al sicuro e si allontanò, imbattendosi poi in alcune cortigiane che la portarono da Kyoshiro. Quest'ultimo le rivelò di essere in realtà Denjiro, mentre lei gli raccontò di essersi separata da Kawamatsu, che l'aveva tratta in salvo. Denjiro le disse di non rivelare nulla di quanto appreso e per proteggerla le disse di farsi chiamare "Komurasaki". La fece poi diventare la più famosa cortigiana del Paese di Wa.

Anni dopo, convinse alcuni criminali ad affidarle tutto il loro denaro per poterla riscattare da Orochi, ma poi lo consegnò a Denjiro affinché lo distribuisse ai poveri, mandando tali uomini in rovina.[8] Il samurai le spiegò inoltre il suo piano per "uccidere" Komurasaki nel caso ci fosse stato bisogno di allontanarla da Orochi, chiedendole di nascondere ogni giorno del sangue sotto al kimono.

Saga del Paese di Wa[]

Komurasaki dà del denaro a Kyoshiro e lui le rivela che andrà a distribuirlo ad Ebisu.

Il giorno seguente, Orochi richiede i suoi servizi al banchetto. La cortigiana e le sue kamuro si recano così presso il castello dello shogun sfilando nelle strade della Capitale fiorita e vengono raggiunte da Toko.

Prima di entrare nel castello, Komurasaki viene attaccata da tre uomini da lei truffati, ma la sua guardia provvede a neutralizzarli. Iniziato il banchetto, la cortigiana intrattiene Orochi e intona una delle canzoni preferite dallo shogun.

Kyoshiro colpisce Komurasaki

Komurasaki viene colpita da Kyoshiro.

Mentre tutti i presenti deridono Orochi in silenzio poiché teme la profezia di Toki, Toko non si trattiene e scoppia in una fragorosa risata. Lo shogun dunque si infuria e si accinge a trafiggerla, ma Komurasaki lo schiaffeggia e rifiuta di scusarsi facendo valere la propria ascendenza di samurai. Orochi aggredisce gli uomini presenti e poi afferra la cortigiana con le fauci, ma improvvisamente, il sottotetto crolla addosso allo shogun, che dunque lascia andare Komurasaki. Kyoshiro però la colpisce con la sua spada e le trova addosso il volantino distribuito agli alleati della famiglia Kozuki.

Successivamente, lo shogun ordina a Kamazo di uccidere Toko, allora Komurasaki, creduta morta, la porta via e l'assassino le insegue fino alla regione di Ringo. Qui la donna chiede aiuto a Zorojuro, che accetta di aiutare le due nonostante Gyukimaru continui ad attaccarlo. Il pirata lo evita, ma viene trafitto da una delle due falci di Kamazo, che usa poi come terza spada per sconfiggere l'avversario. Quest'ultimo cade a terra sconfitto e Gyukimaru si allontana, mentre Zoro perde i sensi e Hiyori lo soccorre, portandolo in una casa della zona del cimitero di Ringo. Quando lo spadaccino si risveglia, si affretta a cercare Gyukimaru per recuperare la sua spada, ma la donna lo trattiene e, offertogli del cibo, gli racconta del monaco guerriero e del proprio personale obiettivo: ritrovare suo fratello maggiore Kozuki Momonosuke. Zoro rivela di essere un suo amico e la ragazza ne è felice, raccontandogli il suo passato, trattenendo le lacrime quando scopre che Cane-tempesta e Gatto-vipera sono vivi. Lo spadaccino poi, avendo bisogno di riposare, si mette a dormire e Hiyori avvalla la sua scelta, pensando poi a cosa accadrebbe se rincontrasse Momonosuke e i suoi alleati.

Brook si imbatte nella casa in cui si trovano i tre, con cui condivide le informazioni in proprio possesso. Tra queste, vi è anche l'arresto di Tonoyasu, condannato a morte, dunque Toko corre verso Rasetsu, seguita dagli altri. I quattro raggiungono la prigione appena in tempo per assistere all'esecuzione. Hiyori spiega a Zoro la crudele verità sugli Smile e, quando Toko si avvicina al corpo di suo padre e Orochi le spara, lo spadaccino e Sanji la salvano. Hiyori assiste poi ai successivi scontri.

Brook la tranquillizza dicendole che colui che sta portando via Toko è un loro compagno e poi spaventa alcuni dei Guardiani del cortile di Orochi affinché Hiyori possa scappare, ma Daikoku ordina a Fujin e Raijin di inseguirla. I due ninja la raggiungono, ma sentendo le sue grida, Zoro corre in suo soccorso e la porta via.

I due si recano in un tempio in una foresta ad Hakumai: Hiyori si nasconde e Zoro la protegge sconfiggendo tutti i ninja che sopraggiungono; lo spadaccino è deciso a recuperare la sua Shusui e a vendicare la morte di Yasuie.

Il giorno seguente conduce Zoro al ponte dei briganti, dove lo spadaccino atterra Gyukimaru, che però si rialza e continua a rifiutarsi di restituirgli la Shusui, la cui scomparsa ha portato sventura a tutta la nazione. In quel momento, Kawamatsu li raggiunge e ferma il loro duello, venendo inoltre riconosciuto da Hiyori, che è felice di rivederlo. In quel momento alcuni uomini di Kaido raggiungono il ponte per recuperare le proprie armi rubate da Gyukimaru, sparandogli. Prima che possano continuare, però, Zoro e Kawamatsu li sconfiggono, mentre il monaco corre via.

Kawamatsu racconta poi a Hiyori di cosa accadde quando lei fuggì, dicendole che si presentava come "Gyukimaru del ponte dei briganti" e allontanava i razziatori di tombe. I due sono incuriositi dal monaco che porta quello stesso nome, ma pensano a una coincidenza. Si recano poi al nascondiglio delle armi, dove si imbattono in Zoro, al quale Hiyori chiede di cedere la Shusui in cambio di Enma, la spada di suo padre con cui riuscì a ferire Kaido, nonostante Kawamatsu la sconsigli. Lo spadaccino accetta a patto di vedere la tomba di Ryuma. Hiyori poi si congeda e afferma di non volere ricongiungersi per il momento con gli altri.

Successivamente raggiunge Onigashima nascondendosi tra i tributi portati da Orochi,[9] dove cura i servitori di suo padre, feriti dallo scontro contro Kaido e poi si allontana. Si reca poi in una stanza adiacente alla sala del tesori dove suona lo shamisen vestita da Komurasaki. Dall'altra parte della parete, Orochi lo sente e sbircia, rimanendo esterrefatto vedendola. Le si avvicina quindi domandandosi se sia morto o se stia sognando, sostenendo che non sia passato giorno senza che pensasse a lei. La ragazza replica che lo stesso vale per lei e che rimarrà sempre al suo fianco. Orochi, in lacrime, grida che se è un sogno non devono svegliarlo. Vedendolo turbato, gli domanda cos'abbia, ma lo shogun le risponde di non avere nulla, chiedendole di suonare il brano che a lui piace molto. Hiyori quindi lo accontenta, mettendogli dell'agalmatolite senza che lui se ne accorga.

Quando l'isola viene scossa, lei non si preoccupa. Orochi si infuria perché Fukurokuju non arriva in suo soccorso, dandogli del buono a nulla. Si chiede poi dove sia finito e se abbia lasciato Onigashima, ipotizzando che possa essere stato lui l'artefice di quanto accaduto poco prima e che di quell'isola presto non resterà nulla. Sentendola suonare, le chiede irritato se le sembra il momento di farlo, ordinandole di smetterla. Le domanda poi come faccia a restare calma sotto alla maschera, dicendole di togliersela, dubitando della sua identità. Improvvisamente, il soffitto crolla e lui rimane intrappolato sotto alle macerie, domandandosi come mai non riesca a trasformarsi. La cortigiana gli dice che è stato distratto, così lui la insulta, chiedendole di liberarlo. La ragazza allora gli rivela di avere usato l'agalmatolite per impedirgli di trasformarsi. Orochi le grida che pensava che lei lo amasse, ma Komurasaki nega e gli rivela che la sua canzone preferita, "principessa lunare", era anche quella di suo padre Oden. Orochi rimane esterrefatto e lei gli spiega che indossa sempre la maschera quando suona quella canzone perché non potrebbe sorridere.

Orochi le replica che stimava Oden, tentando di convincerla di essere stato usato da Kaido e implorandola di togliergli lo spillo di agalmatolite per fuggire assieme. Lei però gli domanda se crede di incantare ancora qualcuno e gli ricorda che suo padre ha mantenuto la promessa, a differenza di quanto fatto da lui e l'imperatore, sottolineando che Oden danzò per cinque anni senza mai rivelare a nessuno il motivo per liberare il Paese di Wa, pensando che anche loro avrebbero mantenuto fede all'accordo, perfino mentre ha passato un'ora nell'olio bollente. Prosegue affermando che suo padre non abbia mai smesso di ridere, nemmeno quando le loro vite erano state prese in ostaggio, chiedendogli se riesca ad immaginare il dolore che ha provato. Orochi le risponde che Oden era un samurai di tutto rispetto e in qualità di shogun ne riconosce il valore, tuttavia Hiyori si toglie la maschera e in lacrime gli ribadisce il suo nome, oltre a redarguirlo e dargli dell'insolente. La ragazza gli rivela che anche quando era senza cibo ed era vestita di stracci ha tenuto alto l'onore di suo padre e che non lo mai accettato come shogun, apostrofandolo come un patetico pazzo che ogni giorno aumenta il numero di vittime innocenti. Orochi tenta di fermarla dicendogli che la vendetta non ha senso e che comunque poi non potrebbe nulla contro Kaido. A quel punto viene raggiunto da ciò che è rimasto del mostro di fuoco di Kanjuro, il quale gli dice che ha fallito. Lo shogun gli ordina quindi di bruciarla viva, sottolineando che così fallirà il suo piano di vendetta ventennale e che sia tragicomico, oltre che quello sia il destino dei forti. La creatura però si avvicina ad Orochi, che viene avvolto dalle fiamme, il quale dà dell'idiota all'alleato e chiede aiuto a Hiyori. Quest'ultima afferma che l'alba sorgerà e che un Kozuki mantiene sempre le promesse.

Denjiro decapita Orochi

Hiyori viene protetta da Denjiro.

Quando l'isola trema, le vibrazioni liberano Orochi dal chiodo di agalmatolite, così quest'ultimo si trasforma e si accinge ad ucciderla. Dichiara quindi che l'avrebbe portata all'inferno, dove potranno bere assieme, e che non doveva sottolineare l'ira della famiglia Kurozumi. Inaspettatamente, Denjiro però sopraggiunge, decapita lo shogun e la abbraccia, confortandola e complimentandosi con lei per tutto ciò che ha sopportato per arrivare a quel momento. Hiyori dunque piange.

Quando Onigashima finalmente atterra, Gatto-vipera annuncia che Rufy ha definitivamente sconfitto Kaido e che Momonosuke ha attenuato la caduta dell'isola. Poco dopo, il vulcano sottomarino al largo di Udon erutta e i cittadini vanno nel panico, notando anche la nuova posizione di Onigashima. Momonosuke raggiunge la Capitale fiorita insieme a Hiyori e i suoi servitori e, dopo avere specificato di non essere Kaido e che quest'ultimo è stato sconfitto, si ritrasforma in umano: i presenti riconoscono Komurasaki e Kyoshiro, il quale declama l'arrivo del nuovo shogun del Paese di Wa. Kin'emon sottolinea ai due come la loro fama li preceda, domandandosi se gli abitanti si ricorderanno anche di loro: i restanti servitori di Oden sopravvissuti si fanno dunque riconoscere. Hiyori osserva così la folla preparare le videolumacamere per trasmettere l'insolito evento in tutto il Paese di Wa, i cui abitanti vedono avverarsi quanto predetto da Toki vent'anni prima.

I servitori della famiglia Kozuki e Hiyori si inchinano a Momonosuke, che pronuncia un discorso in cui si presenta come figlio di Oden e dichiara l'inizio di una nuova era di pace e prosperità per il Paese di Wa senza fame né schiavitù, annuncia la vittoria dell'alleanza ninja-pirati-visoni-samurai su Kaido e Orochi. Proclama quindi di essere il legittimo shogun e che ritrasformerà la loro nazione morente in un paradiso, così tutti i cittadini lo acclamano. Hiyori abbraccia quindi in lacrime suo fratello.

In seguito lava Zoro, ancora privo di conoscenza.

Una settimana dopo la fine della battaglia, Hiyori annuncia a Momonosuke che Rufy e Zoro si sono svegliati, colpendolo al volto come faceva quando erano bambini. Li raggiungono quindi mentre stanno mangiando e bevendo per riprendersi; Hiyori sente quindi il fratello comunicare che a breve ci sarà una festa per loro, non venendo riconosciuto dai due. Quando Nami propone di fare un bagno, Zoro nota di essere pulito, così Hiyori rivela di essere stata lei, chiedendo se sia stata brava. Sanji si infuria per questo e inizia a litigare con lo spadaccino. Lei condivide così un bagno con Nami, Tama, Toko, Carrot, Speed, Shinobu, Komachiyo e Kikunojo. Quest'ultima le rivela che in passato ci veniva spesso con Oden e gli altri, ma con gli uomini si sente in imbarazzo. Hiyori le risponde che è uguale ad allora, solo che adesso lei è più grande.

Durante i festeggiamenti seguenti, Hiyori e Brook suonano la canzone preferita di Oden.

Successivamente, Hitetsu rivela di essere in realtà Kozuki Sukiyaki e chiede perdono ai nipoti, che lo abbracciano. Momonosuke ammette che, avendo perso i genitori, li rincuora il fatto di avere ancora un parente in vita, cosa della quale anche Hiyori è d'accordo, aggiungendo che non deve scusarsi. L'ex shogun capisce che alcuni servitori del figlio avevano subito realizzato la sua identità come pensava, cosa che essi confermano; chiede poi di essere ospitato lì, ma senza divulgare la notizia della sua sopravvivenza, spiegando che saranno loro a forgiare la nuova era. Kin'emon così acconsente a nome del gruppo.

Alcuni giorni dopo, i Pirati di Cappello di paglia, pronti a riprendere il loro viaggio, la salutano. Mentre suona con Toko lo shamisen, Momonosuke le chiede se abbia visto qualcuno dell'equipaggio, così lei gli rivela che sono partiti quella mattina. Poco dopo, Hiyori e Toko suonano lo shamisen nell'auditorium dove l'insegnante della scuola racconta la storia della battaglia di Onigashima.

Differenze tra manga e anime[]

Passato[]

Appena sbarcò nel Paese di Wa, Hiyori incontrò per la prima volta alcuni servitori del padre.[10]

Hiyori si immaginò il pesce grigliato mentre nuotava e il momento in cui Kawamatsu lo pescò a mani nude. Vengono anche mostrati il momento in cui la bambina si allontanò dall'uomo-pesce dopo che quest'ultimo si addormentò[11] e quando raggiunse la Capitale fiorita.[12]

Salto temporale[]

Nell'anime, Komurasaki e Bingo si sono conosciuti un anno prima della sfilata della cortigiana nella Capitale fiorita.

Saga del Paese di Wa[]

Viene mostrato il suo arrivo al castello di Orochi. Nel manga, Kyoshiro trova il messaggio di Kin'emon nella mano di Komurasaki, mentre nell'anime è sul pavimento.

La conversazione tra Hiyori, Toko e Zoro è estesa. Successivamente, Brook mostra alla ragazza il giornale che rivela la cattura di Tonoyasu.[13] Nella capitale, lo scheletro le conferma che Sanji è dalla loro parte.[14]

Zoro e Hiyori si imbattono in un ninja mascherato, il quale cerca di colpirli con un dardo di una cerbottana, ma il pirata lo respinge e l'avversario si dilegua.[15]

A Ringo, vede Kawamatsu sconfiggere un altro gruppo di Pirati delle cento bestie.[16] Poi Hiyori e Zoro entrano nel luogo dove sono tenute le armi.[17]

A Onigashima, vengono mostrate ulteriori scene in cui suona lo shamisen.[18] Poi è esteso il momento in cui è in compagnia di Orochi e viene mostrato quando lo infilza con l'ago. Viene anche allungato il frangente in cui Hiyori gli rivela la sua vera identità,[19] così come lo sono il loro confronto,[20] il momento in cui lo shogun si prepara ad ucciderla[21] e quando Denjiro lo decapita per salvarla.[22]

Viene estesa la sua reazione al messaggio di Gatto-vipera relativo alla vittoria di Rufy, così come quando raggiunge la Capitale fiorita[23] e viene riconosciuta dalla folla.[24]

Hiyori corre verso Momonosuke prima di colpirlo con un calcio a piedi pari sul volto. Poi viene estesa la scena in cui fa il bagno,[25] così come quella in cui suona con Brook[26] e successivamente la sua conversazione con il nonno.[27]

Raggiunge Zoro, che sta rendendo omaggio a Pedro e Yasuie, e lo sente rivelarle che dovrà migliorare nell'uso di Enma per raggiungere il livello di Oden e che Kaido ha riconosciuto tale katana, che non le riconsegnerà come da accordi.[28] Inoltre viene allungato il momento in cui suona lo shamisen con Toko.[29]

Curiosità[]

  • Il nome Komurasaki ricorda quello di Miura-ya Komurasaki, un'oiran realmente vissuta durante il periodo Edo il cui amante Hirai commise diversi crimini per comprare la sua libertà fino ad andare incontro alla propria morte, in seguito alla quale l'oiran si suicidò.

Note

Navigazione[]

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