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Nefertari Cobra era il dodicesimo re della dinastia Nefertari,[4] che governava il regno di Alabasta.

Aspetto[]

Nefertari Cobra 48 anni

Nefertari Cobra a quarantotto anni.

Era un uomo alto con alcune rughe sul volto, i baffi e la barba grigia a forma di cilindro. I suoi capelli erano ricci e parzialmente grigi. Indossava un vestito blu scuro, una fascia gialla legata intorno alla vita e sopra portava una giacca viola. Inoltre a causa di alcuni acciacchi era costretto sulla sedia a rotelle.

A quarantotto anni, non aveva i baffi e i suoi capelli erano totalmente neri. Indossava un abito verde con i bordi gialli, legato attorno alla vita da una fascia arancione, dei saldali ed una collana.

Carattere[]

Era un uomo saggio, che aveva capito quale fosse la cosa giusta da fare per non fare il gioco del nemico affrontando i rivoltosi. Si preoccupava della sorte del suo regno e dei suoi abitanti, anche dopo la loro ribellione. Al termine della stessa ha perdonato tutti, poiché al di là dell'inganno tramato da Crocodile, essi erano stati spinti dal desiderio di fare del bene per la propria nazione. Egli era anche molto fedele alla dinastia dei re di Alabasta, al punto da accettare la morte pur di impedire a Crocodile di salire sul trono. Preferiva inoltre l'intera distruzione del palazzo reale piuttosto che permettere che i rivoltosi e le guardie spargessero il loro sangue, consapevole che un regno è fatto dalle persone che vi abitano.

Nel complesso era in grado di guardare al futuro e di non prendere decisioni avventate. Lo ha dimostrato quando Kosa gli ha chiesto di usare la Dance Powder per combattere la siccità; Cobra gli ha spiegato che ottenere la pioggia sottraendola ad altri paesi non era la soluzione più adatta. Egli era molto umile e si era anche inchinato dinnanzi ai Pirati di Cappello di paglia durante il bagno alle terme per avere aiutato il suo paese, dicendo che senza nulla addosso non aveva più il suo status di re e rimaneva un semplice un uomo e un padre. Inoltre era anche indulgente, pagando le spese per il sostentamento del villaggio di Kosa con i soldi della famiglia reale.

Aveva anche un lato malizioso, perché ha rivelato alla ciurma di Cappello di paglia dove si trovavano le terme femminili in modo che potessero sbirciare Nami e Bibi. Inoltre era entrato nella stanza di sua figlia mentre si stava cambiando.

Relazioni[]

Famiglia[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere famiglia Nefertari

Cobra era il marito di Tity e il padre di Bibi. Aveva una grande fiducia in sua figlia, anche a causa della sua forte determinazione. Talvolta si preoccupava per lei con quasi la stessa paranoia di Igaram, ma le lasciava molta più libertà.

Donquijote Homing[]

Lui e Donquijote Homing erano ottimi amici.[5]

Pirati di Cappello di paglia[]

Era profondamente grato ai Pirati di Cappello di paglia per avere salvato il suo paese, infatti si è addirittura inchinato in segno di ringraziamento nonostante fosse un re.

Forza e abilità[]

In quanto sovrano, Cobra regnava su tutta Sandy. Non aveva grandi abilità in combattimento, ma quando due banditi hanno cercato di rapire sua figlia, ha sferrato un calcio a uno di loro.

Era a conoscenza che il Poignee Griffe rinchiuso nella cripta segreta nel cimitero reale contiene informazioni relative a Pluton e alla sua ubicazione.

Storia[]

Passato[]

Nefertari Cobra passato

Cobra commenta l'inizio della grande era della pirateria.

Ventidue anni prima dell'inizio della narrazione, dopo l'esecuzione di Gol D. Roger, ebbe inizio la grande era della pirateria. Cobra lesse la notizia sul giornale e disse a sua moglie e ad Igaram che era cominciata un'epoca spaventosa.[6]

Toto e Kosa

Cobra ascolta Toto e Kosa.

Undici anni prima dell'inizio della narrazione, Kosa raggiunse il palazzo reale di Alubarna per chiedergli come mai non li avesse aiutati visto che il loro villaggio si era inaridito. Cobra affermò che non aveva potere sulle condizioni climatiche, così il bambino gli gridò che suo padre gli aveva detto che il re poteva fare qualunque cosa. Lui replicò che poteva intervenire solo sulle cose materiali, venendo poi informato che il padre del ragazzino si era introdotto a palazzo. Quest'ultimo gli domandò perdono per il comportamento sconsiderato del figlio, chiedendo che venisse lasciato andare e di venire punito al suo posto. Lo vide poi inginocchiarsi e colpire ripetutamente con dei pugni la testa del figlio per fargliela abbassare, dicendogli più volte di essere uno sciocco. Cobra disse quindi che per un po' sarebbe riuscito a provvedere al sostentamento dei villaggi colpiti dalla siccità, rivelando anche di essere indeciso sul futuro di Alubarna. Toto lo ringraziò, ma Kosa gli domandò in lacrime cosa ne sapeva di ciò che gli abitanti dei villaggi provavano, fuggendo poi via. Cobra disse a Toto che aveva un bravo figlio, il quale aveva a cuore il destino dei suoi cari al punto tale di presentarsi a palazzo per parlare a nome di tutto il villaggio. Igaram gli fece notare che non avevano risorse anche per altri villaggi, ma Cobra lo colpì alla fronte dicendogli che sarebbe bastato diminuire le loro entrate. Il suo sottoposto così lo assecondò. Subito dopo venne informato che Bibi aveva fatto a botte con un ragazzino ed era rimasta ferita. Dopo essersi preoccupato, trattenne a fatica Igaram che andò su tutte le furie. Capendo che si trattava di suo figlio, Toto disse che gli dispiaceva ed estrasse un coltello, offrendogli la su vita. Cobra colpì alla testa sia lui che Igaram, dicendo loro di smetterla in quanto era solo un'innocua lite tra bambini.

Igaram e Cobra camuffati

Igaram e Cobra camuffati.

In seguito, poco distante dal centro, lui e Igaram si camuffarono e videro che Bibi si era fatta degli amici. Cobra sottolineò che quella era una cosa importante, specie perché un giorno lei avrebbe avuto la responsabilità di governare quel regno. I due furono poi notati dai ragazzini.

Un giorno seguì sua figlia, malamente camuffato, fino a un villaggio vicino alla capitale, senza farsi notare da Igaram, che aveva lo stesso scopo. Qui, Toto lo riconobbe e rimase sbalordito, così Igaram lo scoprì. Cobra rivelò quindi di essere in pensiero per Bibi. Il suo sottoposto lo pregò di tornare indietro, dicendogli che gli era solo d'impiccio, cosa che lo infastidì.

Poco dopo i due trovarono molti ragazzini a terra, i quali erano stati visibilmente malmenati. Igaram chiese a qualcuno di loro di rispondere e Kebi rivelò che dei banditi, muniti anche di spade, volevano rapire Bibi. Aggiunse che erano andati verso le rovine e Kosa li aveva seguiti. Poco dopo i due giunsero in soccorso di quest'ultimo e della principessa mettendo al tappeto due nemici, sui quali poi lui si sfogò ulteriormente.

A quel punto Pell e Chaka sopraggiunsero portando con loro altri quattro banditi che avevano sconfitto. Il re domandò loro cosa ci facessero lì, ma il primo disse che dovevano essere loro a fargli tale domanda, mentre il secondo si chiese perché avesse lasciato il palazzo per venire a rischiare di farsi male in un posto come quello. Cobra sentì poi Igaram chiedere ai due di occuparsi dei ragazzini feriti.

A palazzo, sentì la conversazione tra Kosa e sua figlia, la quale, in lacrime, disse di avere avuto paura perché i suoi amici avevano detto che l'avrebbero difesa fino alla morte e lei non voleva che nessuno morisse a causa sua, essendo fiero di lei. Cobra disse dunque a Kosa che Bibi era ancora una piccola principessa e che lui aveva agito come un eroe, ringraziandolo di cuore. Il ragazzino gli rispose che lei era una sua amica e che fosse normale agire così. Il re replicò che per lui sarebbe stato un piacere consegnare un giorno il suo regno a persone come loro, chiedendogli se amasse il suo Paese. Kosa lo confermò dicendo che era il luogo in cui era nato e Cobra ammise di pensarla allo stesso modo. Uscito dalla stanza, mentre si allontanava, Igaram gli disse che era preoccupato perché per governare era necessario usare anche il pugno di ferro e Bibi le sembrava troppo dolce. Cobra, sorridendo, gli rispose che per il regno di Alabasta andava bene anche così e che le sarebbe stato sempre vicino finché le forze glielo avrebbero consentito.

Toto e Cobra si salutano

Cobra e Toto si salutano.

In seguito Toto gli parlò del suo progetto di trasformare l'oasi di Yuba in un posto dove viverci, in modo da renderla il luogo di incontro per viaggiatori e mercanti della zona desertica occidentale del regno. Cobra fu d'accordo e gli affidò tale incarico.

Quando Toto fu pronto a partire, Cobra gli strinse la mano, dicendogli che si affidava a lui. L'uomo gli rispose che non doveva preoccuparsi e che avrebbe fatto il possibile per edificare una splendida città. Dopo avere sentito la conversazione tra Toto, Bibi e Kosa, salutò coloro che si diressero verso Yuba.

Un giorno, Bibi causò un'esplosione maneggiando delle munizioni e vide Pell darle uno schiaffo, facendola cadere. Igaram gridò a quest'ultimo se si rendeva conto di cosa aveva fatto e che poteva costargli la testa, ma Cobra gli disse di calmarsi e guardare, sentendo l'ufficiale dire alla principessa cosa accadrebbe se non se la cavasse con una semplice ferita.[7]

Proibì poi a Pell di portare sua figlia in groppa in volo.[8]

Nefertari Cobra rimprovera Wapol

Cobra rimprovera Wapol al Reverie.

Sei anni prima dell'inizio della narrazione, Cobra si recò a Marijoa per il Reverie. Taras Lucas mostrò la foto di Dragon e disse che l'ideologia di quell'uomo era un pericolo per tutti loro, aggiungendo che nel giro di qualche anno era diventato il nemico numero uno del Governo Mondiale. Wapol ribatté che il suo Paese non aveva nulla da temere e che se volevano catturare quel criminale, avrebbero dovuto arrangiarsi. Cobra così lo criticò pesantemente, al punto da farlo sobbalzare e cadere dalla sedia, dandogli dell'irresponsabile menefreghista e domandandogli a cosa credeva servisse quel Reverie.

Tre anni dopo, la siccità si diffuse in tutto il regno, ad eccezione di Alubarna.

Due anni prima dell'inizio della narrazione, un carico di Dance Powder venne rovesciato a Nanohana da alcuni uomini, i quali affermarono che avrebbero dovuto consegnarla a lui, cosa che lo mise in cattiva luce. Nacque così l'esercito del rivoltosi. Nello stesso anno, Igaram lasciò una lettera a Chaka e Pell, dicendo che avrebbe lasciato il Paese per un po'. I due la mostrarono così a Cobra.[9]

Un anno dopo, Kosa lo raggiunse nel suo palazzo e gli disse che non voleva dubitare di lui, ma la gente continuava a morire. Spiegò che non gli importava se avesse usato o meno la Dance Powder, ma ora doveva ricorrere ad essa per il suo popolo. Cobra si rifiutò, affermando che avrebbe dovuto attendere le piogge naturali poiché tale polvere avrebbe causato solo infelicità e guai, ricordando di non essere l'unico Paese che aveva bisogno di piogge. Kosa replicò che gli stava chiedendo di usarne solo un po' e ciò avrebbe probabilmente anche spento i focolai della rivolta. Il re negò nuovamente, in quanto avrebbe provocato solo disastri, cercando di fargli capire che non era così semplice come lui immaginava. Kosa urlò che non ce la faceva più a vedere i villaggi inariditi, così il re sottolineò come non fosse cambiato. Il ragazzo, infuriato, affermò invece di esserlo perché sapeva combattere e sarebbe tornato per rubargli la pioggia della capitale.

Successivamente venne a sapere che Crocodile respingeva i pirati che attaccavano le città del regno.

Saga di Alabasta[]

Pell e Chaka fanno ritorno ad Alubarna dove gli riferiscono che si erano recati a Nanohana per sconfiggere i pirati che la stavano saccheggiando, ma Crocodile li ha nuovamente anticipati. Cobra afferma così che l'importante sia che nessuno si sia fatto male e che devono ringraziare ancora una volta il membro della Flotta dei sette.

Chaka e Pell lo raggiungono per spingerlo ad attaccare i rivoltosi, ma lui dice loro di non seccarlo in quanto non si tratta di una lite tra bambini. Il primo fa notare che non agendo la sorte del regno sarà irrimediabilmente compromessa, ma Cobra ribatte che loro vogliano sterminare una parte del suo popolo senza sapere la ragione che li ha spinti a ribellarsi. Così facendo la loro sorte sarebbe segnata per sempre perché un regno esiste solo quando esiste un popolo. Aggiunge poi che dopo l'incidente della Dance Powder, qualcuno si è premurato di mobilitare i suoi sudditi ed è colui che devono combattere. Chaka replica che non sanno chi sia e se non lo scoprono in fretta sarà troppo tardi, invitandolo a riflettere. Il re risponde ai suoi due subordinati che è inutile e che devono cercare di capirlo.

Poco dopo che i due lo lasciano solo, Karl raggiunge il palazzo e gli consegna la lettera di Bibi in cui rivela ciò che ha scoperto e colui che trama alle loro spalle: Crocodile. Apprende inoltre del sacrificio di Igaram. A quel punto Chaka e Pell lo raggiungono e lui consegna loro la lettera, dichiarando che non ci sia dubbio che quella calligrafia sia di sua figlia e rimane sconvolto di quanto appreso. Afferma che sia stata un'imprudenza considerare Crocodile dalla parte del Governo Mondiale, il quale intende invece solo mettere le mani sul suo regno. Sente poi i suoi due sottoposti parlare di Igaram. Cobra dice loro che ora sanno chi è il nemico e di comunicare ai soldati di prepararsi perché occorre dare un senso alla determinazione di sua figlia e alla morte di Igaram, per questo andranno a Rainbase a stanare Crocodile.

Chaka e Pell cercano di convincerlo con più motivazioni che tale mossa non sia saggia, ma lui replica che anche se il palazzo cadesse nelle mani dei rivoltosi non sarebbe la fine del mondo, ricordando loro quanto detto poco prima, ovvero che un regno esiste solo quando esiste un popolo. Si dichiara certo che se anche l'intera armata venisse distrutta, ma riuscisse ad eliminare Crocodile, il Paese potrebbe rinascere grazie al suo popolo. Invece, se dovessero intestardirsi a combattere i rivoltosi, sarebbe il loro nemico a ridere per ultimo. Afferma che hanno una possibilità su mille di fermare la rivolta, ma Crocodile va eliminato: non è semplice perché fa parte della Flotta dei sette, tuttavia è consapevole che per giungere alla conclusione di una guerra servono molti sacrifici. Ordina così a Chaka di radunare gli ufficiali per un summit di guerra e di preparare la spedizione, mentre a Pell di andare in avanscoperta per spiare il territorio nemico. Cobra fissa quindi la partenza di tutta l'armata per il giorno successivo.

Durante la notte viene però rapito da Mr. Four e Miss Merry Christmas, venendo legato e portato su un rilievo roccioso vicino all'ingresso est della capitale.

Il giorno seguente pensa che Kosa e Chaka non devono scontrarsi poiché se lo faranno distruggeranno il regno con le loro mani. I due rapitori lo lasciano poi solo.

Cobra alla parete

Cobra bloccato ad una parete.

Viene raggiunto da Miss All Sunday e Crocodile, che lo portano all'interno del palazzo di Alubarna, inchiodandolo ad una parete. Quando sente la voce di sua figlia, afferma che gli dispiace quanto sta accadendo perché lei era quasi riuscita nel suo intento, mentre lui non ha potuto fare nulla per sostenerla. Sente quindi Crocodile affermare di essere d'accordo con le sue parole, in quanto senza i Pirati di Cappello di paglia, Bibi non sarebbe riuscita ad arrivare fin lì. Ascolta poi il dialogo tra sua figlia e il nemico. Subito dopo quest'ultimo gli dice che ha una domanda da fargli prima di prendere il suo posto sul trono: gli chiede dunque dov'è Pluton. Il re rimane sbalordito al punto da domandargli come faccia a conoscere quel nome.

Sentendo Crocodile spiegare di cosa si tratta e che quell'arma ancestrale è sempre stato il suo obiettivo per rendere il Paese una potenza militare in grado di spuntarla sul Governo Mondiale, Cobra gli replica che quest'ultimo non gli permetterà di fare i suoi comodi. Dice poi al nemico di non sapere come ne sia venuto a conoscenza, ma nemmeno lui sa qualcosa, non sapendo neanche se esista davvero. Crocodile gli risponde che immaginava una risposta del genere in quanto sa che ci sono dubbi in tal senso, così gli rivela che tra mezz'ora il suo esercito, presente nella piazza antistante al palazzo, sarà colpito da un'esplosione avente un raggio di cinque kilometri quadrati, per questo Cobra e sua figlia si infuriano. Crocodile gli chiede dunque dove si trovi il Poignee Griffe e lui accetta di indicarglielo, così il nemico afferma che sapeva che non lo avrebbe deluso e che è un uomo ragionevole.

I membri della squadra Tsumegeri aprono le porte del palazzo e ascolta il loro dialogo con Chaka. Nonostante Cobra cerchi di dissuaderli e Crocodile suggerisca loro di andarsene, i quattro lo attaccano. Vedendo la loro foga rimane incredulo avendo capito che hanno bevuto l'acqua potente, ma osserva poi il nemico trasformarsi in sabbia e salire sul tetto del palazzo, da cui dice che non intende combattere. Vede quindi i membri della squadra Tsumegeri cadere a terra, privi di vita, a causa dell'effetto collaterale dell'acqua potente.

Cobra vede quindi Chaka ricorrere alla sua forma ibrida per poi dirigersi verso il nemico e cerca di fermarlo dicendogli che così morirà anche lui. Lo osserva poi attaccare Crocodile, il quale però non ne risente e poco dopo ha la meglio. Il re quindi soffre vedendo Chaka sanguinante a terra. A quel punto Kosa li raggiunge e il re suppone sia passato dalla scorciatoia segreta. Il ragazzo chiede spiegazioni su ciò che sta accadendo, affermando che il suo intento era quello di persuadere il re. Sente quindi quanto Crocodile e Miss All Sunday dicono a Kosa, il quale chiede a sua figlia chi abbia sottratto la pioggia del Paese. Il nemico gli rivela dunque la verità. Cobra dice quindi a Kosa di non ascoltare Crocodile e che può ancora rendersi utile per salvare la sua gente. Sente poi Chaka rivelare al ragazzo che il nemico intende fare scoppiare il piazzale. Vede quindi Kosa venire fermato da Bibi in quanto se rivelasse dell'esplosione, provocherebbe solo il panico generale, non riuscendo a fermare i combattimenti. Vede quindi Crocodile piombare alle spalle di sua figlia, ma Chaka ferma l'uncino del nemico con la spada. Vede quindi Bibi e Kosa dirigersi verso il piazzale per fermare la battaglia.

Gli scontri vengono fermati dai due, ma grazie agli infiltrati della Baroque Works nelle due fazioni contrapposte, riprendono poco dopo. Cobra pensa dunque che non può finire così e grida a sua figlia di fuggire per non farsi catturare da Crocodile, ma lei si rifiuta perché convinta possa ancora fermare la battaglia. Subito dopo osserva il nemico afferrare Bibi dal collo e ascolta il loro dialogo, prima che la ragazza venga lasciata cadere nel vuoto dalle mura del palazzo, nonostante Cobra gli avesse gridato di non farlo.

A quel punto vede giungere un ragazzo in volo su Pell e salvare Bibi, per poi scagliarsi contro Crocodile, che riesce a colpire, cosa che lo meraviglia. Assiste quindi al loro dialogo e si chiede chi sia il giovane, con Miss All Sunday che gli rivela si tratti di un pirata, il quale ha condotto sua figlia nel regno. Osserva poi lo scontro, incredulo che il ragazzo riesca a tenere testa a Crocodile. A quel punto Miss All Sunday gli dice di darsi una calmata e gli toglie i lunghi chiodi che lo tenevano fermo alla parete, causandogli dolore, per poi chiedergli di condurlo nel luogo in cui si trova il Poignee Griffe. Cobra quindi le chiede, anche se lo vedesse, come pensa di decifrarlo, così la donna gli blocca le mani con i suoi poteri e gli risponde che non tollera le domande stupide, chiedendogli di condurla dove si trova. Subito dopo lui rimane stupito quando Crocodile chiama la donna Nico Robin. Lui rivela poi che il Poignee Griffe si trova nel cimitero reale ad ovest del palazzo.

Giunto con lei sulla strada, si imbatte nella Marina, a cui la donna chiede di lasciarli passare. Tashigi però glielo impedisce, dicendole di liberare il re e che alcuni feriti hanno raccontato loro cos'è successo. Dopo avere sentito il successivo dialogo tra le due donne, Cobra dice ai marine di non preoccuparsi per lui e che devono correre a fermare i combattimenti nel piazzale perché alle quattro e mezza verrà colpito da un'esplosione, chiedendo loro di sbrigarsi a fare qualcosa perché è in gioco la vita di un milione di persone. Tashigi vede così che mancano solo sette minuti e dice al re che fermeranno l'esplosione con il suo aiuto, dopo averlo liberato. Nico Robin però ricorre ai suoi poteri per fare perdere i sensi a tutti coloro con un'arma da fuoco. Lui sente quindi la donna ripetere di non costringerla a fare loro del male e di levarsi di torno. Tashigi ordina così ai suoi uomini di recarsi nel piazzale e impedire l'esplosione con tutti i mezzi, mentre lei rimane ad affrontare la nemica. La marine ordina a quest'ultima di lasciarlo, ma Robin usa i suoi poteri per immobilizzarla e puntarle la sua stessa spada alla gola, per poi farle male ad un ginocchio.

Raggiunto il cimitero, Cobra apre l'ingresso della scala segreta, dicendo a Robin che il Poignee Griffe si trova in quel sotterraneo. Mentre scende le scale, le chiede come facessero a sapere della sua esistenza, così lei gli risponde che ci sono molte cose che perfino il re di un Paese del Governo Mondiale non è detto conosca. Cobra le domanda quindi se sappia leggere i Poignee Griffe e Robin risponde che quello è il motivo per cui Crocodile l'ha voluta nella sua organizzazione e per il quale non l'ha ancora uccisa. La donna aggiunge che non deve farsene una colpa in quanto non poteva sapere che qualcuno potesse interpretare quei simboli, per poi chiedergli conferma che essi indicheranno l'ubicazione di Pluton. Cobra però risponde di non saperlo perché la famiglia reale si è sempre impegnata a proteggere l'esistenza del Poignee Griffe, ma non sa dirle di più. Robin gli risponde di non farla ridere. Giunti nella sala sotterranea, Cobra le dice che si trova oltre un portone, che la donna apre.

All'interno, Robin legge il Poignee Griffe e lui le chiede se abbia trovato ciò che cerca. Lei si chiede se non ci sia dell'altro, domandandogli se il loro segreto sia tutto lì. Il re le domanda se non è soddisfatta e le dice che lui ha mantenuto la sua promessa. A quel punto Crocodile li raggiunge e dopo che Robin ha letto le informazioni impresse sul Poignee Griffe relative alla dinastia del regno, sente il pirata dire alla sua partner che non ha più bisogno di lei, assistendo al loro scontro. Con la sconfitta della donna, Cobra si libera dalla sua presa, così toglie la pietra che attiva il meccanismo per fare crollare la stanza. Subito dopo che delle pietre iniziano a cadere, Crocodile gli chiede cos'abbia fatto, avendo intuito che sia opera sua. Il re rivela che quel santuario è stato costruito in modo tale che crolli togliendo una piccola pietra e che moriranno assieme, non volendo consegnare il regno ad un individuo come lui. Il nemico gli risponde che il suo è un gesto nobile e degno di un re, ma lo avverte che non può ucciderlo poiché gli basta convertire il basamento roccioso in sabbia per poi integrarsi ad esso. Grida quindi che mancano solo tre minuti: con la distruzione di quel luogo e l'esplosione del piazzale, tutti coloro che hanno cercato di ostacolarlo moriranno e lui prenderà possesso del Paese. Infine ride, dicendogli che lui morirà come un cane.

Poco dopo vede Rufy entrare nella stanza e ascolta il suo dialogo con Crocodile, assistendo poi al loro combattimento. Si domanda poi che essere sia il ragazzo visto che sta tenendo testa a colui che ha annientato i guerrieri più forti del regno.

Ascolta anche il dialogo tra i due sfidanti e quando Crocodile rivela che anche se dovessero fermare i cannonieri, la bomba esploderebbe comunque, Cobra gli dà del vile meschino. Il nemico gli replica che si sarebbe aspettato lo apostrofasse come prudente o scrupoloso, sottolineando che in un piano occorre sempre tenere conto di eventuali inconvenienti. Afferma poi che l'arma è puntata sul piazzale che è gremito di gente e l'effetto sarà devastante, ridendo.

Il re vede quindi Rufy rialzarsi e lo scontro riprendere. Quando il ragazzo scaglia Crocodile verso la superficie sfondando il basamento, rimane incredulo. Vedendo Cappello di paglia cadere a terra, dopo avere sconfitto il nemico, si sincera delle sue condizioni e lo ringrazia.

Mentre tutto sta crollando, Nico Robin fa rotolare a terra una boccetta dicendogli di fare bere a Rufy il contenuto alla svelta, rivelando che contiene l'unico antidoto efficace al veleno di Crocodile, dicendo che anche se verrà seppellito dalle macerie, il ragazzo potrebbe salvarsi essendo fatto di gomma. Cobra le chiede quindi perché abbia mentito in precedenza e lei gli replica che se conosceva il segreto allora non è stato sincero. Lui risponde così che nel Poignee Griffe non è affatto contenuta la storia della dinastia del regno, bensì tutte le informazioni riguardanti Pluton, l'arma ancestrale che stavano cercando, inclusa la sua ubicazione. Mentre dà l'antidoto a Rufy, afferma che se Crocodile ne fosse venuto a conoscenza, tutto il Paese sarebbe caduto nelle sue grinfie. Nico Robin risponde che a lei non interessa che il regno e la gente vivano o muoiano, dato che dal suo punto di vista una cosa vale l'altra, ma confessa che non aveva intenzione di rivelare quel segreto a Crocodile fin dall'inizio. Il re afferma di non riuscire a capirla e le chiede perché sia giunta fin lì, così lei replica che previsioni e aspettative sono cose diverse, dato che ciò che stava cercando è il Real Poignee Griffe, che racconta la storia autentica. Cobra, non capendo, le chiede di spiegargli, così lei risponde che non importa e che cerca quella stele da vent'anni, rivelando che le uniche notizie che aveva si riferivano a quello di Alabasta e che era il suo unico desiderio, ma ha fallito ed è stato tutto inutile. Prosegue affermando che non le importi più nulla e che sarebbe addirittura bello morire in un posto come quello, rivelando di essere stanca di vivere solo inseguendo il desiderio di conoscere la storia. Cobra le grida come possa sopravvivere una storia che non può essere tramandata, dato che quello è lo scopo del Poignee Griffe, ma a quel punto Rufy li afferra entrambi, dicendo loro che saliranno in superficie. Sente quindi Nico Robin chiedere di venire lasciata lì a morire, ma il pirata non le dà retta.[10]

Cobra trasporta Rufy

Cobra porta in spalle Rufy.

Prende poi in spalle il pirata. In una via, si imbatte in un gruppo di persone e una delle quali lo ringrazia e gli dice che si occuperanno loro del ragazzo, così lui li riconosce come i pirati che hanno accompagnato Bibi fin lì. A quel punto quest'ultima li raggiunge. Dopo avere adagiato Rufy a terra, Cobra rivela che credeva di essere spacciato, ma poi il ragazzo lo ha salvato, raccontando lo scontro con Crocodile.

Sente quindi i pirati incitare Bibi ad andare nel piazzale a parlare con i rivoltosi, mentre loro andranno al palazzo a riposarsi. Cobra si allontana dunque con sua figlia.

Raggiunto il piazzale, sente Kosa rattristarsi e affermare che hanno compiuto qualcosa di irreparabile. Cobra dice a Bibi che capisce possa essere addolorata, essendo normale sentirsi impotenti davanti a una simile tragedia, poiché hanno perso moltissimo e non hanno ottenuto nulla di buono. Avanza poi tra il popolo ed afferma che tuttavia devono andare avanti perché la battaglia è cessata e con essa l'ira dei combattenti. Conclude gridando che il passato non si può cancellare, ma bisogna guardare oltre e ricominciare a vivere.

Tre giorni dopo, all'interno del palazzo dice a Nami che può prendere tutti i libri che vede poiché lui li ha già letti e la ragazza lo ringrazia, definendoli molto interessanti.

A cena, mangia assieme ai Pirati di Cappello di paglia e Rufy, mentre si abbuffa, gli chiede conferma che sia il padre di Bibi dato che è il re. Lui gli sottolinea però che non si parla con la bocca piena. Poi ride vedendo l'atteggiamento rilassato dei pirati.

Cobra conduce poi i maschi della ciurma alle terme reali, affermando che prima erano inutilizzabili a causa della siccità. Rivela che a tavola si sia veramente divertito e che aveva pensato a qualcosa di sobrio, ma con loro tutto diventa una festa. Il re sente poi Sanji chiedere a Igaram dove siano le terme femminili, cosa che non gli intende dire in quanto in quel momento la principessa si sta facendo il bagno. Tuttavia lui non se ne preoccupa e riferisce che si trovano oltre un muro lì vicino.

Lui e gli altri spiano così Bibi e Nami, la quale, dopo averli visti, mostra loro il seno chiedendo del denaro in cambio. Dopo tale visione, Cobra cade sul pavimento con il naso sanguinante. Mentre è disteso, ringrazia il cielo per avergli concesso tanto, venendo frainteso da alcuni dei presenti, così lui spiega che si riferiva all'aiuto che loro hanno dato al suo Paese, per questo si inchina in segno di ringraziamento, anche nei confronti di Igaram e sottolinea che in quel momento è un uomo come loro che si sente in dovere di esprimere ciò che prova il suo popolo.

Il mattino seguente raggiunge la stanza di Bibi dove trova Terracotta, che lo colpisce con un oggetto alla testa per farlo uscire, provocandogli un bernoccolo. Poco dopo Igaram lo saluta e lui contraccambia, sottolineando la violenza di sua moglie. Igaram gli urla quindi cosa ci facesse nella stanza.

In seguito chiede a Bibi se possa entrare, la quale gli dice di accomodarsi. All'interno della stanza, le comunica che è tutto pronto e rimane sbalordito da quanto assomigli a Tity, cosa che nota anche Igaram, entrato con lui, per poi aggiungere che abbia anche la stessa grazia. Bibi chiede quindi ad entrambi di sedersi poiché deve dire loro qualcosa di importante. La principessa chiede quindi ad Igaram di prendere il suo posto davanti alla folla, mentre lei terrà il discorso da altrove.

A mezzogiorno, con due ore di ritardo sul programma, Bibi inizia a parlare mentre lui beve una bevanda calda ed afferma che gli basta che tutto si svolga in tranquillità.

Si rivolge poi agli abitanti e rivela loro quanto sia difficile non farsi chiamare papà essendo re.[11]

Saga dopo Enies Lobby[]

Guarda le taglie dei Pirati di Cappello di paglia assieme a Igaram, Chaka e Pell. Questi ultimi due si domandano perché Nico Robin faccia parte della ciurma e Cobra commenta che è una donna troppo misteriosa. I quattro vanno così a parlare con Bibi, la quale rivela di essere già a conoscenza della cosa, rimanendo stupiti del fatto che lei non si sia sconvolta. Quando la ragazza afferma che si fida di Rufy, il quale diventerà il re dei pirati, Cobra sottolinea la clemenza della figlia, affermando che è diventata un'ottima principessa, prima di piangere.

Saga dopo la guerra[]

Tre settimane dopo la guerra per la supremazia, Cobra legge l'articolo del ritorno di Rufy a Marineford per suonare la campana di Ox. Qualche ora dopo viene informato da Chaka e Pell che un gruppo di pirati è stato scacciato dal paese senza troppe difficoltà e che le difese dei porti sono state innalzate. Cobra così si rammarica che non tutti i pirati siano come la ciurma di Cappello di paglia.

Dalle tolde del mondo[]

Cobra è costretto a letto e legge sul giornale la notizia del ritorno dei Pirati di Cappello di paglia mentre Bibi gli fa visita.

Saga di Zo[]

Con l'avvicinarsi del Reverie, Cobra, Bibi, Chaka, Pell, Igaram e Karl partono da Sandy per raggiungere Marijoa nonostante le sue condizioni fisiche, per interrogare il Governo Mondiale riguardo ai Poignee Griffe.

Saga del Reverie[]

A Marijoa, Cobra acconsente a partecipare a un incontro con Riku Dold III e l'ammiraglio Fujitora dopo avere ricevuto una lettera da quest'ultimo. Successivamente, i reali si riuniscono e danno inizio al Reverie, il cui discorso di apertura quest'anno viene tenuto dal re di Ballywood, Ham Burger. Tra i vari argomenti trattati al Reverie, i re di Alabasta e Dressrosa riportano i problemi avuti con la Flotta dei sette, di cui poi viene deciso lo scioglimento.

Saga del Paese di Wa[]

Il quarto giorno del Reverie, Chaka e Pell accompagnano Cobra all'udienza con gli astri di saggezza ma i due non vengono ammessi, dunque il re afferma che non ci sarebbe voluto molto e preferisce non trattenerli, ordinando loro di cercare e tenere d'occhio sua figlia.

Nella sala del trono vuoto, gli astri di saggezza gli chiedono cosa lo abbia portato lì, così Cobra parte dalla fondazione del Governo Mondiale fino a sottolineare come le diciannove famiglie reali dei fondatori che si trasferirono a Marijoa fecero cancellare ogni riferimento a loro nei documenti delle rispettive nazioni per rendere più indolore il passaggio della corona: l'unica eccezione fu Nefertari Lili, che decise di continuare a regnare ad Alabasta, rifiutando di diventare un drago celeste. Il sovrano aggiunge che però il suo nome non compare in nessun testo successivo al secolo vuoto, come se non avesse mai fatto ritorno, infatti il regno passò nelle mani del fratello minore, per questo chiede se sappiano qualcosa di Lili. Jaygarcia Saturn replica che credevano che la regina fosse riuscita a tornare ad Alabasta e di non sapere cosa sia accaduto durante tale viaggio. Cobra allora domanda il significato della D. e quando uno degli astri gli chiede il motivo per cui voglia saperlo, lui menziona una lettera scritta dalla regina che è stata tramandata di generazione in generazione nella famiglia Nefertari. Inaspettatamente, tra lo stupore degli astri di saggezza e l'incredulità di Cobra, qualcuno entra nella sala, pronuncia il nome di Lili e si siede sul trono vuoto. Il re riflette che su quel trono non dovrebbe sedersi nessuno in quanto porre il mondo in mano ad un singolo individuo è imperdonabile. Questa persona afferma che risponderà a due quesiti correlati alle sue domande, ma in cambio lui dovrà rispondere a una. Cobra gli chiede chi sia e avendo sentito il suo nome dagli astri di saggezza menziona che anche uno dei venti fondatori del Governo Mondiale si chiamava Im. Questi replica che non risponderà a domande tanto impertinenti, ma gli rivela che la D. apparteneva a quelli che un tempo erano i loro nemici e che, nonostante i suoi attuali portatori non ne conoscano il reale significato, essi esistono ancora solamente per l'errore che Lili commise ottocento anni fa, che portò degli studiosi a indagare sui cento anni del grande vuoto e i pirati alla ricerca di tesori poiché portò alla diffusione dei Poignee Griffe in giro per il mondo, che forse fu addirittura parte di un piano ben preciso. Im asserisce che la verità si trova probabilmente nella lettera lasciata da Lili ai suoi discendenti e chiede a Cobra di rivelare il nome completo con cui la regina si firmò: capendo che non lascerà quella stanza da vivo, re Cobra risponde e rivela il nome di Nefertari D. Lili.

Astri e Im vs Sabo

Im e gli astri di saggezza inseguono Cobra e Sabo.

Il sovrano viene dunque trafitto allo stomaco da Im e Sabo, che ha origliato la conversazione, interviene investendo gli astri di saggezza con le sue fiamme e dirigendone una lungo la scalinata verso Im. I sei si trasformano e Cobra domanda al ragazzo se sia il fratello di Rufy e perché lo abbia salvato nonostante i loro ruoli, così Sabo risponde che l'obiettivo dei rivoluzionari sono coloro che siedono al di sopra di re e regine e chiede a sua volta come lui conosca suo fratello; egli afferma che Rufy gli salvò la vita, così Sabo commenta che è proprio una cosa da lui. Il rivoluzionario afferra Cobra e tenta di fuggire ma il sovrano gli chiede di lasciarlo lì poiché per lui e la fine, così gli sarà più comodo fuggire, tuttavia Sabo intende salvarlo. Il re allora dice al ragazzo che lui non può morire perché deve dire a Rufy e Bibi che condividono la D. nel nome, affermando di avere capito cosa deve fare Alabasta. Quando Im trafigge Sabo, il rivoluzionario perde la presa e il re cade, decidendo poi alzarsi per fare da scudo al giovane e di riferirgli il contenuto della lettera di Lili, ossia di proteggere i Poignee Griffe e issare la bandiera che sancisce la nuova alba nel mondo. Dice poi al ragazzo che conta su di lui e che deve vivere, prima di venire colpito nuovamente e cadere a terra privo di vita.

Curiosità[]

  • Il suo nome e il suo status di re sono un'allusione al cobra reale.
    • In Egitto, la terra su cui si basa il regno di Alabasta, i sovrani portavano un copricapo chiamato ureo che rappresentava la testa di un cobra.

Note

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