Polo è il bibliotecario di Orange.[1]
Aspetto[]
Polo è un uomo di età avanzata, calvo, ma con i capelli grigi ai lati della testa. Ha alcune rughe sul volto, due sottili baffi neri e sopracciglia dello stesso colore. Indossa una camicia scura, pantaloni corti e sandali.
Prima del salto temporale indossava una camicia beige.
Da giovane aveva i capelli scuri e indossava una maglietta a maniche corte con una scritta sul petto.
Galleria[]
Carattere[]
Ama molto la sua città, al punto di essere disposto ad affrontare i Pirati di Bagy per scacciarli.
Forza e abilità[]
Sa pescare.[3]
Storia[]
Passato[]
Quarant'anni prima dell'inizio della narrazione, lui e altri suoi concittadini lasciarono la città in cui vivevano poiché fu distrutta da alcuni pirati. Raggiunsero così un luogo che era solo una terra incolta e Barboncino propose di costruire lì una nuova città e dimenticare quella precedente. Costruirono quindi un modesto villaggio e poco a poco gli abitanti aumentarono e loro andarono avanti fiduciosi finché divenne una grande città portuale. In seguito divenne il bibliotecario.
Ad un certo punto, meno di tre mesi prima dell'inizio della narrazione, i Pirati di Bagy raggiunsero la città e la occuparono. Polo e gli altri abitanti furono costretti ad evacuare Orange e a rifugiarsi nelle vicinanze.
Saga di Orange[]
Vedendo Barboncino dirigersi in città, gli dice di non fare imprudenze perché devono salvarsi tutti e ricostruire Orange. Il sindaco gli replica che sta andando solo da Shushu, mostrando il sacco di cibo per l'animale.
Quando il cane, ferito, li raggiunge, Polo chiede dove sia il sindaco. Un abitante si propone di andare a vedere se lo trova, ma Polo replica che Barboncino non è così stupido da farsi catturare e conosce molto bene la città, ammettendo però che sia molto irascibile e spera che non abbia fatto qualche sciocchezza.
In seguito sente un concittadino chiedersi che fine abbia fatto il sindaco, così lui ammette che è preoccupato. Subito dopo dice agli altri di aspettarlo lì e che lui sarebbe andato in città a controllare. Un abitante sostiene che non possono farlo andare da solo, ma Polo gli dà dello sciocco, ricordandogli che ci sono i pirati guidati da Bagy, famoso per la sua malvagità. I cittadini gli replicano che è quello il motivo per cui vogliono venire, che tengono al sindaco e che è inutile tentare di fermarli perché quella è la loro volontà. Polo così si rassegna e dice loro di fare come vogliono.
Raggiunta la città, trova tre ragazzi, uno dei quali ammette di avere dato una botta in testa al sindaco, che giace a terra, e di essere pirati. Polo rimane contrariato mentre i concittadini inseguono i tre.
Quando Barboncino riprende i sensi, gli abitanti gli domandano cosa sia successo e Polo sottolinea che al loro arrivo alcuni edifici erano già distrutti e i membri di spicco dei Pirati di Bagy sconfitti, chiedendogli se non abbia visto nulla. A quel punto un altro abitante dice al sindaco che c'erano anche tre ragazzi, così Barboncino gli chiede se siano ancora vivi, scoprendo che i suoi cittadini li hanno cacciati, ma che vorrebbero catturarli. Il sindaco grida loro di tacere e che solo lui può parlare male dei tre, non permettendo agli abitanti di dire nulla. Questi ultimi gli domandano perché li protegga, mentre Barboncino si chiede se i tre abbiano intenzione di andarsene in quel modo. Avuta conferma che sono andati verso il porto, Polo vede il sindaco dirigersi là.
Dalle tolde del mondo[]
Polo è presente all'inaugurazione del nuovo negozio di cibo per animali e sorride vedendo Barboncino leggere sul giornale la notizia del ritorno dei Pirati di Cappello di paglia.
Note
- ↑ 1,0 1,1 One Piece Blue: Grand Data File, il nome e il suo ruolo vengono rivelati.
- ↑ One Piece Vivre Card.
- ↑ Vol. 2, capitolo 14.