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Pagaya è un abitante di Skypiea.

Aspetto[]

Pagaya è un uomo di altezza e corporatura media. Ha le tipiche caratteristiche dei nativi di Angel Island: un paio di ali e due antenne formate dai pochi capelli, infatti è quasi completamente pelato. I pochi capelli e la barba sono di colore castano scuro. Tiene spesso gli occhi chiusi e sembra non aprire mai la bocca. Indossa il tipico vestito degli abitanti di Skypiea di colore giallo, con una cintura alla vita, e due sandali.

Carattere[]

Ha l'abitudine di chiedere scusa per qualsiasi cosa, anche di ciò che non è responsabile e addirittura quando non ce n'è motivo. Sembra essere amichevole con chiunque: infatti aiuta i Pirati di Cappello di paglia nonostante sapesse che fossero criminali, in quanto non avevano pagato il pedaggio al loro ingresso nell'isola.

Relazioni[]

Konis[]

È il padre di Konis.

Forza e abilità[]

Pagaya sa guidare un waver, un mezzo di trasporto che richiede molti anni di pratica e, come ingegnere,[1] lo sa anche riparare. Inoltre è riuscito a sopravvivere al giudizio di Ener, dimostrando una resistenza incredibile.

Storia[]

Saga di Skypiea[]

Pagaya raggiunge Angel Beach a bordo di un waver e fa la conoscenza della ciurma di Cappello di paglia, che stava già parlando con Konis. L'uomo spiega agli ospiti le caratteristiche del suo mezzo di trasporto e in seguito, mentre Nami fa pratica del suo utilizzo, Konis e Pagaya invitano la ciurma a casa loro per uno spuntino. Lì la ragazza spiega loro il funzionamento dei Dial e Pagaya e Sanji cucinano per tutti. Durante il pasto il quest'ultimo afferma di non vedere più la navigatrice; Konis e Pagaya si preoccupano pensando che possa avere raggiunto l'Upper Yard, terra in cui è proibito mettere piede per volontà di Ener.

Konis e Pagaya con Aisa

Pagaya e Konis incontrano Aisa.

Tornano così nuovamente ad Angel Beach e poco dopo vengono raggiunti dagli White Beret, i quali accusano la ciurma di Cappello di paglia di ingresso illegale a Skypiea e si preparano a multarli. Tuttavia Nami, appena tornata, travolge McKinley con il waver, così quest'ultimo li condanna alla nuvola vagante. Konis spiega in cosa consiste la pena ai pirati, che mettono al tappeto i White Beret. Questi ultimi dunque si ritirano e il loro capitano afferma che invece di subire la nuvola vagante verranno giudicati dai sacerdoti del dio, una pena ancora peggiore.

A seguito di quanto accaduto la ciurma di Cappello di paglia chiede a Konis e Pagaya in quale modo possa tornare nel mare blu. La ragazza spiega loro che l'unico modo è raggiungere Cloud End, così Pagaya e Konis, seguiti da alcuni membri della ciurma, tornano alla loro casa per preparare un po' di provviste da dare ai pirati. Quando un gambero super rapido attacca la Going Merry e la trasporta verso l'altare sacrificale i pirati vengono informati di ciò che è appena successo e decidono di andare a salvare i loro compagni. Pagaya rimane a casa sua finché Gan Forr non giunge a prenderlo per accompagnarlo a casa sua, un luogo in cui l'uomo e sua figlia saranno al riparo da Ener.

Pagaya salva Konis

Pagaya salva Konis dal giudizio divino.

Il giorno seguente Pagaya e Konis, a bordo di un waver, si dirigono all'Upper Yard per aiutare i loro amici pirati e durante il tragitto salvano Aisa da alcuni animali feroci. Dopodiché raggiungono tutti assieme la Going Merry, che individuano grazie al Mantra della piccola Shandia, dove si prendono cura di Sanji e Usop, fulminati in precedenza da Ener. Aisa scende dalla nave per raggiungere gli altri Shandia e Nami la insegue per farla tornare a bordo; prima che possano farlo però Nola si presenta di fronte a loro e le due fuggono terrorizzate, lasciando Pagaya e Konis da soli sulla nave. Padre e figlia raggiungono il luogo dell'appuntamento e restano in attesa; poco dopo gli si avvicina strisciando un guerriero sacro ferito. L'uomo gli rivela il piano di Ener di distruggere l'isola. A un tratto Pagaya si accorge che sta per abbattersi su di loro il giudizio divino, così spinge via la figlia per salvarla.

Una volta ripresosi si accorge che è adagiato per terra. Proprio in quel momento, anche la gente che si era trasferita ai livelli inferiori verso Cloud End attraverso il mare bianchissimo sta iniziando a tornare indietro dopo la sconfitta di Ener, ma dato che Angel Island è un ammasso di rovine, vede che tutti si dirigono nell'Upper Yard.

Raggiunge poi sua figlia, Suu e i pirati tra le rovine di Shandora, proprio mentre pensavano avesse perso la vita. Dopo avere confermato di essere vivo, Konis gli chiede se è caduto nel mare bianco e lui conferma, spiegando cosa sia successo dopo che si sono separati.

Giunta la sera, festeggia attorno a un falò assieme agli altri nativi di Angel Island, agli Shandia, ai pirati e a Nola.

Dopo alcuni giorni di festa, accompagna la nave con i pirati a Clound End stando a bordo di un mezzo con sua figlia e Suu. Quando lo stanno per raggiungere, grida loro che si vede bene. Lui, sua figlia e Suu scendono per salutare i pirati, ai quali dice che loro si devono fermare lì. Rufy contraccambia e Nami li ringrazia del passaggio. Pagaya allora raccomanda loro di ammainare le vele e di tenersi ben saldi a bordo. Appena la nave precipita, vede Konis usare un fischietto con cui chiama un polpo balloon. Pagaya e sua figlia salutano quindi i pirati. Konis gli si appoggia poi alla spalla per piangere, mentre sente la campana suonare.

Successivamente Pagaya e Konis vanno a vivere nell'Upper Yard.

Che staranno facendo ora?[]

Pagaya beve del succo di zucca in compagnia di Pierre.

Dalle tolde del mondo[]

Due anni dopo si trova al Pumpkin Café con McKinley dove si versa una tazza di tè.

Note

Navigazione[]

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