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Il regno di Tontatta si trova nel sottosuolo di Green Bit ed è la dimora dei nani che vivono sull'isola. Esso è governato dal tontacapo, Gancho.

Caratteristiche[]

Essere sempre sinceri e seri è una regola sociale nel regno, motivo per cui i suoi abitanti faticano a capire se si stia mentendo loro.[1]

Luoghi[]

Aeroporto[]

Qui decollano ed atterrano gli insetti che i nani usano come mezzo di trasporto per volare.[2]

Armi e trasporti[]

Il regno di Tontatta ha un esercito costituito da due squadre di insetti: le Pink Bee e gli Yellow Kab. Questi costituiscono una compagnia aerea, la Tontatta Airline.

In aggiunta a ciò hanno anche delle volpi-bus che possono tenere sulla schiena una ventina di nani e che sono estremamente veloci.

L'esercito del regno era comandato da Kyros sotto forma di rabbioso soldatino tonante, ma dopo la sconfitta di Do Flamingo ha sciolto l'armata. I nani si sono così riorganizzati ed il gruppo comandato da Leo, composto da duecento nani, è diventato la quinta divisione della Megaflotta di Cappello di paglia.

Storia[]

Passato[]

Riku si scusa

Il primo re Riku chiede scusa ai nani.

Oltre novecento anni fa, i nani presero il mare alla ricerca delle risorse di cui il loro Paese era privo, ma quando gli umani li scoprirono, finirono sull'orlo dell'estinzione.

Circa novecento anni fa, il re della famiglia Donquijote offrì loro risorse e ricchezze in cambio di un po' di lavoro, ma in realtà iniziò a sfruttarli, tanto che i nani chiamarono questo periodo "epoca della schiavitù". Grazie a loro, Dressrosa divenne un regno prospero e influente.

Dopo i cento anni del grande vuoto, la famiglia Donquijote abbandonò Dressrosa, trasferendosi a Marijoa e la famiglia Riku prese il comando del regno. Venuto a conoscenza di ciò che successe ai tontatta, il re li liberò, chiedendo loro perdono per tutto ciò che era successo e offrì infine a loro la possibilità di prendere ciò che volevano nel regno giustificando il tutto come "opera dei folletti".

I tontatta per ripagare il re curarono di nascosto i terreni dell'isola, colmandoli di fiori e rendendo fertili i campi, facendola diventare il regno fiorito che è ora. I tontatta decisero infine di tenersi nascosti agli occhi delle persone comuni, ma tra la famiglia Riku e la tribù dei tontatta, nacque un profondo legame di amicizia mantenendo i contatti fra loro.

Quattrocento anni fa, Montblanc Noland visitò Green Bit e aiutò i nani del regno a cacciare gli esseri umani che devastavano la loro isola; questi ultimi gli costruirono una statua in suo onore e gli insegnarono a coltivare le zucche.[3]

Otto anni prima dell'inizio della narrazione, Do Flamingo tornò a Dressrosa e spodestò Riku Dold III facendolo passare per pazzo. Anche gli abitanti del regno di Tontatta iniziarono a credere che egli fosse impazzito per avidità. Do Flamingo successivamente costrinse con l'inganno cinquecento nani della tribù a lavorare come schiavi nella fabbrica di Smile e a produrre i frutti del diavolo artificiali, facendo credere loro che essi servano per curare il morbo di cui la loro principessa è affetta. Anche quest'ultima, in realtà sana, fu catturata per obbligarla ad usare i suoi poteri per curare i loro uomini.

Saga di Dressrosa[]

Nico Robin catturata dai Nani

Nico Robin incontra i nani.

I nani catturano Usop e Robin e li trascinano nel sottosuolo di Green Bit. La ragazza si scusa per avere catturato uno di loro in precedenza e promette loro di mantenere il segreto della loro esistenza. Usop sostiene anche di essere un discendente di Noland: a quel punto i nani cominciano a vederlo come un eroe. Iniziano anche a credere che la venuta di Usop sia un segno del destino e che sia finalmente giunto il momento di muovere guerra contro Do Flamingo.

A quel punto si dirigono al campo di girasoli dove il resto dell'esercito li sta attendendo.

Curiosità[]

  • Tonta in spagnolo e in catalano significa "sciocco"; chiara allusione all'ingenuità dei nani del regno.
  • L'esistenza del regno è stata anticipata nel flashback di Montblanc Noland quando dei bambini gli hanno chiesto di raccontargli di quando è stato nella "terra degli uomini piccoli".

Note

Navigazione[]

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