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"Wiper" è un articolo completo ed esauriente!

Wiper è uno Shandia che fa parte delle guardie del dio.

Aspetto[]

Wiper è alto, muscoloso e di carnagione leggermente scura. Ha i capelli castani e lunghi che gli scivolano lungo la schiena, sulla quale ha un piccolo paio di ali come gli altri Shandia. La parte sinistra del viso e del petto sono inoltre coperte da tatuaggi tribali.

Indossa degli orecchini e un gonnellino di foglie, sotto il quale non ha altri indumenti,[3] sorretto da una corda ornata con quelli che sembrano denti acuminati. Attorno alla vita ha la giacca delle guardie del dio e ai piedi dei Jet Ski. Spesso ha una sigaretta in bocca.

A ventidue anni aveva una cresta che scivolava lungo la schiena formando una treccia. Era inoltre meno muscoloso e non aveva la giacca delle guardie del dio alla vita.

Da bambino aveva i capelli più corti e indossava una fascia rossa, mentre da giovane indossava anche una collana.

Galleria[]

Carattere[]

Wiper è un individuo aggressivo e violento, che non esita ad attaccare qualunque estraneo.

Tiene molto ai propri principi e al proprio onore ed ha anche molto a cuore il rispetto degli obblighi della sua tribù di proteggere il Poignee Griffe dai nemici e di impedire che la luce di Shandora si estingua. Wiper nutre inoltre un profondo rispetto per i propri antenati e in particolare per Calgara, che ha combattuto fino alla morte per proteggere la propria gente.

Relazioni[]

Calgara[]

Wiper è un discendente di Calgara.

Shandia[]

Wiper nutre un profondo amore verso la sua gente. La sua più grande aspirazione era infatti quella di restituire agli Shandia la loro terra natia e la loro gloria, perciò viene rispettato molto. Sono infatti disposti ad obbedire a tutti i suoi ordini, anche se a volte rimangono intimoriti.

Nativi di Angel Island[]

Per anni è stato ostile agli abitanti di Skypiea, anche se Gan Forr cercò più volte di porre fine alla guerra per l'Upper Yard. Tuttavia, dopo la sconfitta di Ener, Wiper ha smesso di essere ostile ai nativi di Angel Island e ora le due razze vivono insieme nell'Upper Yard.

Ener[]

Odia Ener per avere occupato la terra dei suoi antenati. Pur di sconfiggerlo, Wiper era infatti disposto a perdere sia la sua vita che quella dei suoi compagni, tanto da raccomandare ai suoi seguaci, in seguito alla sconfitta di Satori, di lasciare indietro coloro che sarebbero caduti per puntare direttamente alla residenza del dio.

Forza e abilità[]

Wiper è riconosciuto come il più forte guerriero degli Shandia. La sua forza e la sua abilità nell'utilizzo dei Dial gli ha infatti permesso di sconfiggere Shura, un sacerdote di Ener,[4] così come di tenere testa a Rufy e a Zoro. Lo stesso Ener, sebbene fosse un individuo molto arrogante, ha elogiato le capacità di Wiper al termine del loro scontro.[5]

Sa cosa sono i Poignee Griffe, ma come gli altri Shandia non è in grado di leggerli.[6]

Capacità fisiche[]

Wiper possiede inoltre una straordinaria resistenza fisica, tanto da sopravvivere a molti colpi dei guerrieri di Ener e a due fulmini dello stesso dio.[5] È anche riuscito ad utilizzare per tre volte un Reject Dial resistendo al suo terribile contraccolpo, nonostante di norma l'utilizzatore muoia entro il secondo impiego di esso.

Armi[]

Lente Per maggiori informazioni, vedere Burn Bazooka
Burn Bazooka

Il bazooka di Wiper.

Wiper utilizza il Burn Bazooka che può spare normali proiettili o, quando equipaggiato con un Breath Dial, fiammate di colore blu chiaro generate dalla combustione del gas rilasciato dal Dial.

Inoltre possiede un Reject Dial, che rilascia un'energia pari a dieci volte quella di un Impact Dial. Per spostarsi più velocemente e percorrere le Milky Road invece, Wiper indossa ai piedi dei Jet Ski contenenti agalmatolite, nel cui utilizzo ha dimostrato di essere molto abile.

Storia[]

Passato[]

Quando erano ancora bambini, Wiper e i suoi coetanei ascoltarono molte volte la storia del loro popolo, dalle battaglie per proteggere il Poignee Griffe di Shandora fino a quelle con gli abitanti di Skypiea per il possesso dell'Upper Yard.

Un giorno, il capotribù gli rivelò una delle ragioni per le quali Calgara cercò ostinatamente di riprendersi la terra che gli era stata rubata, che rimase sempre il suo più grande rammarico. L'anziano gli spiegò che il grande guerriero aveva un ottimo amico, il cui nome era Montblanc Noland, raccontandogli come si conobbero.[7] Proseguì dicendogli che Calgara continuò a urlare di riaccendere la luce di Shandora e che fosse convinto che una volta sola sarebbe bastata a raggiungere il suo amico Noland e a comunicargli che loro erano lì. Tuttavia, la campana non suonò più da allora e quando un marinaio del mare settentrionale giunse sull'isola del cielo, spiegò loro che Noland, verso il quale gli Shandia avevano un debito, era morto tenendo alto il nome della loro gloriosa Shandora, cosa che lasciò Wiper a bocca aperta. Inoltre, gli fu dato anche l'appellativo di bugiardo ma, nonostante ciò, morì senza mai rinnegare l'esistenza della grande città dalla quale loro discendono. Calgara invece morì in battaglia lì nel cielo nel tentativo di fare pervenire a Noland un segno della loro esistenza; non riuscì quindi a portare a termine il suo intento e ribadì che quello fu il suo più grande rammarico. Wiper disse che forse Noland poteva ancora udire il suono della campana e se la suonassero, forse lo raggiungerebbe. Il capotribù versò quindi delle lacrime di commozione e rispose che dopotutto lì erano molto vicini al paradiso.[8]

Motivato dal desiderio di riportare alla sua gente la propria terra natia, Wiper si impegnò per diventare il più forte degli Shandia.

Sei anni prima dell'inizio della narrazione, Gan Forr, il dio di Skypiea, si recò al villaggio degli Shandia per cercare un accordo e porre fine alle ostilità per il possesso del warth. Wiper tuttavia non accettò compromessi e anzi innescò una rissa fra gli Shandia e i guerrieri sacri, ponendo fine alle trattative.

Gan Forr venne poi estromesso dalla sua carica ed Ener divenne il nuovo dio di Skypiea. Wiper però non si preoccupò di chi fosse il suo oppositore, ma solo di riuscire a sconfiggerlo per riottenere l'Upper Yard.

Saga di Skypiea[]

Wiper attacca Going Merry

Wiper attacca i pirati di Cappello di paglia.

Dopo avere distrutto una nave pirata, Wiper nota la Going Merry e, considerando il suo equipaggio un nemico, decide di attaccare anch'essa. Colpisce così Rufy, Zoro e Sanji, ma prima che possa distruggere la nave viene intercettato da Gan Forr che blocca l'attacco dello Shandia, costringendolo a ritirarsi. Più tardi Wiper cambia obiettivo e si dirige ai confini dell'Upper Yard, dove i sacerdoti di Ener stanno braccando un intruso della terra divina. Reputandola una buona occasione per uccidere i più forti uomini del dio, Wiper li attacca ma viene interrotto da un fulmine di Ener che colpisce in pieno l'uomo inseguito dai quattro nativi di Bilca. Wiper quindi rinuncia all'attacco e ritorna al villaggio.

Mentre predispone le prossime mosse, viene a sapere da Aisa, una bambina dotata del Mantra, che Shura sta combattendo contro Gan Forr e che Satori, un altro sacerdote di Ener, è stato sconfitto dai pirati giunti da poco sull'isola nel cielo. Wiper decide così di sfruttare l'occasione e mobilita i guerrieri per l'imminente battaglia contro il dio. Gli Shandia raggiungono allora l'Upper Yard e sul loro tragitto incontrano gli altri sacerdoti. Gli scontri si mantengono equilibrati finché Wiper non ordina la ritirata, in quanto tra la sua gente ci sono ormai troppi feriti. Decide, però, che il giorno seguente avrà luogo un nuovo attacco.

Battaglia sul Giant Jack

Wiper decide di affrontare tutti quelli che gli bloccano la strada.

Di buon ora Wiper incita gli uomini e li avvisa che per avere una possibilità di vittoria questa volta dovranno lasciare indietro i feriti, dopodiché la tribù, con anche Kamakiri che si è ristabilito, parte all'attacco dell'Upper Yard. Wiper è l'unico Shandia a non rimanere intrappolato nei fili della prova del filo di Shura, così si lancia sul sacerdote. Nonostante venga trafitto dalla lancia incandescente di quest'ultimo, riesce a sconfiggerlo utilizzando un Reject Dial, che tuttavia danneggia molto anche Wiper stesso. A quel punto Wiper ordina ai guerrieri di dividersi per evitare che una cosa del genere accada ancora.

Nel cuore della foresta, Wiper incontra Rufy e, considerandolo un nemico al pari dei guerrieri di Ener, ingaggia battaglia con lui. Nessuno dei due combattenti tuttavia riesce a prevalere sull'altro e, nel bel mezzo della lotta, Rufy viene inghiottito da Nola, che scompare fra gli alberi. Wiper allora decide di continuare la sua ricerca di Ener.

Lo Shandia scala così il Giant Jack per raggiungere il santuario del dio, ovvero dove presume si trovi Ener. Lungo il tragitto però, Wiper incontra Ohm col suo cane Holy, Zoro, Nola e Gan Forr a cavallo di Pierre, ai quali si aggiungono in seguito anche alcuni Shandia e alcuni guerrieri sacri. Durante la battaglia, arriva Aisa a bordo di uno waver con Nami e, pensando che la pirata stia rapendo la bambina, Wiper le spara. Gli scontri proseguono e Laki raggiunge Wiper per informarlo del fatto che Ener ha sconfitto Kamakiri grazie al frutto Rombo Rombo, che lo ha reso invincibile. Wiper riprende allora a combattere cercando di sconfiggere Nola per salvare Aisa, ma senza successo, perché la pelle del serpente è troppo resistente. Poco dopo Ener distrugge con dei fulmini la nuvola su cui combattono ormai solo Wiper, Zoro e Nola facendoli precipitare fra le rovine di Shandora, dove li sta aspettando.

Gan Forr Wiper Zoro Robin vs Ener

Wiper, Gan Forr, Zoro e Robin contro Ener.

Mentre lo Shandia realizza che le rovine in cui si trova sono quelle dei suoi antenati, Ener fa la sua comparsa fulminando Nola, che perde i sensi. Il dio annuncia ai presenti che, a tre minuti dal termine della battaglia di sopravvivenza, essi sono in sei: Ener stesso, Wiper, Zoro, Robin, Gan Forr e Nami. Per fare avverare la sua profezia divina secondo cui sarebbero sopravvissuti solo in cinque al termine della battaglia, uno di loro dovrà quindi essere eliminato. Quando egli chiede ai rimanenti chi preferiscano che se ne vada, tutti decidono all'unanimità che ad essere liquidato dovrà essere il dio. Ridendo per la loro scelta, Ener spiega loro che ha deciso di distruggere Skypiea perché, secondo lui, è innaturale che le persone vivano in cielo, ed è suo compito, in quanto divinità, fare in modo che l'ordine dell'universo venga rispettato.

Dopo avere ascoltato le sue parole, Wiper si lancia all'attacco del dio e, grazie all'agalmatolite contenuta nei suoi Jet Ski, riesce a colpirlo con il Reject Dial fermando il battito del suo cuore. Inaspettatamente però, Ener riprende i sensi praticandosi un massaggio cardiaco con i suoi poteri e, ripreso conoscenza, tramortisce tutti i presenti. Wiper comunque si rialza motivato a ripristinare l'onore degli Shandia, di Calgara e di Montblanc Noland, ma nonostante la sua determinazione, viene nuovamente colpito dal dio che poi abbandona le rovine per dirigersi con Nami verso la sua arca, Maxim.

Wiper viene così trasportato vicino al Giant Jack da Robin con i suoi poteri.

Ripreso i sensi, si rialza, sentendo i rombi di tuono e i fulmini provocati da Ener che si abbattono sull'Upper Yard. Ripensa quindi che gli Shandia in nome di Calgara volevano riaccendere la luce di Shandora. Nel frattempo, Aisa lo chiama più volte affinché si volti, ma lui non le dà ascolto nemmeno quando la bambina lo tira da una mano. Ricorda poi quando il capotribù gli parlò di Montblanc Noland e Calgara.

Aisa, nel frattempo, continua a chiamarlo e gli urla che se non fuggissero subito, morirebbero tutti. Wiper maledice quindi Ener e si domanda con che diritto si permette di sottrargli tutto ciò che è loro. Poco dopo un enorme fulmine cade lì vicino, lasciandolo impassibile. Robin parla poi della campana d'oro così Wiper le chiede conferma che abbia sentito bene, cosa che la ragazza gli dà. Lui capisce quindi che è quello a cui sta puntando Ener e le chiede se per caso sa dove essa si trova. Robin, ignorando Usop che ribadisce che devono fuggire, gli rivela quindi che si trova all'apice del gigantesco rampicante, indicandogli il Giant Jack, e che nello strato inferiore ci sono le rovine di Shandora, con la pianta che attraversa la nuvola in corrispondenza del centro della città, proprio dove la mappa indicava l'ubicazione del blocco con la campana, il quale è stato trascinato su dal vegetale quando l'isola fu scagliata in cielo.[9]

Wiper intende scalare il Giant Jack, ma Aisa gli dice che è inutile perché non raggiungerà mai Ener. A quel punto Usop grida a tutti di allontanarsi perché sta precipitando qualcosa: la punta del vegetale cade vicino a loro, cosa che lo fa cadere. La bambina prova a fargli capire che salire in quelle condizioni è un suicidio, ma lui sottolinea che la campana, l'ossessione del grande Calgara, è proprio sopra alle loro teste.

Poco dopo osserva che dei nuvoloni hanno formato una sfera che si è fermata sopra Angel Island, che vede poi abbattersi. Wiper sente Usop chiedersi terrorizzato cosa fosse quell'esplosione, sottolineando che le saette non accennano a fermarsi e che ormai non usciranno vivi di lì. Sente quindi un Gan Forr tremolante affermare che Ener deve avere distrutto Angel Island, per poi vederlo inginocchiarsi disperato, maledicendolo e domandandosi come abbia potuto.[10]

A quel punto Robin rivela ai presenti di quando Rufy disse a lei, Zoro e Chopper che se avessero suonato la campana d'oro, anche coloro che la stavano cercando nel mare blu l'avrebbero sentita. Wiper è quasi incredulo che il ragazzo voglia suonare la campana così Zoro commenta che Rufy è uno che promette e poi mantiene, e nonostante Nami farà di tutto per riportarlo giù, lui non tornerà affatto in quanto ciò che vuole è lo stesso di Ener.

Subito dopo Usop grida impaurito a tutti che sta cadendo qualcosa dall'alto così si lancia a terra dicendo agli altri di fare alla svelta altrettanto e di ripararsi. Vedono che si tratta di una foglia sulla quale Aisa nota che c'è scritto qualcosa: il cecchino si domanda cosa sia e Robin capisce che si tratta di un messaggio di Rufy e Nami, i quali chiedono di tagliare il tronco della pianta in modo che cada verso ovest. Usop è stupito, ma non fa tempo a dire cosa accadrebbe se lo facessero che indica il cielo e dice a tutti di guardare: Ener ha creato una gigantesca nuvola sferica piena di saette dieci volte più grande di quella precedente.

Wiper sente Zoro sostenere che Nami e Rufy intendono percorrere il rampicante mentre verrà abbattuto per raggiungere la nave di Ener, sottolineando che non gli viene in mente nulla di migliore. Usop è incredulo così afferma che è assurdo e inconcepibile, quindi, Zoro gli chiede di salire e fermarlo se ci riesce, cosa che il cecchino non capisce a chi faccia riferimento. Lo spadaccino poi commenta che assurdo o meno, a loro non resta altro da fare che provarci. Subito dopo cadono dei fulmini vicino a loro, così Wiper si allontana afferrando Aisa. Mentre quest'ultima si aggrappa al suo braccio, lui sente Zoro gridare a tutti di salire alla svelta su qualcosa che possa sostenerli perché se resteranno lì precipiteranno sulle rovine. Aggiunge poi che devono darsi da fare per fare cadere la pianta in direzione della nave in quanto in tutta l'isola sono rimaste solamente due persone in grado di raggiungere Ener prima che rovesci loro addosso quella massa nera, ossia Rufy e Nami. Wiper vede quindi lo spadaccino correre verso il Giant Jack[11] e tagliarne una parte prima di essere colpito da un fulmine.

Robin fa poi notare agli altri che la pianta è ancora in piedi. Subito dopo sente un boato e vede il Giant Jack traballare. A quel punto si rialza, ma Aisa gli chiede di fermarsi, tuttavia, lui le grida di tacere poiché loro hanno il dovere di suonare la campana, ricordandole che sono i discendenti di Calgara e chiedendosi cosa c'entri Cappello di paglia in tutto ciò. Quando sente Usop affermare che avrebbe abbattuto la pianta, Wiper prova a dirgli di fermarsi, ma Robin lo interrompe rivelandogli che quattrocento anni prima un esploratore del mare blu disse di avere visto una città d'oro, ma il mondo rise di lui e un suo discendente sta tuttora cercando quella città nelle profondità del mare. Spiega quindi che Rufy vuole fare suonare la campana per fare capire a quell'uomo che la città d'oro si trova in cielo, aggiungendo che sia una ragione sufficiente. Robin afferma poi che il suo capitano è appassionato, nonostante le circostanze attuali e il fatto che abbia evitato tutte le occasioni di fuga che gli sono state presentate. Wiper le chiede quale sia il nome del discendente e lei gli rivela sia Montblanc Cricket, cosa che porta lo Shandia a piangere capendo che Noland era proprio il suo antenato. Wiper appoggia una mano sulla testa di Aisa e si chiede se sia un miracolo. Poi corre verso la pianta e mette una mano in faccia ad Usop per dirgli di spostarsi e con un Reject Dial distrugge la base del Giant Jack, ferendosi gravemente il braccio destro. Dopo essere precipitato a terra, spera che la pianta crolli, cosa che accade.

Fine scontri Skypiea

Wiper assiste con i pirati alla sconfitta di Ener.

Poco dopo Ener riprende a colpire con dei fulmini l'Upper Yard, così Wiper afferma che sia inutile e che non gli avrebbe permesso di cancellare i valorosi guerrieri che hanno vissuto a Shandora, i quali sono nati e cresciuti a dispetto di ogni avversità, dichiarando che non avrebbe mai potuto distruggere la loro forza, oltre al fatto che può devastare le foreste e sbriciolare le rovine, ma non avrebbe mai potuto fare lo stesso con quella terra. Incita poi Rufy e lo vede entrare nell'enorme sfera generata dal nemico, che poco dopo sparisce. Wiper, in un primo momento attonito, grida al pirata di accendere la luce di Shandora. Quando vede Rufy colpire Ener, ripensa alle parole di Calgara riferite a Noland, vedendo il nemico venire scagliato contro la campana d'oro, la quale suona.

Si domanda poi se anche Montblanc Noland possa sentirla ed afferma che lo hanno fatto aspettare per un bel pezzo, augurandosi che il suono sia giunto anche i suoi discendenti.

Mentre è privo di sensi, Chopper lo visita. Viene poi medicato. Quando si riprende, vede che Konis si sta occupando di lui e domanda dove si trova, così Gan Forr gli rivela di essere tra le rovine di Shandora. Prova quindi ad alzarsi in quanto lo considera un nemico, ma Konis gli chiede di non muoversi. Domanda allora al capo degli Shandia che ne è stato della campana d'oro, ricordando che hanno ancora il dovere di proteggerla. Il capo degli Shandia gli risponde però di non avere fretta e che devono dare corso agli eventi, cosa che non comprende. L'anziano spiega che malgrado la lunga guerra e le ragioni che l'hanno scatenata in passato, per i sopravvissuti quel cielo rappresenta la patria, inoltre il warth non rifiuta mai nessuno. Gan Forr gli dà ragione, aggiungendo che ora non c'è nessuno che abbia voglia di fare la guerra. Il capo degli Shandia apre la tenda e così Wiper vede gli Shandia e i nativi di Angel Island festeggiare assieme ai pirati e a Nola. A quel punto sorride.

Dopo giorni di festa, Wiper si siede davanti alla statua di Calgara, al quale si rivolge dicendo che il dovere degli Shandia è stato rispettato e che il suo desiderio ha raggiunto i suoi amici, sottolineando come le future generazioni non vedranno più scorrere sangue. Aggiunge che la guerra è finita e loro non hanno perso il loro orgoglio, sperando che lui continui a vegliare su di loro e giurandogli che la luce di Shandora non si spegnerà mai più.

In seguito, sente la campana suonare.

Che staranno facendo ora?[]

Wiper e gli altri Shandia si dedicano alla bonifica degli alberi dell'Upper Yard danneggiati durante gli scontri.

Dalle tolde del mondo[]

Durante il salto temporale, Wiper è entrato a fare parte delle guardie del dio assieme a Braham, Kamakiri e Genbo.

Curiosità[]

  • La ragione per cui Wiper si è infuriato con Gan Forr quando ha chiesto del succo di zucca è perché ha preso la richiesta come un insulto alla sua cultura, dal momento che le zucche furono introdotte agli Shandia da Montblanc Noland.[12]
  • L'agalmatolite contenuta nei suoi Jet Ski è stata lavorata nel Paese di Wa.[1]
  • Il tatuaggio che Wiper ha sulla parte sinistra del viso ricorda vagamente quello del pugile statunitense Mike Tyson.

Note

Navigazione[]

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