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Toto è un abitante di Yuba.

Aspetto[]

Toto è un uomo anziano con le rughe sul volto e folti baffi bianchi. Indossa un copricapo bianco che gli avvolge la testa e una fascia grigia intorno alla fronte.

In passato aveva i baffi grigi ed era abbastanza grasso, tuttavia a causa dei tre anni di siccità è dimagrito notevolmente.

Prima del salto temporale indossava un veste lunga nera strappata in alcuni punti, una tunica verde oliva, una camicia bianca e nera a strisce verticali e una fascia turchese a pois blu. Inoltre portava un ciondolo al collo.

Dopo il salto temporale, Toto indossa il suo solito copricapo, una maglia a strisce verticali viola e lilla con sopra una tunica verde e una giacca leggera marrone. Si è fatto crescere inoltre un po' di barba sotto al mento.

Galleria[]

Carattere[]

Toto è una persona mite, benevola ed altruista, infatti dona l'acqua dell'oasi di Yuba a Rufy dopo che quest'ultimo lo ha aiutato a trovarla. È ostinato ed è anche fiero delle proprie decisioni, come dimostra restando per tre anni a Yuba per cercare di contrastare la siccità invece di fare come i suoi concittadini ed andarsene.

Si fida ciecamente delle decisioni prese dal re Cobra, al punto di non dare il proprio supporto al figlio, che si era posto a capo dell'esercito ribelle.

È stato disposto più volte a sacrificarsi: oltre a rischiare di morire di sete nel tentativo di salvare Yuba, era pronto a subire delle punizioni per rimediare agli errori del figlio, arrivando ad offrire la propria vita al sovrano temendo che egli potesse punire Kosa, colpevole di avere colpito la principessa.

Quando è compiaciuto e sorride, tende sempre a chiudere gli occhi.

Relazioni[]

Famiglia[]

Toto è il marito di Asuwa e il padre di Kosa.

Storia[]

Passato[]

Toto sposò Asuwa e i due ebbero un figlio, Kosa.

Anni dopo disse a quest'ultimo che il re poteva fare qualunque cosa.

Toto e Kosa

Toto e Kosa al cospetto di re Cobra.

Undici anni prima dell'inizio della narrazione, si introdusse nel palazzo reale di Alubarna per domandare perdono al re per il comportamento sconsiderato del figlio, recatosi a criticare il comportamento del re, chiedendo che venisse lasciato andare e di venire punito al suo posto. Inginocchiatosi, colpì ripetutamente con dei pugni la testa del figlio per fargliela abbassare, dicendogli più volte di essere uno sciocco. Cobra disse quindi che per un po' sarebbe riuscito a provvedere al sostentamento dei villaggi colpiti dalla siccità, rivelando anche di essere indeciso sul futuro di Alubarna. Toto lo ringraziò, ma Kosa domandò in lacrime al re cosa ne sapeva di ciò che gli abitanti dei villaggi provavano, fuggendo poi via. Lui gli gridò di tacere e di tornare. Cobra gli disse che aveva un bravo figlio, il quale aveva a cuore il destino dei suoi cari al punto tale di presentarsi a palazzo per parlare a nome di tutto il villaggio. Subito dopo furono informati che la principessa aveva fatto a botte con un ragazzino ed era rimasta ferita. Capendo che si trattava di suo figlio, Toto disse che gli dispiaceva ed estrasse un coltello, offrendo la su vita al re. Quest'ultimo colpì alla testa sia lui che Igaram, dicendo loro di smetterla in quanto era solo un'innocua lite tra bambini.

Un giorno, mentre stava zappando, Nefertari Bibi raggiunse il suo villaggio, chiedendo di Kosa a lui e sua moglie. Toto le disse che era già uscito e probabilmente era andato al solito posto. Mentre si allontanava, Asuwa le chiese se aveva già pranzato, così lei disse di no e che avrebbe accettato volentieri un invito. Toto sottolineò quindi che il loro Paese era strano visto che una principessa si era recata nel loro villaggio. Sua moglie affermò così che la pace era con loro. Subito dopo notò Igaram, malamente camuffato, seguire Bibi e gli chiese se avesse già pranzato, così lui rispose che si era portato uno spuntino e poi lo salutò. A quel punto però Toto rimase sbalordito notando che anche il re, camuffato in modo analogo al suo sottoposto, stava seguendo sua figlia. Cobra rivelò così di essere in pensiero per quest'ultima. Igaram si accorse quindi che il re era dietro di lui e Toto assistette alla loro discussione.

In seguito raggiunse il palazzo dopo essere stato informato che Kosa era stato ferito per difendere Bibi. Qui sentì la conversazione tra suo figlio e la principessa, la quale, in lacrime, disse di avere avuto paura perché i suoi amici avevano detto che l'avrebbero difesa fino alla morte e lei non voleva che nessuno morisse a causa sua, essendo fiero di lei. Assistette poi al dialogo tra suo figlio e il re.

In seguito Toto parlò a Cobra del suo progetto di trasformare l'oasi di Yuba in un posto dove viverci, in modo da renderla il luogo di incontro per viaggiatori e mercanti della zona desertica occidentale del regno. Il re fu d'accordo e gli affidò tale incarico. Toto chiese a Kosa di rimanere lì, ma lui volle seguirlo poiché non poteva perdere l'occasione di contribuire alla nascita di una nuova città, in quanto vitale per il loro regno.

Toto e Cobra si salutano

Toto e Cobra si salutano.

Quando Toto fu pronto a partire, Cobra gli strinse la mano, dicendogli che si affidava a lui. L'uomo gli rispose che non doveva preoccuparsi e che avrebbe fatto il possibile per edificare una splendida città. Disse poi a Bibi che non si sarebbero rivisti per un po', invitandola a raggiungerli quando ne avranno ultimato la costruzione. La principessa gli rispose che sarebbe venuta con piacere e sentì Kosa affermare che la città sarebbe stata una nuova fonte di ricchezza per il loro regno. Suo figlio poi salutò Bibi dicendole che sarebbe diventata una brava regina, così lui lo colpì con un pugno in testa dicendogli di darsi una calmata.

Assieme ad altri, rese Yuba una città abitabile.

Tre anni prima dell'inizio della narrazione, smise di piovere e l'oasi si prosciugò. Dopo l'incidente di Nanohana dell'anno successivo, Kosa ed altri pensarono che il re fosse il responsabile di tutto ciò, così nacquero i rivoltosi, di cui suoi figlio assunse il comando. Toto tentò invano di farli desistere. La siccità e la fatica gli fecero perdere la maggior parte del grasso, divenendo raggrinzito.

Toto disse al figlio di non dubitare mai del re, del quale avrebbe dovuto conoscere il carattere. Kosa replicò che nonostante tutti gli anziani la pensassero come lui, dal suo punto di vista Cobra era indifferente e gli rivelò che aveva deciso di seguirlo a Yuba non certo per fare un favore al re.

Un anno dopo, Toto disse a Kosa di non dubitare perché la pioggia sarebbe arrivata.

Rimase poi l'unico abitante di Yuba e iniziò a scavare in cerca dell'acqua.

Saga di Alabasta[]

Dopo una tempesta di sabbia, riprende a scavare per trovare l'acqua e sente l'arrivo di alcuni viaggiatori, ai quali dice di scommettere che siano molto stanchi e scusandosi per il fatto che quella città non potrà dare loro rifugio per un po'. Tuttavia, se vogliono riposarsi, dice loro che possono farlo. Sentendo uno dei viaggiatori parlare dei rivoltosi, Toto si infuria chiedendo loro se abbiano qualcosa a che fare con quel gruppo. Lancia poi contro di loro una serie di oggetti, domandando se intendono unirsi ai rivoltosi. Rivela ad ogni modo che questi ultimi se ne sono andati. Prosegue affermando che c'è appena stata una tempesta di sabbia, le quali si sono fatte sempre più frequenti, e che la siccità li opprime da tre anni, prosciugando l'acqua dell'oasi, cosa che ha determinato la fine della distribuzione delle risorse e fatto sì che i rivoltosi abbiano trasferito la loro base a Katorea. Sentendo uno dei viaggiatori chiamare una ragazza Bibi, Toto chiede conferma e una volta avuta, le si avvicina: le domanda se non lo riconosce, ammettendo di essere dimagrito, e le rivela di essere felice che stia bene. Bibi lo riconosce ed entrambi scoppiano in lacrime. Toto rivela di avere sempre avuto fiducia nel re e di non avere mai creduto che fosse un traditore, definendo i rivoltosi degli incoscienti e chiedendole di fermarli, in quanto solo lei ormai può farlo. Aggiunge inoltre che anche la maggior parte della popolazione non ha mai smesso di avere fiducia nel re e che lui aveva provato ad esortare i rivoltosi a smettere, ma loro non hanno voluto sentire ragioni nonostante fossero a corto di energie. In lacrime, spiega alla principessa che la prossima battaglia sarà quella decisiva e nonostante i rivoltosi siano con le spalle al muro, sono pronti a morire. Le ribadisce dunque di provare a fermarli. Bibi gli porge dunque un fazzoletto e gli dice di non preoccuparsi perché penseranno loro a sedare la rivolta. Toto così la ringrazia.

In seguito i giovani entrano in una locanda per passare la notte, mentre lui riprende a scavare. Rufy, rimasto con lui, gli dice che ha sete e gli domanda come faccia a vivere lì. Toto gli risponde che l'acqua c'è e che Yuba non verrà mai sconfitta dalla sabbia del deserto. Aggiunge inoltre che a costo di scavare all'infinito, riporterà alla luce l'acqua. Il ragazzo decide di aiutarlo, ma lui cerca di fermarlo perché sta riempiendo di sabbia il buco da lui scavato. In seguito lo trova addormentato sul fondo del buco, così lo porta nella locanda dove stanno riposando i suoi amici.

Vedendo che il ragazzo aveva scavato molto, arrivando in profondità, nota che la sabbia sul fondo è umida, così la distilla ottenendo dell'acqua che travasa in una piccola botte.

Toto dona acqua

Toto dona a Rufy dell'acqua.

Il giorno seguente, rivela a Bibi che gli dispiace che abbia visto tutto ciò, ma la principessa afferma che non è un problema e che devono andare. Toto consegna dunque la piccola botte a Rufy, il quale si meraviglia vedendo che contiene dell'acqua. Lui gli rivela che il giorno prima aveva scavato molto, spiegandogli come è riuscito ad ottenerla. Saluta poi l'intero gruppo e ricomincia a scavare.

Il giorno successivo trova dell'acqua e ripensa a Rufy, a cui aveva detto che essa c'era. Felice, dichiara di essere certo che Yuba risorgerà. Vedendo una tempesta di sabbia giungere, afferma che presto avrebbe piovuto e che è la solita storia. Urla quindi alla stessa di venire pure, ma che non sarebbe riuscita a sconfiggere Yuba. L'oasi viene inghiottita, ma nonostante ciò, Toto riesce a sopravvivere.

Quando inizia a piovere, gioisce e ripensa alle parole di suo figlio. Ammira quindi la pioggia cadere affermando che in fondo sono passati solo tre anni dall'ultima volta.

In pochi giorni, Yuba torna a ripopolarsi, inoltre Toto e Kosa si riuniscono. Quando Bibi inizia il suo discorso al popolo, lui dice da una finestra al figlio di sbrigarsi, ma Kosa replica che il volume degli altoparlanti è al massimo e si sente tranquillamente anche stando dentro.

Gli abitanti gli domandano cosa gli prende dato che da quando ha sentito quel discorso non smette più di ridere. Lui replica così che è un segreto e non lo dirà mai. Si rivolge poi a Rufy, dicendogli di restare in gamba e sperando che un giorno potrà offrirgli di nuovo l'acqua di Yuba.[2]

Si mette poi al lavoro per ripristinare l'oasi e farla tornare allo splendore di un tempo.

La vita accidentale di Gedatsu nel Mare Blu[]

Kosa Goro a Yuba

Toto e Goro si ritrovano.

Toto e gli altri abitanti di Yuba si sorprendono quando dal sottosuolo sbuca una talpa gigantesca. Con grande sorpresa di Toto sulla schiena dell'animale si trovano suo fratello Goro e il suo assistente Gedatsu. Goro racconta di avere finalmente trovato una fonte di acqua calda, così Toto, Kosa e Karl, decidono di raggiungerla attraverso il tunnel scavato dalla talpa, per vederla con i loro occhi.

Appena arrivati scoprono anche che il Boss della foresta e i suoi seguaci, altri aiutanti di Goro, hanno costruito le terme per sfruttare appieno l'acqua calda. Toto si gode così i benefici e il lusso del resort termale a Ukkari.

Dalle tolde del mondo[]

A Yuba, Toto, Kosa, Farafula, Kappa ed Erik apprendono dal giornale la notizia del ritorno dei Pirati di Cappello di paglia.

Saga di Zo[]

In vista del Reverie, la famiglia Nefertari e la sua scorta partono da Sandy e Toto li saluta dalla costa.

Note

Navigazione[]

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