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Kozuki Sukiyaki è stato uno degli shogun del Paese di Wa. Durante la tirannia di Kurozumi Orochi, ha assunto l'identità del forgiatore di katane Tengu Yama Hitetsu.

Aspetto[]

Kozuki Sukiyaki 53 anni

Sukiyaki a cinquantatré anni.

È un uomo molto alto e tarchiato con lunghi capelli grigi, barba e baffi grigi. Indossa una maschera rossa da tengu, un paio di ali bianche sulla schiena, che ha poi rimosso,[1] una giacca nera con decori verdi sopra un kimono bianco, pantaloni violacei, una corda dello stesso colore alla vita e un paio di geta molto alti.

Quando era più giovane, aveva i capelli verde scuro con un ciuffo a tre punte rivolto verso l'alto, raccolti nella parte posteriore in un chonmage, dei baffi sottili e un folto pizzetto anch'esso a tre punte. Indossava un kimono verde petrolio con motivi gialli e azzurri nella parte inferiore e bianco in quella superiore, con impressi dei piccoli fiori gialli. Sotto portava una veste blu a pois bianchi. Aveva anche un mantello viola appoggiato sulle spalle con motivi floreali gialli, viola scuro e bianchi.

Carattere[]

Sukiyaki sembra essere stato un giusto sovrano, capace a malincuore di esiliare il suo stesso figlio in quanto spesso coinvolto in azioni violente.[3] Tuttavia, preferì ignorare le vicende che accadevano all'interno della regione di Kuri, in quanto abitata da criminali, lasciandola così totalmente priva di regole.[4]

È molto energico e tendenzialmente serio e composto, ma si infuria facilmente quando ritiene che Tama sia in pericolo e si è innervosito quando Rufy ha preso la Nidai Kitetsu.

I suoi passatempi preferiti sono collezionare bambole kokeshi di belle ragazze e realizzare spade.[5][1]

Relazioni[]

Famiglia Kozuki[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere famiglia Kozuki

Kozuki Oden[]

Era il padre di Oden. Inizialmente il rapporto fra i due era molto teso a causa delle azioni spericolate e violente del samurai, che costrinsero Sakuyaki, quando suo figlio aveva diciotto anni, ad esiliarlo.[3] Tuttavia tale atto di severità venne compiuto solamente per amore nei suoi confronti.[6]

La loro relazione mutò quando Oden riuscì a riportare l'ordine a Kuri due anni dopo. Sukiyaki cominciò infatti a rispettare suo figlio e dopo avere ritirato la condanna dell'esilio, lo proclamò daimyo di Kuri. Un giorno, accolse Oden definendolo un brav'uomo e quest'ultimo, sebbene affermò di non sentirsi cambiato di una virgola, disse che se era riuscito a diventarlo, era tutto merito suo.[7]

Forza e abilità[]

In qualità di membro della famiglia Kozuki, possiede la capacità di leggere e incidere i Poignee Griffe. Inoltre, in quanto shogun del Paese di Wa, era molto influente su tutta la nazione. È al corrente che Pluton si trova nel Paese di Wa.

Essendo uno forgiatore di katane discendente da Kotetsu, è esperto nel forgiare spade, infatti la Sandai Kitetsu è una sua creazione.

Armi[]

Brandisce una katana che dichiara di essere tra le spade migliori al mondo.[8]

Storia[]

Passato[]

Nacque nel Paese di Wa settantanove anni prima dell'inizio della narrazione.

In quanto discendente di Kotetsu, ereditò la Nidai Kitetsu. Inoltre forgiò la Sandai Kitetsu e la Ame no Habakiri, quest'ultima almeno trentanove anni prima dell'inizio della narrazione.[9]

Sukiyaki imparò a produrre, leggere ed incidere i Poignee Griffe dalla sua famiglia, che si era tramandata queste conoscenze per secoli. Trasmise tali conoscenze a suo figlio, Oden, al quale raccontò anche del giuramento solenne di reciproco aiuto in caso di necessità che la sua famiglia aveva stretto secoli prima con i visoni di Zo.[7]

Era conscio che Kuri era una zona senza legge, dove vivevano criminali e ronin esiliati dai loro villaggi che formarono gruppi per derubare ed uccidere. I crimini che accadevano qui erano tali che egli decise di ignorarli.

Suo figlio era spesso coinvolto in azioni violente e così, trentanove anni prima dell'inizio della narrazione, lo esiliò dalla Capitale fiorita; quando poi sentì quanto aveva fatto per la regione in cui si era trasferito, Sukiyaki lo nominò daimyo di Kuri all'età di vent'anni.

Ventotto anni prima dell'inizio della narrazione, dopo essersi ammalato di una grave malattia, ricevette la visita di Oden, il quale lo ringraziò per averlo reso un uomo migliore.

In seguito, un impostore con le sembianze del figlio lo convinse ad assumere Kurozumi Orochi, che dichiarò di volere riabilitare il nome della famiglia Kurozumi.[10]

Ventisei anni prima dell'inizio della narrazione, Sukiyaki venne catturato e rinchiuso nella stanza del castello che custodiva il Poignee Griffe.[1] Fu quindi sostituito da un impostore che comunicò ai signori feudali la sua intenzione di rendere Oden il prossimo shogun e, in sua assenza, di nominare reggente Orochi.[10]

Otto anni dopo, riuscì a fuggire e scoprì che Oden era morto e la nazione era diversa. Pensò di commettere seppuku, ma decise infine di assumere l'identità del forgiatore di katane Tengu Yama Hitetsu.[1] Kozuki Toki gli consegnò poi le spade di suo figlio affinché le conservasse e che sarebbero state da consegnare ai loro due figli una volta cresciuti.

Molti anni dopo comprò un kasa da Tama e, dopo avere commentato quanto fosse dura la vita dell'orfana, la rallegrò con la profezia di Toki che prevedeva il ritorno della pace entro pochi anni, chiedendole di resistere. Cominciò poi ad allenare la bambina per diventare una kunoichi.

Due anni prima dell'inizio della narrazione, una nave pirata si arenò sulla spiaggia di Kuri e gli abitanti di Amigasa, i quali soffrivano una terribile carestia, legarono i provati membri dell'equipaggio e mangiarono tutte le loro provviste; poi i pirati si liberarono e, invece che vendicarsi, si unirono ai locali e restarono al villaggio per alcune settimane.

Salto temporale[]

Meno di un anno dopo la guerra per la supremazia, Amigasa viene devastato da X Drake dopo che ha sconfitto i cinque samurai di guardia. Lui e Tama rimangono gli unici ad abitarvi in attesa di coloro che stanno aspettando.

Saga del Paese di Wa[]

Quando torna a casa sua, aggredisce Rufy per avere mangiato tutto il riso che sarebbe dovuto essere un pasto speciale per il compleanno della bambina. Quest'ultima fa ritorno e spiega la situazione al padrone, quando all'improvviso comincia a tossire e poi sviene. L'uomo si precipita a soccorrerla e rivela al pirata che le industrie di Kaido hanno inquinato tutti i fiumi dell'isola, compreso quello da cui Tama ha bevuto, e che ella non può lasciare quel luogo perché aspetta il ritorno di un pirata di nome Ace.

Rufy informa Tama della morte del pirata, facendole perdere i sensi per lo shock. Hitetsu inveisce contro il pirata per non avere mostrato tatto nel comunicare la notizia e poi spiega l'attuale situazione del Paese di Wa: gli uomini di Kaido hanno devastato l'intera nazione, eccetto la fiorente capitale dove risiede lo shogun Kurozumi Orochi. Hitetsu racconta poi come conobbero Ace e Rufy sorride sentendo la storia su suo fratello, offrendosi di portare Tama in ospedale. Hitetsu gli fa quindi indossare un kimono e gli consiglia di cercare qualcuno che gli presti del denaro oppure dei suoi conoscenti che possano aiutarli gratuitamente. Nonostante gli avvertimenti di Hitetsu, però, Rufy porta con sé la Nidai Kitetsu.

Successivamente, Chopper e alcuni visoni riportano Tama ferita ad Amigasa e si prendono cura di lei, dunque Hitetsu li ringrazia. Kin'emon gli chiede poi di tenere Momonosuke al sicuro.[11]

Il giorno dopo, Tama comunica a Hitetsu che il suo gruppo ha trovato Big Mom sulla spiaggia e si sta dirigendo a Udon.

Qualche giorno dopo, sente gli alleati discutere il piano per raggiungere Onigashima e Kikunojo gli ridà la Nidai Kitetsu. Poi Hitetsu mostra le spade di Oden che ha conservato per vent'anni: Ame no Habakiri, che Momonosuke non vuole impugnare, ed Enma, che viene consegnata a Zoro come promesso. Quest'ultimo si dimostra capace di resistere alla peculiarità di assorbire il Ciliegio fluente di chi la usa.

Hitetsu è poi felice quando Tama fa ritorno al villaggio dato che fino a quel momento era preoccupato per lei. Due giorni prima della battaglia dona alcune armature ai pirati.

Il giorno seguente, Hitetsu rivela a Zoro il legame tra le sue spade: mentre la Sandai Kitetsu è una delle sue creazioni, Enma e Wado Ichimonji sono state forgiate entrambe da Shimotsuki Kozaburo, allontanatosi dal Paese di Wa cinquant'anni prima.

In seguito vede Tama salpare con una nave e le domanda infuriato dove stia andando. Lei gli chiede perdono, rivelandogli che non può stare lì senza fare nulla. Hitetsu le grida quindi di tornare indietro, ma senza successo.

Partecipa poi alla festa dei fuochi insieme a Toko, a cui spiega che è un modo per onorare i morti accendendo un falò che possa raggiungere il paradiso; la bambina spera che anche Yasuie lo stia vedendo e Hitetsu ne è convinto, oltre ad essere sicuro che sarà ansioso di conoscere cosa ne sarà di lei e del Paese. Le chiede poi se si sta divertendo e Toko conferma. Ripensa quindi a quando ha visto Tama dirigersi verso Onigashima e spera che lei stia bene.

Durante i momenti finali della festa dei fuochi, Toko gli chiede conferma che suo padre fosse un uomo importante, il quale sapeva che se lo avessero preso, lo avrebbero ucciso, quindi non capisce per quale motivo si sia fatto catturare di proposito. Hitetsu le risponde che Yasuie ha regalato una nuova occasione al Paese, poiché senza il suo sacrificio, il lume della speranza di sarebbe spento, spiegando che ha dato la sua vita per dare un futuro alla loro nazione in cui lei avrebbe potuto vivere serena. Toko decide quindi di cambiare il suo messaggio sulla lanterna, scrivendo "grazie, papà" anziché "voglio vederti papà" chiedendo a Hitetsu cosa ne pensasse. Lui si commuove ed afferma che per un guerriero sia l'onore più grande.

Osserva poi Toko lasciare la sua lanterna assieme a tutte quelle degli altri abitanti. Ascolta quindi il discorso trasmesso in tutto il Paese di Wa in cui Momonosuke si presenta come il nuovo legittimo shogun.

Quando Robin raggiunge i sotterranei del castello e osserva la sua collezione di bambole, Hitetsu la raggiunge, chiamandola per nome. La ragazza si stupisce che la conosca e l'uomo spiega di esserne il proprietario, chiedendole se le piacciono, ma lei risponde negativamente. Hitetsu le spiega così di essere rimasto rinchiuso in quella stanza per anni. Robin gli chiede quindi chi sia dato che credeva fosse un semplice fabbro; l'uomo replica che quello è solo l'hobby che gli riesce meglio e che governare sia logorante. Si toglie dunque la maschera, rivelando di essere in realtà Kozuki Sukiyaki, padre di Oden e nonno di Momonosuke e Hiyori, ai quali però non vuole farlo sapere, anche se i servitori di suo figlio forse possono averlo intuito, perché si sente in colpa per avere lasciato il Paese nelle mani di Orochi, motivo per il quale si vergognerebbe facendo sapere che è vivo. Spiega quindi che quando riuscì a fuggire, Oden era morto e la nazione era diversa, cosa che lo portò a pensare di commettere seppuku. Robin allora menziona Pluton, che il Poignee Griffe di Alabasta riporta essere proprio nel Paese di Wa, cosa che Sukiyaki conferma.

Quest'ultimo le mostra poi un passaggio segreto e scende le scale insieme a lei e Law, il quale ammette di avere cercato la donna quando non l'ha vista coi suoi compagni. Sukiyaki dice loro di fare attenzione ai gradini della scala, la cui esistenza non era nota nemmeno a Kaido e Orochi, tuttavia rivela che Jack, per via della sua natura di uomo-pesce, non ci ha messo molto a trovare il Road Poignee Griffe. Robin chiede spiegazioni e l'anziano replica che presto capiranno, mentre Law domanda quanto scendano quelle scale, così Sukiyaki spiega che ci sono quasi e che conducano a secoli precedenti di storia. Vedendo uno spiraglio di luce, Robin chiede delucidazioni e l'anziano rivela che c'è un blocco di vetro alla fine del condotto e di guardare pure, spiegando che sono sul fondo marino. I due notano molte rovine sommerse e Sukiyaki spiega che si tratta del Paese di Wa di ottocento anni prima, anche se ignaro del motivo, in parte conservato grazie al fatto che l'acqua non è salata. Sukiyaki spiega che il Paese di Wa era molto più vasto e si trovava allo stesso livello del mare finché non vennero costruite altissime pareti rocciose intorno all'isola: nel corso del tempo, l'acqua piovana si accumulò fino a traboccare creando le attuali cascate sui confini e il Paese venne ricostruito alla metà del monte Fuji. I tre giungono alla fine della scalinata, Sukiyaki apre la porta che conduce alla sala dove si trova il Road Poignee Griffe e Robin commenta che ne manca solo uno per svelare la rotta verso Raftel. L'ex shogun rivela che Pluton è ubicata in profondità sotto la piattaforma in cui si trovano, ma che non l'hai mai vista di persona, e non può nemmeno mostrarla loro in quanto occorre abbattere le mura attorno alla nazione per farlo, ossia "aprire i confini". Robin si chiede perché Oden volesse farlo e Sukiyaki risponde che ha comunicato loro tutto ciò che gli è stato tramandato e non sa che cosa suo figlio abbia appreso durante il suo viaggio.

Successivamente, Hitetsu rivela di essere in realtà Kozuki Sukiyaki e chiede perdono ai nipoti, che lo abbracciano, mentre lui dice a Momonosuke che è identico ad Oden. Il nipote ammette che, avendo perso i genitori, li rincuora il fatto di avere ancora un parente in vita, cosa della quale anche Hiyori è d'accordo, aggiungendo che non deve scusarsi. L'ex shogun capisce che alcuni servitori del figlio avevano subito realizzato la sua identità come pensava, cosa che essi confermano; chiede poi di essere ospitato lì, ma senza divulgare la notizia della sua sopravvivenza, spiegando che saranno loro a forgiare la nuova era. Kin'emon così acconsente a nome del gruppo.

Prototipi per One Piece[]

In Road to Raftel vol. 1, Hitetsu sarebbe dovuto essere uno dei sette servitori di Oden. Il suo interesse per le bambole kokeshi e per le spade invece era già stato stabilito.[12]

Differenze tra manga e anime[]

Forza e abilità[]

Nell'anime sembra sia in grado di sfruttare le ali che ha sulla schiena per volare.

Passato[]

Viene esteso il suo incontro con Tama.[13]

Saga del Paese di Wa[]

Viene esteso il momento in cui cerca di dissuadere Tama a salpare.[14]

Vede un'immagine di Yasuie sulla luna dopo avere detto a Toko che i morti li guardano dal paradiso,[15] così la bambina fa un omaggio al padre.[14] Poi la sente commentare la bellezza del falò.[16]

Viene mostrato mentre festeggia la festa dei fuochi.[17] Poi invita Toko a scrivere il suo desiderio su una lanterna, ma si rattrista quando la bambina, dopo avere elencato tutte le cose che vorrebbe, decide che quello che desidera maggiormente è rivedere il padre.[18] Inoltre viene esteso il momento in cui vede Toko rilasciare la sua lanterna.[19]

Viene allungato il momento in cui rimane deluso quando Robin non apprezza la sua collezione di bambole kokeshi, così come la scena in cui le spiega perché ha nascosto la sua identità[20] e la sua conversazione con i nipoti e i vassalli del figlio.[21]

Curiosità[]

  • Il sukiyaki è un piatto invernale tipico del Giappone con vari ingredienti, come fettine di manzo, tofu, ito konnyaku, cipolletta, cavolo cinese e funghi enoki, lentamente bolliti in una bassa pentola di ferro in una miscela di salsa di soia, zucchero e mirin; è un piatto comune per le feste di capodanno.
  • Mentre è travestito da Tengu Yama Hitetsu, il suo aspetto ricorda quello dei Tengu e il suo nome rimanda al Tenguyama, un monte che in diverse leggende è legato a tali creature.

Note

Navigazione[]

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